Non capisco cosa vuol dire "quando il terreno è in tempra". Il motivo per cui dico che una volta rotta la crosta, il mio terreno si fresa bene è perchè ho visto l'anno scorso quando l'ho fatto fresare da un giardiniere con un motozappa un pò più grande di quello citato da me ma non un motocoltivatore che tra l'altro nel mio orto faticherebbe a girarsi perchè è una strisciolina di 3/4 mt. Una volta rotta la crosta un pò più dura, diciamo i prima 5 cm, le frese polverizzavano la terra come la cipria.
Il terreno è "in tempra" quando ha la giusta umidità, né troppa né poca; diciamo che stringendo in mano una zolla deve essere friabile, non dura (troppo asciutta), e sbriciolarsi facilmente, senza rimanere compatta e attaccata alle mani (troppo umida). Questo perché un terreno troppo asciutto risulta duro e difficile da lavorare (senza contare la polvere e l'usura egli attrezzi), mentre se è troppo umido si attacca agli attrezzi e tende a compattarsi in zolle troppo grandi. Questo vale in particolare per terreni pesanti (argillosi).
Per quanto riguarda la "crosta" superficiale, è ovvio che se il terreno è stato regolarmente lavorato non avrà una compattezza eccessiva, quindi puoi andare direttamente di motozappa.
Ti confermo comunque che - a mio modesto parere - la z2 con il B&S 450 è poco adatta a terreni pesanti.
La motozappa è un attrezzo faticoso da usare: se il motore non è abbastanza potente le frese stentano ad affondare nel terreno e tendono a "scappare" in avanti, obbligandoti a un maggiore sforzo per tenere giù la macchina e farla scavare; poi, quando sei riuscito ad affondare, le frese girano nel loro buchetto perché il motore non ne ha abbastanza per incidere in avanti, allora ti tocca mollare per farle tornar su e di nuovo piantar giù per farle scavare... Una via crucis!