• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

l'edera uccide?

clooney

Giardinauta
Edera? no grazie

Cari amici, io considero l'edera una infestante. Qui da noi ci sono tanti muretti a secco che deliminano i campi. Son o muretti antichi, fatti di pietre sovrapposte che una volta i contadini mantenevano in ordine perché funzionali ad evitare le piccole frane: Oggi l'edera li sta ricoprendo e soffoca tutte la grande varietà di piccole piante veramente interessanti che prima ospitavano, erbe aromatiche come la nepitella e la menta, tre/quattro varietà di felci, la parietaria, le bocche di lupo, l'ortica e tante altre. Tutto sta scomparendo sotto un tappeto di edera. Ebbene io quando posso la elimino, tanto non rischia di scomparire, anzi! Penso che per gli alberi sia la stessa cosa.
Saluti da Clooney
 

celeste

Giardinauta Senior
kiwoncello ha scritto:
Ora che nessuno ci va e men che mai li cura, dappertutto c'è edera; presto ci sarà soltanto edera un pò come capiterà presto al mondo occidentale dove tutti saranno cinesi e quartomondisti.
Caro Kiwo,
sull'edera non so e leggo con interesse i vostri messaggi per imparare. Permettimi però di dirti che questa frase sui "cinesi e quartomondisti" proprio non mi piace. Consideri anche loro infestanti? Che metodo proponi per sradicarli?
Spero proprio di aver capito male.
 

spadino

Giardinauta
kiwoncello ha scritto:
Care ragazze e ragazzi, ma voi i boschi li bazzicate? Io lo faccio da quando ero bambinetto e l'edera vi assicuro che almeno qui, nei boschi costieri non esisteva. Ora che nessuno ci va e men che mai li cura, dappertutto c'è edera; presto ci sarà soltanto edera un pò come capiterà presto al mondo occidentale dove tutti saranno cinesi e quartomondisti. Ma sì, l'ederina nel giardinetto può piacere, non lo metto in dubbio, ma come mai nessuno si fa un bel lawn d'edera e si limita a tanti bei vasetti e vasoni d'edera?
E smetto perché non voglio alimentare polemiche.
kiwo

..............premetto che scrivo di getto perchè un pò dispiaciuto da quello che leggo.....................


io di bosco da frutta ne posseggo 150 ettari, può bastare come persona che bazzica i boschi????

I 150 ettori sono di mio suocero che li utilizza per fare frutta, sono nella valle del casentino in toscana...................
non esprimo pareri sui ciò che dici a riguardo dei cinesi e quartomondisti perchè non ho capito cosa volevi dire, quindi non saprei che rispondere
 
Ultima modifica:

spadino

Giardinauta
<< Leggo bene ciò che è stato scritto, rifletto sulle varie opinioni espresse e poi intendo che il problema non è l'Edera >>, mi spiego meglio: penso che forse la domanda giusta da rivolgere era (Linda spero tu sia d'accordo con me) esistono alcune forme di piante che se lasciate incolte rischiano di avere il sopravvento su altre specie pìu deboli?

O mi sbaglio? così non rischiamo di essere troppo categorici su nessun tipo di pianta, edera compresa.

Se poi ognuno di noi fa piccole manutenzioni nel rispetto della natura, penso sia cosa gradita a tutti. L'importante è sempre rispettare la Natura.
Ergo anche le piccole manutenzioni di Kiwo servono a preservare i boschi
 

clooney

Giardinauta
edera si o no

Ciao
credo che l'ultimo intervento di spadino (24) sia molto equilibrato: non si tratta di andare im giro con il machete o con il diserbante, ma di fare manutenzione. Oppure chiamiamola potatura come facciamo con le siepi dei nostri giardini, con i frutteti e tutto il resto. Per non parlare dei nostri capelli e peli vari:
Clooney
 

kiwoncello

Master Florello
celeste ha scritto:
Caro Kiwo,
sull'edera non so e leggo con interesse i vostri messaggi per imparare. Permettimi però di dirti che questa frase sui "cinesi e quartomondisti" proprio non mi piace. Consideri anche loro infestanti? Che metodo proponi per sradicarli?
Spero proprio di aver capito male.

Capisce male chi vuol mal capire. Il mio discorso che forse urta gli iperpoliticallycorrects vuol significare che come l'edera col suo vigore prevarica ogni forma vegetale, così i popoli fortemente prolifici o già molto numerosi in progressione logaritimica rimpiazzeranno i vuoti lasciati in Europa dalla mancanza di neonati e giovani. Ma qui si sta correndo verso argomenti OT.
A quanto dice Clooney vorrei aggiungere che l'edera è un dramma per i muri a secco. Si infila con le sue radici che espandendosi spostano le pietre ed alla fine fanno cadere i muri stessi. Quanto a Spadino, io mi riferisco ai sani e vecchi boschi, non a ettari di piante da frutto "a bosco".
 

spadino

Giardinauta
kiwoncello ha scritto:
.................... Quanto a Spadino, io mi riferisco ai sani e vecchi boschi, non a ettari di piante da frutto "a bosco".

.......................Kiwo, scusami se faccio il pignolo, i boschi di mio Suocero sono sani e vecchi boschi, non lì ha creati lui, nel senso che è un bosco dove si alternano alberi di castagni, meli, peri, ciliegi, noci. Nessuno almeno negli ultimi 100 anni li ha messi lì per coltivarli in serie (magari il suo bisnonno aveva questa intenzione).
questo bosco è lì, fa frutta, noi la raccolgiamo, un pò la vendiamo, altra la teniamo per amici e parenti.
L'unica cosa che questo bosco ha di diverso dagli altri è che nessuno può costruirci sopra, perchè ha un proprietario e nessuno può fare nulla senza permesso perchè altrimenti gli si spara a sale nel sederino.
Per il resto ti posso assicurare che è un bosco vero e proprio senza nessun tipo di coltivazione massiva.
 

