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Nel ricordo di Carolina.

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Piera1

Guest
I l 26 giugno di tre anni fa, Carolina mi lasciava per volare sul ponte dell’arcobaleno e andare in un mondo dove nessuna violenza può farle male. Carolina era una cagnetta randagia di circa sette mesi, vagava alla ricerca di acqua e cibo e in questo suo vagabondare fu messa sotto da un auto. Era aprile e quando ne fui informata da una mia amica che aveva cercato di darle aiuto senza riuscirci, mi precipitai sul posto per soccorrerla. Riusciì a recuperare la cagnetta senza troppi problemi, impaurita, stanca, affamata e sanguinante, quando le gettai addosso un giaccone per prenderla in braccio non oppose resistenza. La sistemai davanti casa mia, in un posto riparato, le approntai un rifugio e il giorno dopo la portai dal veterinario per un controllo. Non aveva niente di grave, era stata arrotata e aveva solo qualche leggera ferita, contusioni e un po’ di rogna . La curai, ricordo che all’inizio non riusciva a muoversi bene e per bere dovevo aiutarla con le mani, a poco a poco la vedevo rifiorire, ogni volta che le portavo il cibo mi veniva incontro festosa, era una tempesta Carolina, mi faceva sparire le ciotole e mi toccava recuperarle in giro e passava tutto il tempo a giocare con Luky il cane della mia vicina. Quando la portai dal veterinario per farla sterilizzare e la lasciai lì per tre giorni i suoi occhi mi guardarono come chi non capiva, salvo poi ritornare a gioire quando ritornò per strada davanti casa mia. Passarono due mesi, Carolina era una randagia con un po’ di fortuna in più rispetto ad altri cani che non riescono a sopravvivere, non le mancava niente, anche se viveva per strada c’era qualcuno che si occupava di lei. Fino a quando qualcuno si è arrogato il diritto di toglierle la vita. Quella mattina del 26 giugno quando Carolina mi si avvicinò capii subito che qualcosa non andava, rifiutò il cibo e si coricò dentro il suo rifugio, uno strano rumore accompagnava il suo respiro, un attimo e mi precipitai a chiamare mio figlio che la portò di corsa dal medico. Passai una mattinata da incubo, attaccata al telefono a parlare con mio figlio, con mia sorella che nel frattempo l’aveva raggiunto nello studio del veterinario, Carolina veniva sottoposta a continue fleboclisi, ogni tanto si addormentava per poi aprire i suoi occhietti e chiedersi perché le stava accadendo tutto questo. Mio figlio ritornò a casa con Carolina in gravi condizioni, fu messa nel nostro giardino all’ombra, erano le tredici, la vegliai per tutto il tempo, era agitata Carolina, continuava ad alzarsi, a cambiare posto, ogni tanto si avvicinava e poi tornava a distendersi. Scrivo per raccontarvi ma sto male, è doloroso per me ricordare, Carolina si alza, si avvicina, sfiora la sua testolina nella mia mano, l’accarezzo, fa troppo caldo, le dico:<< aspettami torno subito, vado a rinfrescarmi>> Ritorno, Carolina è distesa, gli occhi aperti verso il cielo che l’ha accolta, il suo respiro è fermo silenzioso, è morta, Carolina è morta per la cattiveria umana. Disserbante mi dirà il veterinario. Carolina riposa avvolta in lenzuolo stampato a fiori , sepolta in mezzo agli alberi di ulivo in un terreno di nostra proprietà. Non sono riuscita a salvarla, almeno le ho dato una fine dignitosa.
 
P

PolliceAssassino

Guest
la storia di Carolina mi ha fatto venire il magone... :(
Piera,sei proprio una persona fantastica e con il cuore enorme..meno male che esistono persone come te.. :flower:
 

california

Florello Senior
dalle tue righe,piera,traspare tutto il bene che le volevi e che,ancora adesso,le vuoi..
purtroppo alla cattiveria umana non c'è limite,e questo è solo l'ennesimo caso di come l'uomo dimostra essere l'animale più brutale e cattivo,che non uccide solo per mangiare o difendersi..ma che lo fa solo per divertimento.
meno male che non tutte le persone sono così,meno male che c'è ancora chi si batte per i loro diritti,meno male che c'è ancora chi li ama e li rispetta.
piera,ti mando un abbraccio forte forte.
scusate il piccolo sfogo.
ciao.
 
