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Massima attenzione: Avvelenamenti da pianta ornamentale

nuvolanera

Giardinauta
MASSIMA ATTENZIONE: AVVELENAMENTI DA PIANTA ORNAMENTALE TOSSICA LA CYCAS REVOLUTA

Una segnalazione dal Centro antiveleni dell’Ospedale Niguarda
Avvelenamenti da ingestione di Cycas revoluta
“A partire dal 19 giugno 2009, a differenza di quanto osservato negli anni trascorsi, si sono registrate 9 richieste di consulenza tossicologica relative ad esposizione a Cycas revoluta; di queste, 7 riguardavano esposizioni animali, per un totale di 10 cani dei quali, ad oggi, 3 sono morti. Le esposizioni a cycas sono iniziate, secondo il nostro archivio, nel 2007, anno in cui si sono verificati i primi 5 casi certi, sempre in cani, con esito quasi sempre infausto: 3 dei cani sono morti, uno è sopravvissuto mentre del quinto, che aveva sicuramente riportato un danno epatico, non si hanno informazioni certe. La Cycas revoluta Thunb., nota anche con il nome di Sago Palm, al pari di altre palme appartenenti alla famiglia Cycadaceae è potenzialmente mortale per gli animali da compagnia. Queste piante ornamentali, molto diffuse, contengono composti tossici (la B-metil-L-alanina (BMAA), il glicoside cicasina, ed una terza tossina con elevato peso molecolare non ancora identificata) che possono causare vomito e diarrea, depressione del SNC, convulsioni ed insufficienza epatica. Il principale responsabile della sindrome gastrointestinale e del danno epatico conseguenti all’ingestione di cycas è il metilazossimetanolo (MAM), l’aglicone della cicasina; questa molecola ed i suoi derivati sembrano esercitare anche un’azione cangerogena, mutagenica e teratogena.
A causare i sintomi neurologici potrebbero invece essere il BMAA, un amminoacido non proteico agonista dei recettori del glutammato, e la tossina non identificata che, nel bovino, sembra provocare la paralisi degli arti posteriori. Tutte le parti della pianta sono velenose, ma i semi o “noci” contengono la maggiore concentrazione di tossine: l’ingestione di anche uno o due soli semi può produrre gravi problemi, per cui è indicato intervenire tempestivamente in caso di ingestione da parte degli animali domestici. Come premesso, dal 2007 ad oggi dall’analisi della Casistica del Centro Antiveleni di Milano sono emersi 16 casi di intossicazione da cycas (semi o gambo) nel cane, 6 dei quali con esito infausto. Stando a quanto osservato e ai casi riportati in letteratura, i primi sintomi insorgono normalmente poche ore dopo l’ingestione, con numerosi episodi di vomito e diarrea, grave congestione delle mucose, sete intensa e abbondante salivazione; a questi seguono, dopo qualche giorno, i primi segni dell’insufficienza epatica la quale può anche portare alla morte del soggetto.
In alcuni casi si osservano anche manifestazioni secondarie all’insufficienza epatica, dalle coagulopatie, all’encefalopatia epatica, all’insufficienza renale. Non è ancora stato chiarito se la grave depressione del SNC, che talvolta si verifica, sia un effetto diretto delle due neurotossine della cycas o se sia anch’essa conseguenza del danno epatico. Gli esami ematochimici hanno rilevato alterazioni nella bilirubinemia, elevate concentrazioni sieriche di transaminasi, lieve linfocitopenia, trombocitopenia e leucocitosi. Vivaisti, architetti del verde e talvolta gli stessi veterinari sono purtroppo quasi sempre all’oscuro della elevata tossicità di questa specie. Si segnala come la mortalità riferibile a questa specie sia per i cani estremamente elevata, specialmente in considerazione del fatto che non sono disponibili terapie antidotiche (attualmente le terapie disponibili sono unicamente la precocità dell’intervento di decontaminazione ed il supporto delle funzioni vitali). Inoltre, poiché l’insufficienza epatica inizia a manifestarsi solo alcuni giorni dopo l’ingestione, è fondamentale monitorare costantemente i livelli dei marcatori di funzionalità epatica ed i segni precoci di eventuali effetti secondari legati all’insufficienza epatica, predisponendo una valida terapia di supporto. Soprattutto, è indispensabile rendere nota la tossicità delle diverse parti della pianta, in modo da evitare qualsiasi contatto con gli animali.

