Ho visto in effetti alcune foto, sono nei vasi ricoperte di sfagno per mantenere umidità. Ma dentro cosa c'è ?
nei vasi c'è sfagno.
In effetti la coltivazione secondo il metodo tradizionale, sviluppata da alcuni secoli in Giappone, prevede il solo sfagno come materiale di invasatura, con un paio di varianti (palla di sfagno piena o cava all'interno) e comunque con l'essenziale accortezza di sistemare la pianta in alto sopra il bordo del vaso.
Al di là dell'estetica di questa tecnica lo sfagno può essere tranquillamente sostituito dal bark; io per le mie utilizzo bark fine, un po' di perlite e sfagno e devo dire che, pur avendole da poco più di 7 mesi, sono molto soddisfatto dal tasso di crescita sia delle radici sia della parte aerea, entrambe quasi raddoppiate dall'arrivo, tanto che il prossimo anno potrebbero raggiungere la forza fiore.
Anch'io, comunque, onde evitare rischi di marciumi, ho sistemato la base delle piante piuttosto alte sopra il bordo del vaso alla maniera giapponese... e anche esteticamente la cosa non mi dispiace affatto.
Sono ancora incerto se rinvasarle annualmente, vedremo come sarà il composto a fine stagione.
Un aspetto interessante, per la coltivazione in casa, è quello delle temperature: questa specie, infatti, è notoriamente piuttosto adattabile ma, da quel che mi è stato detto da alcune persone, pare che pur adattandosi piuttosto bene alle temperature domestiche (nella zona più fresca della casa), per la fioritura abbia tuttavia qualche problema, in quanto:
1) in casa non è sempre facile dare la luce molto abbondante di cui necessita nei mesi invernali (in cui sarebbe positivo anche il sole diretto per alcune ore al giorno);
2) è difficile fornire un adeguato scarto tra le temperature diurne e notturne, che parrebbe essere il fattore maggiormente critico per l'induzione fiorale.
Ho un amico a cui, in orchidario dotato di luce molto potente, è fiorita (probabilmente a causa del calore generato dalla lampada di giorno); in casa, per terra davanti ad una porta finestra, un'altra persona non riesce invece ad ottenere la fioritura di una pianta più grande della prima.