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Marciume radicale

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Piera1

Guest
Ne sono affetti i gerani comprati quest'anno, non mi era mai capitato è la prima volta. I rami cominciano a diventare scuri e mollici, le foglie ingialliscono e assumono la forma di un ombrello. Ho letto che è contagiosa per le altre piante ma come si trasmette? Come li tratto? Posso somministrare l'aliette?
 
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Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Immagino che nella titolazione del post ci sia un refuso, ossia si tratterebbe di marciumi radicali.
Tuttavia non posso aiutarti, perchè ci sono parecchi patogeni agenti di marciumi radicali, appartenenti a gruppi diversi con caratteristiche diverse dal punto di vista fitoiatrico (batteri come Xanthomonas campestris pv. pelargoni, oomiceti come Pythium sp., funghi imperfetti come Rhizoctonia solani o Verticillium albo-atrum, ascomiceti come Sclerotinia sclerotiorum): contro le batteriosi non c'è cura chimica, mentre contro i funghi si possono impiegare anticrittogamici ma la scelta è funzionale al tipo di patogeno. Per i batteri c'è una tecnica diagnostica basata su un antisiero (so che esistono kit di semplice impiego ma non so se si trovano nei Consorzi né so quanto costano), per i funghi è necessario un isolamento, poi si esaminamo al microscopio (ti ho fatto testé queste foto per antica amicizia):
questo è un Verticillium sp. su sustrato

canon.jpg


questi sono i conidi al microscopio 200x (prelievo dalla muffetta di cui sopra)

Verticillium_sp.jpg


Ti metto una foto da rete relativa a marciume batterico da X. campestris (in Sicilia è stato riscontrato, su gerani importati dal Kenia, un altro battere che si chiama Ralstonia solanacearum, che dal nome si capisce su che vegetali è più dannoso)


ralsol4.jpg


Se credi prova a mettere delle foto (radici comprese), giusto per farsi un'idea.
Ciao
 
P

Piera1

Guest
Grazie Alessandro, volevo scrivere marciume radicale ma la mia tastiera si mangia le c. Dalla foto sembra il mio problema, ha inominiato un pelargonio comprato in un vivaio e adesso si stanno ammalando gli altri. Urge sapere ome difendere quelli vecchi. Ma perhè importare pelargoni dal Kenia? Costano così poco che non conviene piantarli in Italia?
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Certo che vien da pensare ad una batteriosi.
Comunque in assenza di una diagnosi sicura non spenderei soldi in anticrittogamici specifici tipo procloraz o tolclofos-metile o propamocarb+fosetil-Al (Previcur Energy) che tra l'altro sarebbero inutili contro i batteri; ti consiglierei pertanto di attenerti a criteri colturali:
- eliminazione e distruzione delle piante infette;
- impiego di terriccio sano;
- disinfezione attrezzi nel passaggio da una pianta all'altra;
- poca concimazione azota e poca acqua;
- insetticidi contro gli aleuroidi se presenti (possono fungere da vettori di batteriosi).
Ciao
 
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Piera1

Guest
Grazie Alessandro, speriamo che non colpisca ancora altri gerani. Ho fatto delle talee di queste piante colpite prendendo getti apicali verdi e sani, dici che possano attecchire? O si ammaleranno?
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Credo che hai fatto la cosa giusta.
A titolo divulgativo, la profilassi alle virosi comprende anche la micropropagazione perchè i tessuti meristematici apicali restano indenni nelle infezioni da virus;
per capirci è così, una tecnica da laboratorio

DSCN1019.jpg


Ciao
 

lobelia

Florello Senior
Mi è capitata una problematica molto simile su delle azalee comprate questa primavera. Dopo aver provato con un antifungino sistemico, tipo Thiocur e uno radicale (aliette), non vedendo progressi e temendo la propagazione della malattia a piante sane, ho optato per la distruzione di quelle infette. Peccato perché mi erano costate un po'. Ho buttato per sicurezza tutto, anche il vaso a cassetta che le conteneva. Ho troppe piante sul balcone, alcune anche di un certo pregio, non mi andava di perderle. Hai isolato le painte malate, Piera?
Dalle foto, Piera, il marciume è risalito lungo i fusti e ha "guastato gli internodi, credo che un recupero sia complicato, se non impossibile a questo stadio della malattia, hai fatto bene a prelevare delle talee.
 
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Piera1

Guest
Grazie Alessandro per i tuoi preziosi consigli. Le piante malate sono state isolate, tutto è incominciato con una pianta comprata ques'anno, via via ha preso altri gerani, tra cui tre di quelli rari che avevo preso a Malvarosa. Purtroppo una talea di quelle apicali è marcita pure lei. La mia paura è di perdere tutti i gerani e pelargoni.
 
P

Piera1

Guest
Credo che hai fatto la cosa giusta.
A titolo divulgativo, la profilassi alle virosi comprende anche la micropropagazione perchè i tessuti meristematici apicali restano indenni nelle infezioni da virus;
per capirci è così, una tecnica da laboratorio

DSCN1019.jpg


Ciao

Ma sono in acqua?
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
No, è un substrato artificiale agarizzato contenente elementi nutritivi e penso anche ormoni (credo ci aggiungano pure antibiotico per impedire inquinamenti batterici). Operando bene la percentuale di attecchimento è molto alta. Vengono prelevati frammenti tissutali dagli apici vegetativi in condizioni di sterilità, e coltivati in vitro in luce artificiale (in questo laboratorio di miglioramento genetico dell'ISTFLORI usano normale luce bianca dei neon in ambiente termicamente controllato).
Non è una tecnica particolarmente difficile: quando insegnavo negli ist. tecn. agrari negli anni '70-80 nel mio istituto fu costituito un laboratorio di micropropagazione, ma si facevavo e si fanno tutt'ora piante da appartamento anche a scopo commerciale (...nel senso che la mediocre produttività tipica degli ambienti autoreferenziali viene giustificata come "esigenze didattiche").

DSCN1022.jpg


DSCN1014.jpg


Ciao
 
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