autore: Ufficio stampa Fnovi
http://chiliamacisegua.wordpress.co...amentale-casalinga-tossica-la-cycas-revoluta/
 

Piera58

Moderatrice Sez. Piccoli Amici
Membro dello Staff
Ti ringrazio per la segnalazione ma questa notizia mi ha fatto arrabbiare parecchio, lo scoprono adesso che questa pianta è velenosa per cani e gatti? Molto molto grave, io amministro un forum di gatti e abbiamo postato da anni un link inglese con l'elenco delle piante pericolose per gli animali domestici, la cycas è inserita nell'elenco. http://www.ces.ncsu.edu/depts/hort/consumer/poison/Cycasre.htm
 

nuvolanera

Giardinauta

*ALE*

Apprendista Florello
E pensare che solo domenica ho scoperto che dopo 2 anni di agonia la mia cycas ha ben 5 foglie nuove, belissime, tutto questo da quando l'ho messa in piena terra, quest'anno ha preso la neve 4-5 volte, ha sopportato - 15 per 3 giorni senza fare una piega, la davo per spacciata ed ora scopro tutto cio. Considerata la mia sfortuna nel campo animale che faccio? la tolgo?
La metto in vaso e quindi di nuovo in agonia?
Ale
 

nuvolanera

Giardinauta
E pensare che solo domenica ho scoperto che dopo 2 anni di agonia la mia cycas ha ben 5 foglie nuove, belissime, tutto questo da quando l'ho messa in piena terra, quest'anno ha preso la neve 4-5 volte, ha sopportato - 15 per 3 giorni senza fare una piega, la davo per spacciata ed ora scopro tutto cio. Considerata la mia sfortuna nel campo animale che faccio? la tolgo?
La metto in vaso e quindi di nuovo in agonia?
Ale
devi fare in modo che i tuoi animali le stiano lontano
 

nuvolanera

Giardinauta
ma non so,guarda come si comportano sono abituati a gironzolare a torno?io non ho mai avuto gatti quinti il loro comportamento lo ignoro.
 

Piera58

Moderatrice Sez. Piccoli Amici
Membro dello Staff
Io ho diverse piante velenose come oleandro e dature ma i miei mici non li hanno mai mangiati.
 

*ALE*

Apprendista Florello
Mi fa pensare il fatto che siano germogli freschi .... stasera le metto attorno e sopra una rete .... Che palle! Non si sta tranquilli.
 

Madre Natura

Giardinauta
grazie per avercelo segnalato...pure io ho una piccola cycas sul balcone...e ho 2 batuffoli pelosi x casa :D per ora non si avvicinano alla pianta.
comunque li tengo d'occhio!
non avrei mai pensato che una palma potesse essere velenosa...
 

Vagabonda

Florello Senior
partecipando con la AIPC al Reptiles Days (mostra/scambio di rettili e company) di Longarone, ho avuto modo di conoscere, purtroppo, tale "FEDERFAUNA". Distribuiva opuscoli e faceva conferenze, e ad una ho partecipato (per metà, poi sono stata colta da nausea). Non mi era piaciuta e dietro quel nome tanto rassicurante ci ho letto solo interessi, difesa a favore delle manifestazioni in cui si vendono cuccioli, difesa dei circhi e di chi vende allegramente animali esotici. Oggi ho trovato questa notizia, e devo dire che è proprio vero, se la conosci la eviti.... traete voi le vostre conclusioni
http://www.ilgiornale.it/interni/la...-07-2010/articolo-id=463605-page=0-comments=1
La «palma ammazzacani» uccide davvero
di Redazione

