Un abbraccio a tutti gli emiliani. Capisco lo sfinimento psicologico e vi sono vicino.
ho vissuto (essendo casertano) il terremoto dell'Irpinia del 1981, 5.98 gradi per la bellezza di 1 minuto e 20 secondi, interminabile! E 3000 morti. le scosse di "assestamento" sono durate mesi, fino alla replica del febbraio 1982, e poi a calare. Ho anche vissuto quello umbro-marchigiano del 1997 (questa volta per lavoro), 6.01 gradi durati "solo" 20 secondi (altro che 2 scosse sole e di poco superiore ai 5 gradi come qualcuno ha scritto) ma con repliche a raffica, per mesi le repliche sono state continue, quasi giornaliere, con superamento dei 5 gradi almeno una volta a settimane per i primi mesi, poi sono diminuite fin quasi a farcene dimenticare, la voglia di normalità e ben superiore alla paura, non ci è mancata la scossetta superioe ai 5 gradi di ripresa nei primi mesi del 1998, se ben ricordo. È stato estenuante. Ricordo che la cosa che piú mi infastidiva dei fabrianesi all'epoca era la classica frase "va beh, ma tu sei napoletano, ci sei abituato", a certe cose non ci si abitua mai.