Non vendo idroponica ma la pratico e ho anch'io tanto da imparare , ma se chi si vuole approcciare a questa tecnica comincia col dire corbellerie stereotipate denigrando la stessa materia che vorrebbe imparare allora merita una strigliata. Detto questo , cominciamo col dire che il mondo è chimica e se una sostanza ( o un nutriente ) fatta da madre natura la si riproduce tal quale in laboratorio non è necessariamente tossica perchè è artificiale o di sintesi. In natura la pianta estrae dal terreno i macronutrienti azoto-fosforo-potassio in una certa quantità e di una certa qualità . Se un'azienda oggi decide di creare una soluzione acquosa nella quale sono disciolti tali elementi nelle dovute proporzioni per cui le radici della pianta non devono attingere dalla terra ma da questa soluzione nutritiva che noi gli forniamo , abbiamo semplicemente modificato la tecnica di coltivazione senza invocare chissà quale artificio o violazione del creato. Non parliamo di OGM , ne di pesticidi , ne di stimolatori . Abbiamo solo cresciuto una pianta fornendo ad essa tutto ciò di cui ha bisogno evitando l'imprevedibilità nutrizionale che spesso invece ci da il suolo. A questo aggiungiamo un risparmio d'acqua del 90% e la preservazione della pianta da potenziali agenti patogeni ed insetti nocivi che popolano il suolo terroso in cui si coltivano gli ortaggi normalmente. Ciò vuol dire quindi che le piante coltivate in idroponica spesso e volentieri non necessitano di antiparassitari. Quando in commercio vedete un ortaggio perfetto le ipotesi sono soltanto due : o è coltivato in idroponica o è stato inondato da pesticidi perchè chiunque provi a coltivare qualcosa sulla terra sa benissimo che la pianta non arriva mai intatta alla raccolta se non la si tratta più e più volte con pesticidi ed antifungini. Ultima nota , il raccolto avviene con 1/3 di tempo in meno e a volte in metà tempo. Da qui in poi possiamo discutere dei dettagli .