Pochi giorni fa abbiamo allertato i proprietari di cani circa un potenziale pericolo causato da una pianta ornamentale frequente nei giardini e nelle case. L'allarme è stato lanciato dal prestigioso centro antiveleni del Niguarda milanese che ha ritenuto opportuno trasmettere alla Federazione Nazionale degli Ordini Veterinari, una nota informativa da distribuire in tutta Italia.
Leggo ora un aberrante comunicato stampa della Federfauna intitolato: «La palma ammazza cani, l'ultima trovata dell'estate?». Prima di tutto un po' di chiarezza su questa Federfauna che, a dispetto del nome, non ha nulla a che fare con le associazioni animaliste, anzi fa gli interessi di chi importa animali dall'Est (con tutte le problematiche connesse che ben conosciamo), di chi li detiene, li vende nei negozi e di chi adora schioccare la frusta mentre la tigre salta nel cerchio di fuoco e l'orso pedala sulla bicicletta. Si tratta infatti della Confederazione Europea delle Associazioni di Allevatori, Commercianti e Detentori di animali il cui presidente onorario chi sarà mai? Ma l'ineffabile e immarcescibile Moira Orfei. D'altronde quando si tratta di sfruttare animali nei circhi, per il pubblico ludibrio, migliore figura non si può trovare.
Ma torniamo al comunicato stampa. Si dà il caso che, secondo la Federfauna, tutta questa smania, da parte dei ricercatori dell'istituto milanese, nel voler far conoscere il loro studio sulla tossicità della pianta ornamentale è assolutamente fuori luogo e, con un esercizio virtuoso di dietrologia condito da una punta di thrilling, alla fine si chiede: «Ma chi paga queste ricerche?» e arriva a paventare una sorta di nuova tassazione occulta da parte del governo quando scrive «Se qualcuno stesse meditando di obbligare i cittadini, anche per farsi il giardino ad ottenere il nulla osta da qualche organismo statale o comunque amico del potere?...». Eh, Silvio, ha trovato il modo di fotterci senza che i sindacati se ne accorgano: la palmetta.
Già, io non ci avevo pensato, ma ormai che mi hanno messo la pulce nell'orecchio comincio a dubitare della fine di Sindona, del mistero di Ustica e a pensare che dietro la palmetta assassina, in realtà, ci sia una deviazione dei servizi segreti. Il ministro Maroni è avvertito.
Già che ci sono devo dare a Cesare quel che è di Cesare: la Federfauna ha interrogato un esperto vivaista e botanico che è inorridito nel vedere scritto che la cosiddetta Sago Palm è una palmetta. Non è vero (e ha ragione) perché la Cycas revoluta (la pianta venefica in causa) appartiene alle Gimnosperme, mentre le palme appartengono alle Angiosperme. E qui, con tutto 'sto sperma, la pianto (nel senso di «la smetto») se no mi denunciano per atti sessuali in luogo pubblico.
Dove invece la Federfauna la fa fuori dal vasino è nel minimizzare i danni. Che volete che siano 6 cani morti sui 16 intossicati? Col cavolo, cari miei! Se sono una ventina quelli ufficiali, vuol dire che sono centinaia gli intossicati, come capita nei bilanci ufficiali dei morti durante uno tsunami. E poi 6 morti su sedici vuol dire che la "spermetta" è capace di fare secchi quasi il 40% dei cani che ne ingeriscono una qualunque parte. Troppo poco per un allarme? Ah, già, ma c'è di mezzo il Sisde. Ministro Maroni, invoco la scorta.
 

Cucciolotta

Giardinauta
partecipando con la AIPC al Reptiles Days (mostra/scambio di rettili e company) di Longarone, ho avuto modo di conoscere, purtroppo, tale "FEDERFAUNA". Distribuiva opuscoli e faceva conferenze, e ad una ho partecipato (per metà, poi sono stata colta da nausea). Non mi era piaciuta e dietro quel nome tanto rassicurante ci ho letto solo interessi, difesa a favore delle manifestazioni in cui si vendono cuccioli, difesa dei circhi e di chi vende allegramente animali esotici. Oggi ho trovato questa notizia, e devo dire che è proprio vero, se la conosci la eviti.... traete voi le vostre conclusioni
http://www.ilgiornale.it/interni/la...-07-2010/articolo-id=463605-page=0-comments=1
La «palma ammazzacani» uccide davvero
di Redazione

