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Parte di quella Sicilia che scompare

di mauro rosario

Master Florello
Questo è l'ultimo carettiere che resta della nostra zona una lunga stirpe che è scomparsa e con loro tante vecchie tradizioni ,adesso non gli resta che portare a spasso il cavallo lungo le strade di campagna e con esso porta anche il suo amico cane,ogni tanto lo chiamano per fare delle parate di folkore il resto sono solo ricordi

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Olmo60

Guru Master Florello
Come il carrettiere, anch'io, se penso alla mia infanzia, sento, prima ancora di pensarlo, di essere in un altro mondo. Ricordo le "veglie" nelle case dei vicini, nelle sere d'inverno intorno al camino e noi bambini che ascoltavamo affascinati i racconti dei grandi. Veniva una volta alla settimana con un furgoncino "IL Vezzosi" (forse era il suo cognome) a portare casa per casa le sue cianfrusaglie meravigliose. Ricordo che la mattina di Pasqua andavamo nelle case a mangiare l'uovo benedetto e per quell'occasione, le donne preparavano tutte insieme nei giorni precedenti dei ciambelloni...noi bambini aspettavamo che avessero finito di sbattere le uova con lo zucchero, perch' poi ci davano i mestoli da leccare...ricordo le battiture del grano e la formazione a mano dei pagliai....i vecchi strumenti: la falce fienaia, la "treggia" tirata dai buoi....come nel terzo mondo...eppure sono pochissimi anni, rispetto alla storia: stiamo viaggiando a una velocità inimmaginabile paragonata ai secoli precedenti e sono certa che tanti mali di questa modernità "anomala" derivano da questo: questo sradicamento repentino da una storia centenaria per essere proiettati...dove...?
 

Marcello

Master Florello
Questo è l'ultimo carettiere che resta della nostra zona una lunga stirpe che è scomparsa e con loro tante vecchie tradizioni ,adesso non gli resta che portare a spasso il cavallo lungo le strade di campagna e con esso porta anche il suo amico cane,ogni tanto lo chiamano per fare delle parate di folkore il resto sono solo ricordi


tutte le cose hanno un inizio e una fine(Giovanni Falcone)
 

di mauro rosario

Master Florello
Qui ritornaro i ricordi bellissimi di un tempo che fù e che conservo come storia da passare ai posteri ,per non dimenticare quello che eravamo e quelli che siamo adesso Il tempo purtroppo passa per tutti ma secondo il mio parere bisogna mantenere vive certe tradizioni per non dimenticare

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di mauro rosario

Master Florello
Queste sono delle foto di repertorio che appartengono alla mia vasta collezione di foto antiche in questa foto del 32 si nota come i carettieri festegiavano la vendemmia

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floretta

Maestro Giardinauta
grazie per aiutarci a recuperare un pò di quella "memoria storica" che cercano in troppi di farci perdere.
 

di mauro rosario

Master Florello
Floretta ricordare significa essere vivi ,ognuno di noi ha bisogno di ricordare per capire meglio quello che è stato ,il non ricordare vuoldire cancellare parte della tua vita E come ho scritto da qualche parte, la vita è un libro di cui se nè letta una parte e l'altra resta da leggere
 

verdiana

Esperta Sez. Identificazioni
Mi piacciono le tue foto antiche, mi piacciono i tuoi vecchi oggetti contadini...sono salti di nostalgia.
Mio nonno aveva uno splendido carretto intarsiato...peccato che non mi son rimaste fotografie...ricordo le sonagliere di "ciancianeddi" del cavallo e i pennacchi di piume...
 

di mauro rosario

Master Florello
Verdiana purtroppo a certe cose si ci fà caso dopo quando ormai è troppo tardi ecco in questa foto un carretto per il trasporto con otri pieni di mosto o vino nuovo che veniva portato da un posto all'altro

