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A volte essere eroi è morire nell'ombra, in un delirio di fanghi e sudiciume senza che nessuno sappia che sei vissuto e che sei morto per il bene di qualcun altro.

E invece sei un eroe.

Sandro Usai, 40 anni, sardo di Arbus, volontario. Copio il link qui di seguito.
Non so nulla di lui, so solo come e perchè se ne è andato, tanto mi basta.

http://www.meteoweb.eu/2011/10/allu...rdo-volontario-della-protezione-civile/94199/

[video=youtube;W3zIfO-YOzg]http://www.youtube.com/watch?v=W3zIfO-YOzg[/video]
 

Marcello

Master Florello
Quello è un eroe.... di sicuro.
L'italia è messa male col dissesto idrogeologico e i morti ci sono tutti gli anni purtroppo,per la cementizzazione o l'incuria del territorio.

L'ultima legge nazionale sulla urbanizzazione è del 1942(Legge 17 agosto 1942, n. 1150),l'Italia era in guerra eppure varava leggi.
Oggi si assiste a questi scempi dovuti all'opera dell'uomo.Qui da noi c'è l'ulima l'alluvione di Capoterra 3 anni fa.
Pensa che eroi...solo l'altro giorno 3 anni dopo hanno approvato i finanziamenti per la ricostruzione.
Che eroi....di carta,ce l'hanno fatta.
 

lalle

Florello
Per Sandro vorrei servizi televisivi dei funerali, per lui sfondi per i phone, per lui visite chilometriche alla camera ardente o, quantomeno, anche per lui.... Per Sandro che è morto non mentre "correva", comunque, per la propria vita ma per quella degli altri ... per questo 3D, Andrea, io davvero ti ringrazio.
 

hermioneat

Florello
Purtroppo è resterà uno dei tanti eroi sconosciuti di cui si parla per pochi secondi e poi si dimenticano per il resto dei secoli.
ONORE A LUI E AI TANTI COME LUI
 
Per Sandro vorrei servizi televisivi dei funerali, per lui sfondi per i phone, per lui visite chilometriche alla camera ardente o, quantomeno, anche per lui.... Per Sandro che è morto non mentre "correva", comunque, per la propria vita ma per quella degli altri ... per questo 3D, Andrea, io davvero ti ringrazio.

no grazie a te, a me pareva doveroso e coerente postare questo, capita tragicamente a fagiolo... io quando parlavo dell' "esempio" o dell'ispirazione che certe persone sono costrette a trasmettere, intendevo questo. Noè solo lo sfondo del desktop o il poster appeso in camera, è il riflettere su certi valori e sul (scusate) valore di questi valori.
Marco Simoncelli rappresentava l'incoscienza e la simpatia di chi fa ciò che ama fare, sandro Usai rappresenta, almeno per me, il tipo di persona umile e onorevole che purtroppo non viene esaltata come dovrebbe. Non parlo della visibilità pubblica fine a sè stessa, parlo di quella visibilità culturale che dovrebbe spingerci ad assomigliargli almeno un po'.
 

hermioneat

Florello
Concordo Finni. Un esempio per tutti lo definirei. Nel più assoluto silenzio e con la voglia di aiutare, si è prestato per chi aveva in quel momento maggiori necessità rispetto alle sue.
 

valekrupp

Giardinauta Senior
una preghiera per Sandro...speriamo non abbia sofferto....
una preghiera per la sua famiglia...sarà dura, ma sapere che è morto per una buona causa può dar loro forza
 

Marcello

Master Florello
@valekrupp
Simoncelli non ha soffert(almeno credo) lui certamente ha avuto il tempo di cercare di aggrapparsi ad un cancello poi ad un palo e infine trascinato via.
Un tempo sufficiente per pensare a cosa stesse lasciando.
 

marcobri

Apprendista Florello
ecco come l'apoteosi della notorieta' surclassi il "normale" (senza nulla togliere al SIC)....onore ai volontari e tutti quelli che ogni giorno rischiano la vita per salvarne delle altre.....
grande andrea.....
 

valekrupp

Giardinauta Senior
Marcello,
io credo che sempre chiunque si renda conto della fine che sta per fare anche nella frazione di un secondo..prendi coscienza di tutto...ma spero fino in fondo che non si soffra...me lo auguro anche per Sandro...oltre che per Marco...anche se come hai ben detto le condizioni sono diverse
 

Olmo60

Guru Master Florello
no grazie a te, a me pareva doveroso e coerente postare questo, capita tragicamente a fagiolo... io quando parlavo dell' "esempio" o dell'ispirazione che certe persone sono costrette a trasmettere, intendevo questo. Noè solo lo sfondo del desktop o il poster appeso in camera, è il riflettere su certi valori e sul (scusate) valore di questi valori.
Marco Simoncelli rappresentava l'incoscienza e la simpatia di chi fa ciò che ama fare, sandro Usai rappresenta, almeno per me, il tipo di persona umile e onorevole che purtroppo non viene esaltata come dovrebbe. Non parlo della visibilità pubblica fine a sè stessa, parlo di quella visibilità culturale che dovrebbe spingerci ad assomigliargli almeno un po'.

bravo Finni...questo 3D ci voleva...penso che la visibilità culturale non può esserci in un paese (o in un sistema) che premia la visibilità fine a se stessa..perchè semplicemente uno sconosciuto non fa notizia, una morte tra tante, non viene ricordata....quindi anche la spettacolarizzazione degli "eroi" si ritorce inevitabilmente in negativo, perchè in realtà non trasmette niente.
L'educazione dovrebbe essere alla base anche per cambiare il sistema dei valori. Quindi, sarebbe già tanto se in ognuno di noi nascesse la volontà di assomigliare almeno un pò a Sandro.
 
vi ringrazio dei "ringraziamenti", non li accetto per il semplice motivo che è stato un gesto che a molti è venuto spontaneo (ho solo postato per primo un 3D ahimè annunciato e doveroso) e che vuole solo essere un "post-it" per chi si dimentica che ci sono personcine più o meno colorate o famose che a modo loro riescono a dar voce all'umanità che rappresentano e che dobbiamo ascoltare.