Pochi giorni fa abbiamo allertato i proprietari di cani circa un potenziale pericolo causato da una pianta ornamentale frequente nei giardini e nelle case. L'allarme è stato lanciato dal prestigioso centro antiveleni del Niguarda milanese che ha ritenuto opportuno trasmettere alla Federazione Nazionale degli Ordini Veterinari, una nota informativa da distribuire in tutta Italia.
Leggo ora un aberrante comunicato stampa della Federfauna intitolato: «La palma ammazza cani, l'ultima trovata dell'estate?». Prima di tutto un po' di chiarezza su questa Federfauna che, a dispetto del nome, non ha nulla a che fare con le associazioni animaliste, anzi fa gli interessi di chi importa animali dall'Est (con tutte le problematiche connesse che ben conosciamo), di chi li detiene, li vende nei negozi e di chi adora schioccare la frusta mentre la tigre salta nel cerchio di fuoco e l'orso pedala sulla bicicletta. Si tratta infatti della Confederazione Europea delle Associazioni di Allevatori, Commercianti e Detentori di animali il cui presidente onorario chi sarà mai? Ma l'ineffabile e immarcescibile Moira Orfei. D'altronde quando si tratta di sfruttare animali nei circhi, per il pubblico ludibrio, migliore figura non si può trovare.
Ma torniamo al comunicato stampa. Si dà il caso che, secondo la Federfauna, tutta questa smania, da parte dei ricercatori dell'istituto milanese, nel voler far conoscere il loro studio sulla tossicità della pianta ornamentale è assolutamente fuori luogo e, con un esercizio virtuoso di dietrologia condito da una punta di thrilling, alla fine si chiede: «Ma chi paga queste ricerche?» e arriva a paventare una sorta di nuova tassazione occulta da parte del governo quando scrive «Se qualcuno stesse meditando di obbligare i cittadini, anche per farsi il giardino ad ottenere il nulla osta da qualche organismo statale o comunque amico del potere?...». Eh, Silvio, ha trovato il modo di fotterci senza che i sindacati se ne accorgano: la palmetta.
Già, io non ci avevo pensato, ma ormai che mi hanno messo la pulce nell'orecchio comincio a dubitare della fine di Sindona, del mistero di Ustica e a pensare che dietro la palmetta assassina, in realtà, ci sia una deviazione dei servizi segreti. Il ministro Maroni è avvertito.
Già che ci sono devo dare a Cesare quel che è di Cesare: la Federfauna ha interrogato un esperto vivaista e botanico che è inorridito nel vedere scritto che la cosiddetta Sago Palm è una palmetta. Non è vero (e ha ragione) perché la Cycas revoluta (la pianta venefica in causa) appartiene alle Gimnosperme, mentre le palme appartengono alle Angiosperme. E qui, con tutto 'sto sperma, la pianto (nel senso di «la smetto») se no mi denunciano per atti sessuali in luogo pubblico.
Dove invece la Federfauna la fa fuori dal vasino è nel minimizzare i danni. Che volete che siano 6 cani morti sui 16 intossicati? Col cavolo, cari miei! Se sono una ventina quelli ufficiali, vuol dire che sono centinaia gli intossicati, come capita nei bilanci ufficiali dei morti durante uno tsunami. E poi 6 morti su sedici vuol dire che la "spermetta" è capace di fare secchi quasi il 40% dei cani che ne ingeriscono una qualunque parte. Troppo poco per un allarme? Ah, già, ma c'è di mezzo il Sisde. Ministro Maroni, invoco la scorta.

Bell'articolo... grazie Vagabonda... a dire il vero non so se farmi due risate per il sarcasmo dell'articolo o piangere per la federfauna...
Per ritornare all'argomento principale, io trovo molto simpatica l'enciclopedia della Royal Horticultural Society che oltre a dare molte informazioni segnala tutte le piante velenose... molto utile per chi ha dei pelosetti rosicchiatori!
 
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