I ricordi di quello che non c'è più: come sono brutte quelle presse di fieno che vedo distese per la Pianura Padana...!!! Ma quello che secondo me abbiamo perso e forse ora è, ancora vivo, in altre parti del mondo, è la vita "semplice", fatta di piccole cose, di "lentezza"....soprattutto il rispetto per "quelli più grandi": alla maestra, noi portavamo i fiori di campo: era una seconda mamma, quando entrava "il professore" si faceva un silenzio di tomba...mio babbo, con uno sguardo faceva si che abbassassi gli occhi....Oggi le maestre entrano "terrorizzate" dai piccini e dalle loro mamme...Dalla scomparsa della civiltà contadina è nata una nuova "era": adesso "ti dò la mia parola" è una frase che fa ridere. Non ci crediamo. Non c'è più rispetto per nessuno...e fortunati noi che siamo cresciuti in mezzo ai campi, come le api o i polli, che al posto dei giocattoli "in serie" avevamo fionde fatta con gli elastici dei guanti, che ci costruivamo i nostri giochi con le nostre mani..Abbiamo una ricchezza, dentro, che possiamo cercare di trasmettere....