E per questo terzo capitolo si parte subito con i pezzi da novanta

ma con l'esaurimento di Monikklandia 2 era rimasto un discorso in sospeso....
Sabryina stava dicendo:
Ti do l'esempio in due casi di vita vissuta.
Il primo (non in ordine temporale), fidanzato che mi ciucciava via energie e... soldi. Uno scroccone da paura. Arrogante. Ci ho messo tanto tempo ma il 25 aprile (toh, guarda caso, "Liberazione"!) 2016 l'ho mollato. Non ho rimpianto nulla... era una storia veramente tossica. Però le tempistiche sono state lunghe, poi me ne ha combinate dopo esserci mollati... tanto gravi da ignorarlo e pensarlo morto. Robe del tipo provare a mettere zizzania tra me e 2 miei parenti (e persino quei due parenti tra loro). Conoscendoci bene però ci siamo fatti una risata, il tentativo maldestro non ha attecchito... Mi spiace solo che frequentiamo gli stessi ambienti e tutte le volte prova a salutarmi. Con che coraggio!
Il secondo invece è più grave ancora... violenze... sindrome di Stoccolma. E' stato uno dei momenti più brutti della mia vita, uscita da ciò con le mie sole forze e l'aiuto di nessuno. Un po' per colpa mia, me ne vergognavo, non volevo farne menzione. Non ho voluto quindi parlarne per diversi anni... ora ne parlo, come per esorcizzare. Ma vi garantisco che uscirne è stata difficilissimo! E non è tanto l'immediato, ma gli straschichi
dopo la fine della storia... i rimpianti... sì, i rimpianti di non aver denunciato. Di quello mi sto maledicendo da quel giorno. La paura era più forte del coraggio.
Ma io sono qui, più forte e più inca**ata di prima! Mi ha reso il carattere più intrattabile, ma chi mi conosce bene sa che "attacco per non essere attaccata" come reazione a tutto ciò.
E Dodi aggiungeva:
Forza sabryina!
Spesso la gente non capisce che dietro un “caratteraccio” non ci sono tanto vizi e superbia quanto più esasperazione e paura, specie se i trascorsi sono questi. Ma un estraneo non lo sa e scambia tutto per maleducazione, giustamente. Magari se ne parli, se provi a spiegare, passi pure per pazza, sfigata e noiosa. Allora tanto vale continuare a concentrarsi sul migliorare se stessi senza dare troppe spiegazioni e continuare a mettersi in dubbio, ma in silenzio.
Spesso anche io parlo per esorcizzare tante brutte situazioni ma col tempo ho capito che certe mie esperienze sono aliene ai più che mi stanno intorno e quindi parlarne non mi fa solo vergognare ma mi isola ancor di più perché mi scambiano tutti per la persona più sfigata del pianeta. Sarà anche per questo che negli ultimi anni il mio balcone del posto dove vivo per studio si sta riempiendo di amiche verdi piuttosto che in carne ed ossa e la cosa non mi spiace affatto.
@sabryina e
@Dodi, permettetemi di fare un discorso da cinquantacinquenne... quindi da vecchia zia...
Siate consapevoli che tutte queste esperienze negative vi hanno rafforzato.
Siate consapevoli che alla fine avete trovato in voi la forza di uscirne.
Siete grandi, siete forti, avete vinto voi.
Quando avrete interiorizzato profondamente queste verità, potranno finalmente cadere come foglie secche e inutili certi atteggiamenti per voi negativi... L'aggredire per non essere aggrediti, l' isolamento "verde"....
Ci stanno, sono comprensibili dopo certi traumi... ma dopo un periodo di elaborazione basta, non ne avrete più bisogno

mi ripeto: avete vinto voi, siete forti!
La tentazione di crogiolarsi nel vecchio dolore o rabbia o quel che volete voi è sempre forte... non cadente in quella trappola, liberatevi della vostra vecchia pelle e splendete in quella nuova, lucente, colorata e brillante!
Date retta alla vecchia zia.....
Un abbraccio a entrambe!

[scusate il predicozzo, ma è un discorso su cui sono particolarmente sensibile.....]