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...ma l'Italia è un paese per vecchi?....o no?????!!!!

miky80

Maestro Giardinauta
premetto che ho aperto questo post perchè viaggiando con minimo due passeggini in macchina spesso mi ritrovo le pubblicità degli asili (nido e non) privati di bergamo e provincia ....e leggendoli mi si rizzano sempre come minimo i peli delle braccia.....

ma allo stesso tempo anche se non ho esperienza diretta di badandi ed aiuti vari per gli anziani mi rendo conto che il costo medio del servizio di chi aiuta i nostri nonni o genitori non si allontana affatto dal costo stratosferico di parcheggiare i nostri pupi di qui o di lì mentre lavoriamo ininterrottamente per assicurarci un minimo di agiatezza economica....

io sono stata cresciuta dalle mie nonne che erano in pensione e ora i miei mi aiutano a crescere le mie due bimbe anche se lavorano a tempo né più né meno di quanto faccio io....

ma dove andremo a finire?....perchè così poca attenzione al futuro e al passato nostro e del nostro paese????
 

belpa

Master Florello
:hands13:Quoto tutto. Anche se son uscita dall'incubo passeggino (11 e 9 anni) ti posso assicurare che anche per noi non è stato facile. Avendo poi avuto problemi con il piccolo i primi tre anni di vita( due volte operato al cuore in extracorporea) ho chiuso la porta del mio studio (con gran riprovazione dei miei genitori) e ho smesso di lavorare dall'oggi al domani ( con gran de apprezzamento di mio marito) senza francamente pentirmene. non avrei potuto far altrimenti, e non solo perchè non mi fidavo a lasciarlo in mani estranee. l'unica ad avermi dato una mano è stata la suora che dirigeva l'asilo del più grandicello, che si teneva il grande (lei, non il personale dell'asilo) fino alle sei di sera da quando terminava l'asilo alle quattro per darmi modo di respirare. Forse tutte noi mamme dovremmo essere più solidali. forse le istituzioni dovrebbero cambiare. forse chi si occupa di politiche sociali dovrebbe avere figli piccoli, non avere nonni e zii, non potersi permettere un bebisitteraggio e provar cosa vuol dire cavarsela da soli con un paio di frugoli. .... Forse dovremmo cominciare a parlarne seriemente. Brava
 

miky80

Maestro Giardinauta
io la piccola me la porto al lavoro con tutto ciò che ne consegue....ma avendo la fortuna di poterlo fare lo faccio ben sapendo che oltre ad essere un sacrificio per me lo è anche per lei....
la prima invece l'ho mandata al nido privato dove ha imparato ad usare il ciuccio e disimparato ad esprimersi....non voglio fare polemica sugli asili privati e non ...tant'è che l'asilo pubblico a gestione privata dove è ora è organizzatissimo e a misura di mamma....ma se penso che dovrei mandare la piccola al nido beh, smetterei di lavorare...tanto uno stipendio andrebbe solo nel pagamento delle strutture che li accolgono.....e per una ragazza madre o per una donna che non ha appoggi famigliari beh, è veramente dura......
non oso pensare se dovessi anche organizzare anche la badante per mia nonna ....
 

Federica

Master Florello
nell'altra discussione "gli anni d'oro" avevo scritto queste cose:

"Eh sì, quando mi giro indietro e ci ripenso, immagino proprio uno slalom, ci eravamo proprio dentro a tutte queste cose e pur da giovani siamo riusciti a scegliere e a non cadere dentro il baratro...a volte mi stupisco, mi domando come... e poi dico che sono stata fortunata...per la famiglia che ho avuto, per gli amici che ho incontrato, per tutte le cose belle che ho vissuto. Anni d'oro anche se i tempi non erano d'oro, ma eravamo noi "l'oro", la nostra giovinezza, la nostra gioia e spensieratezza, nonostante tutto quanto accadeva intorno. Ogni periodo ha il negativo e il positivo. Però era bello perchè eravamo in TANTI, tanti amici, in ogni famiglia due o tre figli, qualcuno quattro ed è tutta un'altra cosa. Quando uscivamo a giocare, i bambini più grandi avevano un occhio per i piccoli, sia in strada che in cortile o ai giardini pubblici, bastava un genitore a dare un occhiata ogni tanto. Quando d'estate andavamo in vacanza in montagna, nel paese dove andavamo c'era un incorcio tra tre stradine larghe al massimo tre metri. Giocavamo tutto il giorno e alla sera dopo cena era ancora più bello: si giocava a guardia e ladri, fin dentro ai cortili, nascosti dalla penombra dentro ai portoni, quante risate, anche gli adulti si divertivanio a vederci. Nessuno brontolava per lo schiamazzo, e perché? Perchè tutti avevano chi due, chi tre bambini che giocavano e non si sarebero mai lamentati!!! Sono tornata là con i miei bambini piccoli, non c'erano altri bambini in quelle vie e al pomeriggio una signora è passata dirmi che suo marito non riusciva a fare il sonnellino perchè i miei bimbi parlavano in modo allegro....che dire? Poveri i bimbi di oggi, molto SOLI...."

