rootfellas
Florello
Yangon, 13 nov. (Adnkronos/Dpa) - "Dobbiamo lavorare assieme per raggiungere il nostro obiettivo". Sono le prime parole di Aung San Suu Kyi, tornata libera oggi dopo 18 mesi di arresti domiciliari, alla folla che festeggia il suo rilascio davanti a casa sua a Yangon.
La liberazione della leader dell'opposizione birmana è stata accolta dagli applausi di migliaia di sostenitori.
La notizia del rilascio è stata annunciata da un funzionario della giunta militare. L'avvocato della leader, Nyan Win, ha riferito che intorno alle 5,30 della mattina sono arrivate auto della polizia, gli agenti le hanno letto l'ordine di scarcerazione. "Ora è libera", ha confermato il legale davanti alla folla festante, esortandola però a mantenere l'ordine.
Erano in effetti migliaia i sostenitori di Aung San Suu Kyi che si erano radunati davanti alla sua casa in attesa della notizia del rilascio. Una folla si è radunata anche al quartier generale della Lega nazionale per la democrazia (Nld), il partito guidato da Suu Kyi. Molti membri del partito indossano magliette con su scritto in inglese "sosteniamo Aung San Suu Kyi". Significativamente, le forze di sicurezza birmane non sono intervenute per disperdere la folla, cosa piuttosto rara nel Paese.
Costretta agli arresti domiciliari per 15 degli ultimi 21 anni, Suu Kyi è il simbolo vivente della pacifica aspirazione dei birmani alla democrazia. Così come Nelson Mandela in Sudafrica viene chiamato Madiba, un titolo onorifico per gli anziani, la gente del Myanmar si riferisce a lei con rispettoso affetto, chiamandola Daw (signora).
Aun San Suu Kyi, "è la mia eroina", ha detto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che chiede ora la liberazione di tutti gli altri detenuti politici in Myanmar.
"Gli Stati Uniti - ha sottolineato il capo della Casa Bianca - attendono con ansia il giorno in cui tutto il popolo birmano sarà libero dalla paura e dalla persecuzione. Seguendo il potente esempio di Aung San Suu Kyi, ribadiamo il nostro impegno a restare inflessibili sostenitori della libertà e dei diritti umani del popolo birmano, e a chiedere che coloro che continuano ad opprimerlo siano chiamati a rispondere"...
http://www.adnkronos.com/IGN/News/E...-esulta-lei-e-la-mia-eroina_311247485800.html
Incredibile ma vero, il governo birmano ha rispettato la scadenza dei domiciliari e l'ha liberata, chissà quanto durerà, spero per i birmani che duri per sempre ma la vedo ardua.
Nel mentre il secondo comico mondiale, Baracca Obama, ha dichiarato che è la sua eroina e che la birmania deve rilasciare tutti i prigionieri politici... e gli USA? perchè non rilasciano i loro?
La liberazione della leader dell'opposizione birmana è stata accolta dagli applausi di migliaia di sostenitori.
La notizia del rilascio è stata annunciata da un funzionario della giunta militare. L'avvocato della leader, Nyan Win, ha riferito che intorno alle 5,30 della mattina sono arrivate auto della polizia, gli agenti le hanno letto l'ordine di scarcerazione. "Ora è libera", ha confermato il legale davanti alla folla festante, esortandola però a mantenere l'ordine.
Erano in effetti migliaia i sostenitori di Aung San Suu Kyi che si erano radunati davanti alla sua casa in attesa della notizia del rilascio. Una folla si è radunata anche al quartier generale della Lega nazionale per la democrazia (Nld), il partito guidato da Suu Kyi. Molti membri del partito indossano magliette con su scritto in inglese "sosteniamo Aung San Suu Kyi". Significativamente, le forze di sicurezza birmane non sono intervenute per disperdere la folla, cosa piuttosto rara nel Paese.
Costretta agli arresti domiciliari per 15 degli ultimi 21 anni, Suu Kyi è il simbolo vivente della pacifica aspirazione dei birmani alla democrazia. Così come Nelson Mandela in Sudafrica viene chiamato Madiba, un titolo onorifico per gli anziani, la gente del Myanmar si riferisce a lei con rispettoso affetto, chiamandola Daw (signora).
Aun San Suu Kyi, "è la mia eroina", ha detto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che chiede ora la liberazione di tutti gli altri detenuti politici in Myanmar.
"Gli Stati Uniti - ha sottolineato il capo della Casa Bianca - attendono con ansia il giorno in cui tutto il popolo birmano sarà libero dalla paura e dalla persecuzione. Seguendo il potente esempio di Aung San Suu Kyi, ribadiamo il nostro impegno a restare inflessibili sostenitori della libertà e dei diritti umani del popolo birmano, e a chiedere che coloro che continuano ad opprimerlo siano chiamati a rispondere"...
http://www.adnkronos.com/IGN/News/E...-esulta-lei-e-la-mia-eroina_311247485800.html
Incredibile ma vero, il governo birmano ha rispettato la scadenza dei domiciliari e l'ha liberata, chissà quanto durerà, spero per i birmani che duri per sempre ma la vedo ardua.
Nel mentre il secondo comico mondiale, Baracca Obama, ha dichiarato che è la sua eroina e che la birmania deve rilasciare tutti i prigionieri politici... e gli USA? perchè non rilasciano i loro?
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