boba74
Esperto di alberi ed arbusti
allora, bisogna distinguere 2 cose:
1) la quantità di fiori, cosa che è legata alla quantità di rami che fioriscono: siccome l'oleandro fiorisce all'apice dei rami, la potatura fa spuntare nuovi rami i quali dapprima crescono e poi fioriscono all'apice, perciò a prescindere dalla potatura prima o poi tutti i nuovi rami fioriscono. Il problema è che più un ramo è vigoroso, e più in genere si allunga e finisce per fiorire solo dopo un po' di tempo, mentre rami corti, ad esempio quelli che partono da gemme laterali dei rami di un anno, fioriscono prima a parità di lunghezza, perciò se si vuole rinnovare la pianta, eliminando molti tronchi vecchi, si deve rinunciare in parte a un'abbondante fioritura l'anno successivo (e a un'esplosione di di pochi rami molto vigorosi), e viceversa, se si lascia crescere la pianta senza potarla troppo si potrà avere l'anno dopo un'abbondante fioritura. Ovviamente però se si continua a non potare la pianta raggiunge dimensioni troppo elevate e quindi la densità di vegetazione e di fioritura poi diminuisce, quindi occorre scendere a compromessi, magari potere ogni 2 anni, oppure un po' alla volta ogni anno.....
2) E mi pare il problema riscontrato da Pietrus: i fiori ci sono, ma seccano prima di schiudersi. Questo è dovuto senz'altro a problemi di radici, quidni terriccio non idoneo o vasi troppo piccoli rispetto all'apparato radicale (che nell'oleandro tende a espandersi molto, quindi ha bisogno di spazio). Sull'acqua concordo con chi dice che se l'oleandro sta in piena terra ha poco bisogno di acqua perchè se la va a cercare, mentre in vaso occorre annaffiare abbondantemente.
Riguardo alla "durata" dei fiori, secondo me è normale che la fioritura duri un giorno, max 2, è così per tutti gli oleandri, solo che non sembra perchè nuovi fiori sostituiscono subito quelli vecchi continuamente. Inoltre, ho notato che le varietà a petali doppi anzichè perdere i fiori, li fanno seccare attaccati alla pianta, perciò esteticamente non sono il massimo, poi magari dipende dalla varietà, ma in genere io preferisco quelli classici.
1) la quantità di fiori, cosa che è legata alla quantità di rami che fioriscono: siccome l'oleandro fiorisce all'apice dei rami, la potatura fa spuntare nuovi rami i quali dapprima crescono e poi fioriscono all'apice, perciò a prescindere dalla potatura prima o poi tutti i nuovi rami fioriscono. Il problema è che più un ramo è vigoroso, e più in genere si allunga e finisce per fiorire solo dopo un po' di tempo, mentre rami corti, ad esempio quelli che partono da gemme laterali dei rami di un anno, fioriscono prima a parità di lunghezza, perciò se si vuole rinnovare la pianta, eliminando molti tronchi vecchi, si deve rinunciare in parte a un'abbondante fioritura l'anno successivo (e a un'esplosione di di pochi rami molto vigorosi), e viceversa, se si lascia crescere la pianta senza potarla troppo si potrà avere l'anno dopo un'abbondante fioritura. Ovviamente però se si continua a non potare la pianta raggiunge dimensioni troppo elevate e quindi la densità di vegetazione e di fioritura poi diminuisce, quindi occorre scendere a compromessi, magari potere ogni 2 anni, oppure un po' alla volta ogni anno.....
2) E mi pare il problema riscontrato da Pietrus: i fiori ci sono, ma seccano prima di schiudersi. Questo è dovuto senz'altro a problemi di radici, quidni terriccio non idoneo o vasi troppo piccoli rispetto all'apparato radicale (che nell'oleandro tende a espandersi molto, quindi ha bisogno di spazio). Sull'acqua concordo con chi dice che se l'oleandro sta in piena terra ha poco bisogno di acqua perchè se la va a cercare, mentre in vaso occorre annaffiare abbondantemente.
Riguardo alla "durata" dei fiori, secondo me è normale che la fioritura duri un giorno, max 2, è così per tutti gli oleandri, solo che non sembra perchè nuovi fiori sostituiscono subito quelli vecchi continuamente. Inoltre, ho notato che le varietà a petali doppi anzichè perdere i fiori, li fanno seccare attaccati alla pianta, perciò esteticamente non sono il massimo, poi magari dipende dalla varietà, ma in genere io preferisco quelli classici.
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