per questo dico che che è un paese di vecchi.....
 

pa0la

Florello
lo è
o meglio, anche se non volesse esserlo la coperta è corta e l'anagrafe un dato oggettivo, gli anziani sono di più, gli anziani indigenti e bisognosi di assistenza non possono certo venir abbandonati solo perchè tirano la coperta e lasciano al freddo i bambini
è un problema enorme, anche perchè la tendenza si inverte solo mettendo le giovani coppie in condizioni di averne bambini, non uno che vada bene ma due o tre se li desiderano anche se non sono ricchi come Creso e non si possono permettere anni e anni di spese folli se vogliono continuare a lavorare entrambi
 

Erika

Moderatrice Sezz. Cactacee e Succulente / Parliamo
Membro dello Staff
Siamo fondamentalmente un paese con una mentalità vecchia, a cui ormai resta poco della fantasia e dell'estro che lo ha reso famoso in tutto il mondo.
 

Piera58

Moderatrice Sez. Piccoli Amici
Membro dello Staff
Sarà un paese di vecchi ma anche loro non è che stanno messi bene. Mio suocero quasi novantadue anni se non fosse per gli enormi sacrifici di mio marito sarebbe morto da un pezzo. Con una pensione di 596 euro deve viverci e pagare tichet vari e medicine solo perchè ha la casa di proprietà, la sua pensione essendo alta non gli permette di accedere all'esenzione canone Rai. Asili per bimbi? Ci sono, tanti a pagamento e pochi comunali.
 

miky80

Maestro Giardinauta
infatti non mi lamento solo dei disservizi per i bambini ma anche quelli per gli adulti...
sembra che se non hai tra i 12 e i 65 anni non sei nessuno....
non sei considerato a livello umano e non solo come forza lavoro....
 

kiwoncello

Master Florello
L'Italia (ma direi tutta l'Europa in modo più o meno spiccato) è un paese di vecchi e l'occidente europeo si sta suicidando sempre più velocemente con la denatalità, ma perché si è arrivati a questo? Sono aumentate in modo logaritmico le esigenze (costose) di sempre maggiori agi e facilitazioni per la propria vita quotidiana, il che obbliga a lavorare in due e facilita le autogiustificazioni un pò egoistiche di chi non vuol fare figli. Chi ne ha incontra enormi problemi a seguirli dividendosi col lavoro ma nel contempo è aumentata a dismisura la vita media con la risultante difficoltà di occuparsi di figli e vecchi. Il terzo e quarto mondo non ha di questi problemi, quindi il futuro neppure remoto è di questi mondi: l'occidente come lo conosciamo è moribondo. Siccome i grandi problemi non vanno mai da soli, l'Europa delle mille idiozie fa finta di non vedere che già fra 15 anni l'industria manufatturiera sarà defunta grazie all'aggressività a basso costo di Cina, India & Co.: ergo disoccupazione selvaggia, moti sociali ecc. E chi mai avrà il coraggio di fare figli?
 

Piera58

Moderatrice Sez. Piccoli Amici
Membro dello Staff
Kiwo un altro motivo per cui non si fanno figli è che non abbiamo una sanità adeguata alle esigenze di una donna in gravidanza. I tempi lunghi per esami diagnostici portano a dover pagare per averli in tempo, mia sorella ne sa qualcosa e non solo lei.
 

Federica

Master Florello
Penso ai miei genitori, che avrebbero 80 anni, loro hanno passato al guerra, erano bambini e hanno avuto poco nella loro gioventù. Noi, i loro figli, siamo stati più fortunati, e abbiamo vissuto ancora in modo piuttosto "spartano", con poche pretese ma fiduciosi e tutto sommato senza rinuce particolari. I nostri figli e le nuove generazioni di genitori hanno un'altro genere di vita. Quello che un tempo, per noi, erano i bisogni primari ora non lo sono più. Adesso i vestiti devono essere firmati, si deve andare in palestra, insomma voglio dire che i bisogni primari sono maggiori di quelli che avevamo noi e quidi più onerosi. Non è un'analisi semplice, però vedo queste grandi differenze solo in tre generazioni.....
Tutto viene organizzato e nulla lasciato al caso. Per i controlli sanitari sulla maternità: mah, certi controlli sono necessari, ma molto spesso ritengo che si vada ad indagare esageratamente su questo bimbo, esami accertamnti ecografie continue, se c'è un problema Ok, altrimenti viviamo almeno la gravidanza come qualcosa di bello e SERENO non come una patologia!!! La mia sensazione è che tutto sia molto medicalizzato, anche le cose più naturali...peccato!!!
 

