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Oidio, bicarbonato e aceto

sean12

Aspirante Giardinauta
Buongiorno,
premetto non mi considero "esperto" ed opero a volte in modo molto empirico....
Il problema dell'oidio, si presenta continuamente, nel mio caso, in particolare con la salvia.
Ora anche con altre piante, sempre destinate ad uso alimentare, sono quelle che più mi interessano.
In questo momento, uso, per la prima volta, aceto e bicarbonato "assieme"..... diluiti in acqua e vaporizzati.
Sembra che sulla salvia, abbia avuto quasi subito un buo effetto, su un'altra pianta, più colpita e forse anche con altro, si direbbe meno.
L'uso combinato dei due prodotti, produce, oltre a co2, "ACETATO DI SODIO" e credo sia questo il componente che dovrebbe avere una qualche funzione funghicida.
 
Ultima modifica di un moderatore:

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
Benvenuto :), non dici se le aromatiche le tieni in vaso o in piena terra; se la tua salvia è in vaso, vedrai un netto miglioramento spostando il vaso in posizione più assolata e ventilata, e riducendo le annaffiature al minimo indispensabile.
La salvia in posizione ombrosa e con aria "stagnante" è praticamente impossibile tenerla libera da oidio... :rolleyes:
 

sean12

Aspirante Giardinauta
Le aromatiche sono "per obbligo" in vaso.
La posizione è buona, ma la salvia in particolare crea sempre problemi, anche se questa poi alla lunga sopravvive... ora ha 3 o 4 anni.
Oltre a salvia tengo anche maggiorana, origano, tipo, basilico, menta e rosmarino.
L'atra pianta colpita è invece una pianta di goji che dovrfei trasferire in terra, se il tempo si sitema.... in un terreno non mio ma disponibile.
Poi a breve dovro risolvere quello di rinvasare un centinaio di piante di peperoncino di quasi 20 specie diverse, ma questo è un altro discorso.... in questo caso il problema principale sarà quello di evitare ibridazioni.
Poi tanto per non lasciarmi mancare niente, dovrei mettere a dimora anche alcune piante di stevia, che in questa fase sono ancora abbastanza delicate e visto il tempo, credo mi andranno a creare qualche problema.
Grazie per il benvenuto.
 

milutao

Guru Master Florello
Ciao, bentrovato, vorrei usare il tuo metodo per la salvia...ora è bellissima,ma so già che a breve verrà contagiata dalla salvia confinante. Le dosi dei due componenti, da te usati? Grazie
 

sean12

Aspirante Giardinauta
dosi.

Io ho messo.... ad occhio... un cucchiaio di aceto ed uno di bicarbonato in un litro di acqua.
Al momento che si mescola il tutto si sviluppa anidride carbonica, alle piante non fà male, per noi è preferibile non assumerne.... è meglio non chiudere il contenitore durante la reazione per evitare che vada sotto pressione.
Per prevenire, sembra funzioni bene anche zolfo diluito in acqua... sempre se si riesce a reperirne in dosi non industriali.
Saluti.
 
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Echeveria Pulvinata

Aspirante Giardinauta
Ooh grazie per la dritta, la mia salvia, che è rigogliosa, sta esposta in pieno sole e in posizione ultraventilata presenta proprio questo problema, domani proverò subito!
 

Diletta

Maestro Giardinauta
idem per le mie minirose! provo, grazie mille...hem..io con il tuo mix ci pulisco le stoviglie particolarmente incrostate...o il piano del forno...e funge alla perfezione!
 

sean12

Aspirante Giardinauta
ci mancherebbe....
sembra proprio che la salvia sia una delle sue piante preferite... funghetto buongustaio...
 

sean12

Aspirante Giardinauta
Solo sulle foglie, per le radici dovrei metterle prima a nudo..... potrebe anche essere che ci siano spore nel terriccio, ma in questo caso andrebbe rimosso e cambiato.
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Non capisco perchè misceli aceto e bicarbonato: così si ottiene una soluzione salina neutra, quando invece l'azione fungicida è dovuta la pH (acido o basico) - e nel bicarbonato anche all'elevato contenuto di ioni carbonato e bicarbonato - che inibisce sporulazione e crescita del fungo. Su rosa il bicarbonato (preferibile quello di K), viene impiegato alla dose di 1-2 g/l, l'aceto alla dose di 50ml/l. Da ricerche sperimentali (sempre su rosa) sono risultati più o meno efficaci altri prodotti di origine biologica, ad es. tra gli olii essenziali il migliore è stato quello di geranio (0,5ml/l).
 

miacl

Aspirante Giardinauta
Vedi l'allegato 104846
Non capisco perchè misceli aceto e bicarbonato: così si ottiene una soluzione salina neutra, quando invece l'azione fungicida è dovuta la pH (acido o basico) - e nel bicarbonato anche all'elevato contenuto di ioni carbonato e bicarbonato - che inibisce sporulazione e crescita del fungo. Su rosa il bicarbonato (preferibile quello di K), viene impiegato alla dose di 1-2 g/l, l'aceto alla dose di 50ml/l. Da ricerche sperimentali (sempre su rosa) sono risultati più o meno efficaci altri prodotti di origine biologica, ad es. tra gli olii essenziali il migliore è stato quello di geranio (0,5ml/l).