Chi resta dovrebbe esserne -almeno un po'- "purificato".
 

belvedere

Giardinauta Senior
Una morte silenziosa per la salvezza di altri.
Forse non è importante che si ricordi il suo nome.
Uno che agisce anche senza i riflettori puntati e senza un tornaconto personale è una persona semplice, generosa e concreta.
le motivazioni e la morte di questa persona dovrebbero far pensare e impallidire i troppi ciarlatani, vivi e inutili.
 

mammababy

Aspirante Giardinauta
Scusate ma io il paragone fra queste 2 morti proprio non lo capisco.
Mi sembra logico che chi é andato al funerale di simoncini lo ha fatto per ció che per lui rappresentava e per la persona che era.
Al contrario qui si parla di una persona da ammirare per quello che ha fatto e alla quale rendere onore per come é morta.
Non vedo il nesso.
 

Olmo60

Guru Master Florello
Scusate ma io il paragone fra queste 2 morti proprio non lo capisco.
Mi sembra logico che chi é andato al funerale di simoncini lo ha fatto per ció che per lui rappresentava e per la persona che era.
Al contrario qui si parla di una persona da ammirare per quello che ha fatto e alla quale rendere onore per come é morta.
Non vedo il nesso.

secondo me il nesso è nella quantità di tempo che le tv e gli altri organi di informazione hanno impiegato a commemorare l'uno o l'altro...è evidente che Simoncelli ha avuto uno spazio diverso per tutte le caratteristiche che abbiamo già detto...per me rientra nella logica dell'informazione prima ancora che per la "qualità" della persona (se si può dire così..)...poi però penso che anche quando non c'erano nè televisioni, nè giornali, la gente moriva lo stesso per le stesse ragioni.e non lo sapevamo...e forse allora, mi vien da dire che se anche una notizia è sottostimata rispetto a un'altra a parità di gravità, allora è proprio qui che entriamo in ballo noi, come pubblico, come utenti (parola orribile ma reale) per far si di interiorizzare quelle notizie pregne di significato...è come se l'informazione richiedesse oggi più di ieri, una scelta etica da parte nostra.
 

crireal

Guru Giardinauta
Per Sandro e tutti coloro che con il proprio coraggio,
nell'ombra, ci danno ancora la forza per essere uomini veri,
che ancora ci fanno credere nella forza della gente comune,
che ancora ci danno una speranza.

Per te. :flower::flower::flower::flower::flower::flower::flower::flower::flower::flower:
 

mammababy

Aspirante Giardinauta
secondo me il nesso è nella quantità di tempo che le tv e gli altri organi di informazione hanno impiegato a commemorare l'uno o l'altro...è evidente che Simoncelli ha avuto uno spazio diverso per tutte le caratteristiche che abbiamo già detto...per me rientra nella logica dell'informazione prima ancora che per la "qualità" della persona (se si può dire così..)...poi però penso che anche quando non c'erano nè televisioni, nè giornali, la gente moriva lo stesso per le stesse ragioni.e non lo sapevamo...e forse allora, mi vien da dire che se anche una notizia è sottostimata rispetto a un'altra a parità di gravità, allora è proprio qui che entriamo in ballo noi, come pubblico, come utenti (parola orribile ma reale) per far si di interiorizzare quelle notizie pregne di significato...è come se l'informazione richiedesse oggi più di ieri, una scelta etica da parte nostra.

Se la metti cosí sono d'accordo con te.
Forse é il modo in cui questo paragone é stato fatto che non mi é piaciuto, come se l'attenzione per uno l'avesse tolta all'altro, e non mi sembra sia stato cosí.
Magari sono io che ho frainteso.
 

scardan2

Maestro Giardinauta
Questo post mi fa pensare a come viene usata la parola "Eroe" in italia.
La parola eroe -premetto- non mi piace, tendo a essere allergico agli eroi e agli eroismi perché spesso nel celebrare gli eroi si scade in una retorica un po' da ventennio - superuomo.

Comunque in italia la parola eroe è usata per:
1-sportivi che compiono straordinarie azioni di gara
2-dipendenti dello stato che combattono la mafia e vengono ammazzati dopo essere stati abbandonati e ridicolizzati da quello stesso stato che poi corre a chiamarli eroi
3-mercenari in terra straniera che sparacchiano in giro finché qualcuno spara di ritorno

Questi usi della parola eroe mi irritano.

Per il resto rimango con brecht: triste il paese che ha bisogno di eroi.
Perché dove le cose funzionano e ognuno fa onestamente la sua parte, gli eroi sono superflui.

Questo pover'uomo che è morto per aiutare gli altri riceverà forse un pezzo di latta colorata che qualche presidente/direttore-mummia tirato fuori dalla naftalina per l'occasione consegnerà alla moglie, e poi saluti e baci e un calcio nel cu.lo.
 
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