Piera58

Moderatrice Sez. Piccoli Amici
Membro dello Staff
Si Federica l'esagerazione snaturalizza un evento bello come la gravidanza, tante ecografie nell'arco dei nove mesi sono inutili, io ne ho fatte tre dell'ultima figlia ma ciò non cambia il fatto che i tempi della sanità sono troppo lunghi anche per gli esami di base.
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
sinceramente, per me è bastato passare dall'ospedale pubblico alla clinica convenzionata, quindi stesso costo per l'utente,
e per un'ecografia da 3 mesi di attesa siamo passati a 1 settimana
inoltre se sono esami da fare a scadenza come per le gravidanze, si prenotano per tempo e per quelli obbligatori riescono comunque a trovarti un posto nelle strutture in zona.

ovviamente se poi gli operatori fanno timbrare il cartellino e non si presentano... i tempi di attesa si allungano..
 

Federica

Master Florello
Anch'io ne ho fatte tre di ecografie, erano altri tempi, però anche per altri esami non mi posso lamentare sui tempi, se c'è un'urgenza ti infilano da qualche parte e riesci a farla per tempo.
 
mah.. per me l'italia è un paese vecchio per vecchi. Rispetto a tutti gli altri paesi europei (scusa kiwo se ti contraddico) i giovani non hanno modo di realizzarsi nè culturalmente nè socialmente nè tantomeno professionalmente. basta spostarsi in Francia, Inghilterra, Germania, per notare che, nonostante la crisi abbia raggiunto pure questi paesi, ci sono luoghi culturali, sociali (dove coltivare musica e arte in genere) dove i giovani possono arricchirsi, coltivare interessi e sviluppare talenti o semplicemente passare del tempo senza doversi inebetire di fronte alla tv, lo schermo del pc o essere costretti a diventare Emo per sentirsi parte di qualcosa...

una domanda kiwo: quando parli di
"le autogiustificazioni un pò egoistiche di chi non vuol fare figli" cosa intendi? Io trovo molto più egoistico fare un figlio e non poterlo crescere in maniera acconcia. Non è un obbligo prolificare. o no?
 

miky80

Maestro Giardinauta
eh ora come svilluppo il mio pensiero ...dicendovi che crescere i figli al giorno d'oggi è super complicanto ma che grazie ai bisnonni tutto è possibile o dicendo che mi pento di avere fatto i miei due angeli e che stavo meglio senza.....giammai.....
sono orgogliosa di essere mamma e insegnerò alle mie figlie che volere è potere...magari prima o poi le cose cambieranno e anche i giovani si prenderanno e occuperanno il giusto spazio che gli appartiene...e se quello spazio non sarà qui ben venga per loro...di certo non sarà io a chiudere il cassetto dei loro sogni....

io trovo...cmq che qualcosa si stia muovendo e che la ministra:)martello:che ignorante sono!!!) Meloni si stia destreggiando in un mare di piranha e stia cercando almeno di smuovere la fanghiglia superficiale....è già qualcosa che se ne parli!!!!!....e quindi parliamone.....
 
Ultima modifica:
smuovere o non smuovere non sono certo i ministri che potranno cambiare le cose. In Italia l'educazione dei ragazzi è stata sempre affidata a scuola e famiglia, fino a questi ultimi -diciamo 20 anni- in cui la scuola ha perso pian piano autorevolezza e le famiglie hanno cambiato il loro aspetto e tempi a causa degli orari lavorativi e tutto il resto che sappiamo... nel resto d'europa i ragazzi sono molto più indipendenti già da ragazzini, i sistemi scolastici sono funzionanti e davvero pieni di alternative non solo didattiche, non vi è la tendenza compulsiva alla comunicazione con il cellulare o con i social network (che in italia non sono usati bensì abusati). Trovo che la nostra cultura (intesa non solo come Cultura ma anche come abitudini di vita) abbia avuto uno scossone e sia deragliata senza ritrovare la giusta strada: perdendo come riferimento la famiglia "mammona", tentando di inseguire modelli che non ci appartengono, secondo me i ragazzi stanno attraversando un momento di crisi davvero profonda. Aggiungiamoci pure che la loro attuale e principale fonte di informazioni (la televisione) fa sinceramente schifo... Francamente io con un lavoro precario e con poco tempo pure per respirare non mi sono sentito di mettere al mondo dei figli che non avrei potuto educare come avrei voluto.
 
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