Marcello
Master Florello
Questo post mi fa pensare a come viene usata la parola "Eroe" in italia.
La parola eroe -premetto- non mi piace, tendo a essere allergico agli eroi e agli eroismi perché spesso nel celebrare gli eroi si scade in una retorica un po' da ventennio - superuomo.
Comunque in italia la parola eroe è usata per:
1-sportivi che compiono straordinarie azioni di gara
2-dipendenti dello stato che combattono la mafia e vengono ammazzati dopo essere stati abbandonati e ridicolizzati da quello stesso stato che poi corre a chiamarli eroi
3-mercenari in terra straniera che sparacchiano in giro finché qualcuno spara di ritorno
Questi usi della parola eroe mi irritano.
Per il resto rimango con brecht: triste il paese che ha bisogno di eroi.
Perché dove le cose funzionano e ognuno fa onestamente la sua parte, gli eroi sono superflui.
Questo pover'uomo che è morto per aiutare gli altri riceverà forse un pezzo di latta colorata che qualche presidente/direttore-mummia tirato fuori dalla naftalina per l'occasione consegnerà alla moglie, e poi saluti e baci e un calcio nel cu.lo.
quest'uomo ricevera una medaglia d'oro al valore civile e qualcuno(forse il Presidente della Repubblica) la consegnerà.Il resto è cosa intima e personale dentro ciascuno di noi.
Non capisco il calcio nel sedere e questa superficialità con la quale affronti il tema.
Per me l'importante è ricordarlo io.
E ricordo ancora Angelo Licheri e gli altri che cercarono inutilmente di salvare Alfredino Rampi.