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artemide

Florello Senior
Come il carrettiere, anch'io, se penso alla mia infanzia, sento, prima ancora di pensarlo, di essere in un altro mondo. Ricordo le "veglie" nelle case dei vicini, nelle sere d'inverno intorno al camino e noi bambini che ascoltavamo affascinati i racconti dei grandi. Veniva una volta alla settimana con un furgoncino "IL Vezzosi" (forse era il suo cognome) a portare casa per casa le sue cianfrusaglie meravigliose. Ricordo che la mattina di Pasqua andavamo nelle case a mangiare l'uovo benedetto e per quell'occasione, le donne preparavano tutte insieme nei giorni precedenti dei ciambelloni...noi bambini aspettavamo che avessero finito di sbattere le uova con lo zucchero, perch' poi ci davano i mestoli da leccare...ricordo le battiture del grano e la formazione a mano dei pagliai....i vecchi strumenti: la falce fienaia, la "treggia" tirata dai buoi....come nel terzo mondo...eppure sono pochissimi anni, rispetto alla storia: stiamo viaggiando a una velocità inimmaginabile paragonata ai secoli precedenti e sono certa che tanti mali di questa modernità "anomala" derivano da questo: questo sradicamento repentino da una storia centenaria per essere proiettati...dove...?

mi hai ricordato la mia infanzia Olmo.
ogni occasione era buona per passare la vacanze da mia nonna in un cascinale di campagna nella bassa bergamasca... le vacanze di Natale, Pasqua, le vacanze estive alla fine della scuola sino a che questa non riapriva i battenti.
lo scalpiccio degli zoccoli dei cavalli che trainavano carri carichi di fieno (non tutti potevano permettersi il trattore)...la cucina economica che fungeva anche da riscaldamento in inverno...ah...chei tempi
 

di mauro rosario

Master Florello
Bene a questo punto dove siamo arrivati con i vostri interventi facciamo di questo post ,quei ricordi che tornano, una passeggiata nel tempo che fù
 
Bene a questo punto dove siamo arrivati con i vostri interventi facciamo di questo post ,quei ricordi che tornano, una passeggiata nel tempo che fù

Un thread bellissimo. Io guardo, penso e sto zitto.
E sopratutto grazie. Ah, se puoi visto che...
Queste sono delle foto di repertorio che appartengono alla mia vasta collezione di foto antiche

perchè non fai un album pubblico, o arricchisci il 3D? Mi piacerebbe molto vedere ritratti volti e scene di vita quotidiana.
 

Olmo60

Guru Master Florello
I ricordi di quello che non c'è più: come sono brutte quelle presse di fieno che vedo distese per la Pianura Padana...!!! Ma quello che secondo me abbiamo perso e forse ora è, ancora vivo, in altre parti del mondo, è la vita "semplice", fatta di piccole cose, di "lentezza"....soprattutto il rispetto per "quelli più grandi": alla maestra, noi portavamo i fiori di campo: era una seconda mamma, quando entrava "il professore" si faceva un silenzio di tomba...mio babbo, con uno sguardo faceva si che abbassassi gli occhi....Oggi le maestre entrano "terrorizzate" dai piccini e dalle loro mamme...Dalla scomparsa della civiltà contadina è nata una nuova "era": adesso "ti dò la mia parola" è una frase che fa ridere. Non ci crediamo. Non c'è più rispetto per nessuno...e fortunati noi che siamo cresciuti in mezzo ai campi, come le api o i polli, che al posto dei giocattoli "in serie" avevamo fionde fatta con gli elastici dei guanti, che ci costruivamo i nostri giochi con le nostre mani..Abbiamo una ricchezza, dentro, che possiamo cercare di trasmettere....
 

antylopenera

Apprendista Florello
Olmo, è ufficiale: :hands13: sei un MITO!
Sia per quello che hai dentro, che per il modo di esprimerlo! :D

Rosario, :flower: grazie per la bellissima discussione,
fa battere forte il cuore conoscere CERTE tradizioni,
anche se dà così tanta tristezza sapere che vanno estinguendosi.... :(

Ma CAVOLO, alcune tradizioni BARBARICHE che fanno del male agli animali
ci fanno tribolare, perchè non si riesce a DEBELLARLE,
e queste.... :burningma:burningma perchè non vengono mantenute????
 
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