Opinione Camelia

[Maria Mascotti]

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Ciao a tutti
sono una new entry e vorrei tanto avere un vostro parere sulla mia camelia.
La pianta è stata acquistata a fine Marzo e dopo la sfioritura l'ho interrata nel mio giardinetto.
La terra è di tipo argilloso ma quando l'ho piantata ho messo in fondo e tutto intorno del terriccio per acidofile. I primi tempi tutto sembrava procedere bene. Da circa 15 giorni le foglie hanno iniziato a scurirsi e a cadere in maniera lenta. I nuovi boccioli sembrano seccarsi.
La pianta è esposta a mezz'ombra. Prende il sole la mattina fino alle 9.00 e dalle 16 in poi.
Avendo a fine Aprile seminato anche il prato ha ricevuto delle annaffiature costanti ma non abbondanti. Mea culpa finora non ho usato concimi.
La pianta mi sta abbandonando secondo voi?
Avete suggerimenti?
Vi allego delle foto.
Grazie
Maria

 

[giulio51]

Meno male che non hai utilizzato concimi, sarebbe stato ancor più deletereo. La frequenza di irrigazione del prato non si confà con l'apparato radicale della camelia.
In questi casi conviene prendere un vaso grande di plastica, privarlo del fondo, interrarlo, curare molto bene il drenaggio sul fondo e riempirlo come fosse una camelia in vaso. In questo modo isoli, dal terreno circostante non confacente, l'apparato radicale della camelia e riesci a dosare in modo migliore le diverse esigenze di annaffiatura.
Per quanto riguarda la capacità di recupero della pianta, ci vorrebbe una foto per capire quanto è diffusa "l'insofferenza", perchè, spesso, le piante allevate commercialmente sono composte da più talee e non è detto che tutte dimostrino la stessa infofferenza.
Altro errore da evitare in assoluto, è urtare la camelia con il tagliaerba!

 

[Maria Mascotti]

Meno male che non hai utilizzato concimi, sarebbe stato ancor più deletereo. La frequenza di irrigazione del prato non si confà con l'apparato radicale della camelia.
In questi casi conviene prendere un vaso grande di plastica, privarlo del fondo, interrarlo, curare molto bene il drenaggio sul fondo e riempirlo come fosse una camelia in vaso. In questo modo isoli, dal terreno circostante non confacente, l'apparato radicale della camelia e riesci a dosare in modo migliore le diverse esigenze di annaffiatura.
Per quanto riguarda la capacità di recupero della pianta, ci vorrebbe una foto per capire quanto è diffusa "l'insofferenza", perchè, spesso, le piante allevate commercialmente sono composte da più talee e non è detto che tutte dimostrino la stessa infofferenza.
Altro errore da evitare in assoluto, è urtare la camelia con il tagliaerba!

Ciao Giulio
ho allegato una foto nel mio messaggio non riesci a vederla?
Quando dici di curare molto bene il drenaggio sul fondo intendi dire mettere dell'argilla espansa?

Grazie Maria

 

[Picantina]

Forse voleva intendere una foto della pianta intera.
Comunque la tua foto, che c'è e si vede, è enorme e secondo regolamento deve essere ridimensionata a 800x600 pixel. Fallo subito e ridimensiona la prossime foto prima di postarle.

 

[Maria Mascotti]

Scusate se ho inserito foto troppo grandi
Dovrei essere riuscita a ridimensionarle

Forse voleva intendere una foto della pianta intera.
Comunque la tua foto, che c'è e si vede, è enorme e secondo regolamento deve essere ridimensionata a 800x600 pixel. Fallo subito e ridimensiona la prossime foto prima di postarle.

Scusate. Le ho ridimensionate.

 

[Picantina]

Perfetto!

 

[giulio51]

Picantina ha compreso quello che volevo dire. Adesso le foto si vedono perfettamente tutte e tre, Maria.
Pianta singola, pertanto le condizioni sono generalizzate. Niente argilla espansa, come giustamente non si stanca mai di affermare l'espertissimo Kiwo, tende a compattarsi con il substrato e forma uno strato poco permeabile. Meglio utilizzare materiali come lapillo, pomice, polistirolo, ciottoli (no marmo!), ecc.
Il drenaggio va aumentato anche al substrato di riempimento, nel senso che i terricci per acidofile sono composti quasi esclusivamente da torbe. E' bene mescolarci della corteccia di pino e pomice (oppure lapillo o quello che riesci a trovare) per almeno un 30%.
La pianta non è in buona salute, ma non sembra totalmente compromessa. Dopo l'intervento, da effettuare con estrema delicatezza per non rompere il pane radicale (pena la probabile perdita della pianta, un trattamento con un prodotto sistemico a base di Fosetil alluminio (Aliette o similari) non guasterebbe, ma se devi comprarlo, oltre al costo, troverai difficoltà con le nuove normative per la vendita.
Assolutamente non concimare!

 

[kiwoncello]

Concordo con quanto dice Giulio 51. La forte sofferenza della pianta come appare dalle foto deriva certamente dal terreno argilloso circostante, asfittico e trattenente acqua; tieni presente che le camelie tendono ad emettere lunghi cordoni radicali terminanti in ciuffi di radichette assorbenti in orizzontale. Forse la soluzione estrema tentando di salvare la pianta è estrarla dalla zona di impianto ed invasarla in mix acido adatto.

 

[kiwoncello]

Ehi Giuliano, abbiamo scritto in contemporanea!

 

[Maria Mascotti]

Vi ringrazio per i suggerimenti.
Mi piacerebbe tanto tenerla nel giardino, ma sembra che la soluzione di estrarla sia quella che potrà dare maggiori possibilità di sopravvivenza.
Vi terrò aggiornati.

 

[giulio51]

Ehi Giuliano, abbiamo scritto in contemporanea!

Un saluto al Maestro!

 

[Maria Mascotti]

Aggiornamento.
Ho travasato la camelia in un vaso con terreno specifico e argilla espansa. Messa all'ombra sotto un albero.
La pianta ha perso tutte le sue foglie originarie ma sembra ci siano segni di ripresa.
Si può sperare?

 

[kiwoncello]

Per ora mi sembra abbia conservati i bottoni floreali; per la comparsa di nuovi germogli ci vuole tempo.....