Caro Alessandro, ma visto che son proprio tabula rasa, che faccio in caso di Oidio? Uso il bicarbonato(preferibile quello di K: :cry:) l'aceto o entrambi ?
Sarei contenta se in base alla foto riesci a comprendere se, anche nel caso della mia menta e del mio timo) si tratta di Mal Bianco.
 
Ultima modifica:

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Non vedo foto.
Più semplice e meglio testato il bicarbonato (se lo trovi quello di potassio); però stai giusta con le dosi perchè tendenzialmente è fitotossico (infatti nelle sperimentazioni fatta su melo e vite non si sono trovati tanto bene perchè appunto provocava piccole "bruciature" in particolare sui frutti).
Ciao
 

piasolo

Aspirante Giardinauta
Salve,
anche io ho lo stesso problema con un vaso di salvia che probabilmente dovrei diradare perchè è decisamente troppo folta.
Ma le foglie oramai imbiancate sono commestibili? dopoil trattamento si possono usare?
Pia
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
Solo sulle foglie, per le radici dovrei metterle prima a nudo..... potrebe anche essere che ci siano spore nel terriccio, ma in questo caso andrebbe rimosso e cambiato.

non penso, in quanto la propagazione dell'oidio avviene prevalentemente attraverso le conidiospore e quindi con la riproduzione asessuata. Le condizioni ambientali favorevoli alla moltiplicazione sono le temperature moderate, con optimum a 20-22 °C, minimi termici a 3-4 °C e massimi a 32-34 °C, e, secondo le specie, una moderata umidità relativa. I mal bianchi si sviluppano perciò generalmente in primavera e all'inizio dell'estate, soprattutto in relazione all'intensa attività vegetativa delle piante ospiti. La diffusione delle spore è favorita dal vento, mentre le piogge abbondanti hanno un effetto contrastante in quanto provocano il dilavamento dei miceli dalle foglie.
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
La difesa chimica contro l'oidio si effettua tradizionalmente con trattamenti a base di zolfo in polvere. Lo zolfo agisce sublimando allo stato di vapore e interferisce con la funzionalità delle membrane e della catena respiratoria devitalizzando le conidiospore al momento della loro germinazione bloccando perciò l'inizio dell'infezione.
Lo zolfo agisce perciò per contatto come prodotto di copertura. Il trattamento deve coprire uniformemente e completamente la superficie da proteggere ed ha scopo esclusivamente preventivo. Infatti, con infestazioni in atto, lo zolfo non ha alcun effetto curativo e tanto meno eradicante.
Per il suo meccanismo d'azione, l'efficacia dello zolfo è strettamente condizionata dalla temperatura e dal grado di finezza della polvere. Per questo motivo si tende sempre più ad abbandonare i trattamenti in polvere, basati su zolfi grossolani, a favore dei trattamenti liquidi, basati su zolfi ventilati o micronizzati. Le temperature minime, sotto la quali lo zolfo non ha efficacia, sono di 18-20 °C per i trattamenti con zolfi grossolani e 10-12 °C per quelli con zolfi fini. Oltre i 30 °C, inoltre, lo zolfo ha in genere effetti fitotossici.
Il pregio dello zolfo consiste nella tossicità virtualmente nulla nei confronti dei mammiferi e di avere un impatto ambientale bassissimo. Non avendo capacità di penetrazione, inoltre, si rimuove facilmente dalla frutta e dagli ortaggi con il semplice lavaggio. Per contro, ha il difetto di essere fitotossico nei confronti di diverse piante agrarie, di non avere efficacia in determinate condizioni e di non avere capacità eradicante. In questi casi si ricorre all'impiego di antioidici di sintesi ad azione sistemica o citotropica, in grado quindi di bloccare le infestazioni in atto e devitalizzare i miceli insediati. Nell'ottica di una difesa sostenibile, a basso impatto ambientale e sanitario, l'uso di questi antioidici deve essere moderato e limitato ai casi di effettiva necessità, al fine di prevenire l'insorgenza di fenomeni di resistenza, l'accumulo di residui nei prodotti, l'impatto nei confronti degli organismi utili, in particolare i fitoseidi predatori.

da Wiki
 

francie1976

Aspirante Giardinauta
L'argomento di questo topic mi interessa molto,visto che le mie rose con questo tempo sono colpite dal mal bianco. Conoscevo l'uso del bicarbonato( ma in dosi 5-7 grammi in 1 litro acqua +8gr olio ess pino) però non ho idea della periodicità di trattamento. Piovendo ogni 3 giorni però.??
Mi sapete dare un'indicazione?
 
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