Buongiorno a tutti!
Questo è il mio primo intervento sul forum, che ho scoperto da poco ma dove ho trovato già parecchie informazioni utili.
Io abito in Lombardia e ho un giardino piuttosto piccolo, su due lati della abitazione, quelli esposti a sud e ovest.
Nell'ottobre 2018, pochi mesi dopo aver acquistato casa, ho deciso di "rifare" il giardino, o meglio, di fare il giardino sulla terra di cantiere che il costruttore aveva lasciato.
Non vorrei esprimere anche qui il mio giudizio sui "professionisti" cui - ahimè - ho affidato il lavoro (impianto di irrigazione, bonifica terreno, semina, sistemazione siepe di Photinia Red Robin, creazione di una piccola aiuola). Basti dire che i professionisti (un'impresa di giardinaggio) non si sono affatto dimostrati tali.
Ora, anche per mio successivo difetto, il prato è in sofferenza, con alcune aree diradate sul lato sud, mentre a ovest le condizioni sono migliori ma è presente molto feltro.
La siepe è cresciuta male, non essendo mai stata mantenuta a dovere, quindi sostanzialmente potata e concimata.
Ora, ho deciso di prendere in mano la situazione e cercare di sistemare quello che è possibile.
Vorrei innanzitutto sistemare la siepe, molto rada.
Prevedo di potarla in settimana seguendo le indicazioni che ho trovato qui e altrove, e procedere poi a una concimazione con Nitrophoska per ridare vigore.
Nel frattempo, vorrei eliminare l'erba che il prode giardiniere ha *seminato* sotto la siepe, e che ovviamente mi crea problemi anche solo per il taglio.
Poichè mi sono da poco dotato di un rastrello arieggiatore, e su una piccola porzione di prato ho eliminato una montagna di feltro, mi chiedevo se questi residui possano essere utilizzati per una pacciamatura del terreno sotto la siepe onde "sopprimere" l'erba ivi cresciuta. Il dubbio è che possa rovinare anche la siepe...
Cosa ne dite? Meglio utilizzare metodi più tradizionali?
Cari saluti a tutti.
Des
Questo è il mio primo intervento sul forum, che ho scoperto da poco ma dove ho trovato già parecchie informazioni utili.
Io abito in Lombardia e ho un giardino piuttosto piccolo, su due lati della abitazione, quelli esposti a sud e ovest.
Nell'ottobre 2018, pochi mesi dopo aver acquistato casa, ho deciso di "rifare" il giardino, o meglio, di fare il giardino sulla terra di cantiere che il costruttore aveva lasciato.
Non vorrei esprimere anche qui il mio giudizio sui "professionisti" cui - ahimè - ho affidato il lavoro (impianto di irrigazione, bonifica terreno, semina, sistemazione siepe di Photinia Red Robin, creazione di una piccola aiuola). Basti dire che i professionisti (un'impresa di giardinaggio) non si sono affatto dimostrati tali.
Ora, anche per mio successivo difetto, il prato è in sofferenza, con alcune aree diradate sul lato sud, mentre a ovest le condizioni sono migliori ma è presente molto feltro.
La siepe è cresciuta male, non essendo mai stata mantenuta a dovere, quindi sostanzialmente potata e concimata.
Ora, ho deciso di prendere in mano la situazione e cercare di sistemare quello che è possibile.
Vorrei innanzitutto sistemare la siepe, molto rada.
Prevedo di potarla in settimana seguendo le indicazioni che ho trovato qui e altrove, e procedere poi a una concimazione con Nitrophoska per ridare vigore.
Nel frattempo, vorrei eliminare l'erba che il prode giardiniere ha *seminato* sotto la siepe, e che ovviamente mi crea problemi anche solo per il taglio.
Poichè mi sono da poco dotato di un rastrello arieggiatore, e su una piccola porzione di prato ho eliminato una montagna di feltro, mi chiedevo se questi residui possano essere utilizzati per una pacciamatura del terreno sotto la siepe onde "sopprimere" l'erba ivi cresciuta. Il dubbio è che possa rovinare anche la siepe...
Cosa ne dite? Meglio utilizzare metodi più tradizionali?
Cari saluti a tutti.
Des