P

Piera1

Guest
Vi ringrazio tantissimo per le vostre parole. Molti pensano che noi che amiamo così tanto gli animali siamo persone con qualche rotella fuori posto, non sanno il dolore che c'è nei nostri cuori quando vediamo o sappiamo di animali maltrattati, di animali abbandonati, ci sembra sempre poco quello che facciamo per loro, vorremmo fare di più e a volte le nostre forze non bastano. Molti non sanno che, chi usa violenza verso gli animali usa violenza verso di noi che li amiamo. Amare gli animali è una scelta, rispettarli è un dovere, è il rispetto che da il senso civico ad un popolo.
 

luckybamboo

Florello Senior
Piera, chi pensa che chi ama gli animali abbia qualche rotella fuori posto non merita il nostro rispetto e la nostra considerazione. Io non sopporto la violenza, ma verso gli animali proprio mi fa venire il voltastomaco. Un uomo si può difendere, o può perlomeno capire. Un animale si affida a noi ciecamente. Un animale guarda il suo padrone con amore e dedizione, lo ama incondizionatamente…a quelli che bastonano i proprio animali (o quelli altrui, ovvio) e che li abbandonano come fossero un vestito vecchio, li prenderei a bastonate, vi giuro. E senza rimorsi di coscienza. Non parliamo poi di violenza verso i bambini (ho letto giusto ieri sul giornale una storia che mi ha fatto venire la pelle d’oca alta 10 cm), quelli li eliminerei proprio dalla faccia della terra.

un abbraccio a te, Piera.
 

scipulosa

Maestro Giardinauta
mi dispiace tanto per carolina, e capisco tutta la tua sofferenza: anche la mia gattina è stata avvelenata con dei pesticidi, il veterinario era sicuro che sarebbe morta, ma invece ce l'ha fatta... non dava fastidio a nessuno, si limitava a gironzolare per i giardini, non capisco proprio come abbiano potuto farle una cosa del genere... la cattiveria umana non ha davvero limiti.
 
P

Piera1

Guest
La tua gattina è stata fortunata, il disserbante non perdona, provoca un'edema polmonare che porta alla morte, è uno dei più usati. E' possibile che la gattina si sia avvelenata mangiando l'erba, nel caso di Carolina è stato fatto intenzionalmente, da non lasciarle scampo.
 

scipulosa

Maestro Giardinauta
non è stato un incidente, ha vomitato polpette avvelenate. volevano uccidere una creatura innocente, proprio come la tua carolina. sono contenta che il mio avvelenatore (e abbiamo grossi sospetti su chi sia) sia stato più imbranato nello scegliere il veleno, ma ciò non toglie nulla alla punizione che gli spetterebbe.

mi dispiace davvero per carolina che non ce l'ha fatta, abbi come piccola consolazione il fatto che grazie a te ha passato dei mesi felici, è stata amata tanto e ti ha dato tanto amore...
 
P

Piera1

Guest
Anch'io ho dei sospetti sull'avvelenatore di Carolina, aspetto che giustizia divina sia fatta, posso contare solo su questa, non credo alla giustizia umana. Sono fermamente convinta che nella vita tutto ci torna indietro nel bene e nel male.
 
H

H2O

Guest
Mi ha fatto star male il tuo racconto: sto pensando alla mia cagnolina che ormai è via da casa da 4 settimane: io spero solo che sia presso qualcuno che le vuole bene. Non vorrei mai che le sia accaduto qualcosa di cattivo...
 

Isotta

Giardinauta Senior
Piera1 ha scritto:
aspetto che giustizia divina sia fatta, posso contare solo su questa, non credo alla giustizia umana. Sono fermamente convinta che nella vita tutto ci torna indietro nel bene e nel male.
...anch'io penso la penso come te.
Che Dio ti benedica Piera, per quello che hai fatto a Carolina e per il bene che le vuoi ancora, ho ancora le guance rigate per il tuo racconto. Ti abbraccio forte forte e mando un grosso bacio a Carolina
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Lucky, sento anch'io dentro di me la stessa rabbia che esprimi tu, soprattutto per chi fa violenza agli animali, che non capiscono, farei a loro le stesse cattiverie
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, ma confido nella giustizia divina che è grande...

Paola, non temere per la tua cara Wiskie, anch'io sarei in apprensione come te, ma spero in bene, certi fatti mi fanno temere il peggio, ma non è detto che debba sempre essere così, stai su
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Una mattina, una mia alunna di sette anni, all'improvviso si mette a piangere, le chiedo perchè e mi dice che è morto uno dei suoi due giovani pastori tedeschi, durante la notte ha vomitato. Intuisco qualcosa e per poco non mi metto a piangere anch'io
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, ma devo rincuorarla, non le dico cosa penso, l'abbraccio e le dico che ora deve stare molto vicina all'altro cane che sicuramente si sente solo, riesco a calmarla , mi dice che i suoi lo sotterrano nel loro campo e io le dico che così ce l'ha ancora vicino......dopo due giorni, mi dice che le hanno ammazzato anche il secondo cane, mi conferma che li hanno avvelenati, avrei voluto urlare per la rabbia
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...queata volta è lei a consolarmi, mi dice che suo nonno le ha preso un cucciolo tutto per lei, sono felice, anche se triste per quello che mi ha racontato prima. Spero tanto che non facciano più del male a lei e al suo cagnolino.
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