RosaeViola

Master Florello
Kiwo, secondo me è proprio su questo che si ingenera un qui pro quo:

io mi riferisco ai sani e vecchi boschi, non a ettari di piante da frutto "a bosco

Il concetto di bosco è cambiato nel corso di questi anni, per una qualche strana ragione, nell'immaginario collettivo.
Mentre, a mio parere, il concetto di bosco altro non è che quella situazione in cui, al punto finale dell'evoluzione delle specie vegetali, si crea il climax, che altro non è che il punto d'equilibrio finale fra clima e piante.
Il climax, in questo ambito, è proprio rappresentato dal bosco che solitamente risulta essere un insieme polispecifico di piante che convivono, traggono benefici e si interrelazionano.
In pratica nel bosco, le piante eliofile ad alto fusto, stanno nella fascia più alta e scendendo, troviamo gli alberi che ben vivono nella mezzombra.
Più in basso ancora le arbustive da mezzombra e nelle zone più buie le arbustive, le sarmentose e le erbacee da ombra.
Tutto questo avviene attraverso i naturali cambiamenti che avvengono nel bosco stesso: ad esempio può improvvisamente formarsi una radura per schianti spontanei di alberi ad alto fusto o per frane, incendi o per la caduta spontanea di massi. Questo inciderà nella vita delle specie da mezzombra e ombra, che spariranno sempre spontaneamente.

Quello che voglio dire è che tutto, nel bosco, avviene in modo spontaneo e naturale e la sparizione di una o più specie, non è data (o non dovrebbe essere data) dall'intervento dell'uomo, bensì da una naturale evoluzione del bosco che per sua natura tende sempre a ricreare il climax.

L'Edera in tutto questo, non mi sembra c'azzecchi niente.
 

RosaeViola

Master Florello
spadino ha scritto:
.......................Kiwo, scusami se faccio il pignolo, i boschi di mio Suocero sono sani e vecchi boschi, non lì ha creati lui, nel senso che è un bosco dove si alternano alberi di castagni, meli, peri, ciliegi, noci. Nessuno almeno negli ultimi 100 anni li ha messi lì per coltivarli in serie (magari il suo bisnonno aveva questa intenzione).
questo bosco è lì, fa frutta, noi la raccolgiamo, un pò la vendiamo, altra la teniamo per amici e parenti.
L'unica cosa che questo bosco ha di diverso dagli altri è che nessuno può costruirci sopra, perchè ha un proprietario e nessuno può fare nulla senza permesso perchè altrimenti gli si spara a sale nel sederino.
Per il resto ti posso assicurare che è un bosco vero e proprio senza nessun tipo di coltivazione massiva.

Spad, per quanto vecchio e lasciato vivere naturalmente, il bosco di tuo suocero è frutto del lavoro dell'uomo (sono stati piantati questi alberi) e non si è sviluppato invece, naturalmente come i boschi a cui si riferisce Kiwo.
Dobbiamo pensare ad un bosco come a un'entità che da sola si è sviluppata: in un ambiente in primis anscono muschi e licheni che ricoprono le rocce e cominciano a disgregarle. Con l'azione dell'humus che si forma mediante l'azione dei batteri e dei funghi e che decompono la sostanza organica, il terreno aumenta di fertilità e permette l'insediamento di piante erbacee pioniere. Queste ricoprono il suolo fanno scomparire muschi e licheni o li relegano a zone meno favorevoli.
L'azione di miglioramento del suolo, aumenta così rapidamente grazie alla maggior quantità di sostanza organica che si va a depositare nel suolo.
Questo favorisce l'impianto di piante arbustive più esigenti che, in primis saranno essenzialmente eliofile e, man mano che l'humus aumenterà, aumenterà anche la presenza di altre piante sempre più grandi, fino ad ospitare in quel terreno, piante pioniere d'alto fusto.
Sotto la loro mezzombra e, in un secondo tempo l'ombra, troveranno il giusto ambiente, tutte le specie sciafile.
Ecco, questo è il modo in cui un bosco si crea spontaneamente.
In pratica un immenso laboratorio fra piante e suolo che determina la nascita del bosco.
 

spadino

Giardinauta
RosaeViola ha scritto:
Spad, per quanto vecchio e lasciato vivere naturalmente, il bosco di tuo suocero è frutto del lavoro dell'uomo (sono stati piantati questi alberi) e non si è sviluppato invece, naturalmente come i boschi a cui si riferisce Kiwo.
Dobbiamo pensare ad un bosco come a un'entità che da sola si è sviluppata: in un ambiente in primis anscono muschi e licheni che ricoprono le rocce e cominciano a disgregarle. Con l'azione dell'humus che si forma mediante l'azione dei batteri e dei funghi e che decompono la sostanza organica, il terreno aumenta di fertilità e permette l'insediamento di piante erbacee pioniere. Queste ricoprono il suolo fanno scomparire muschi e licheni o li relegano a zone meno favorevoli.
L'azione di miglioramento del suolo, aumenta così rapidamente grazie alla maggior quantità di sostanza organica che si va a depositare nel suolo.
Questo favorisce l'impianto di piante arbustive più esigenti che, in primis saranno essenzialmente eliofile e, man mano che l'humus aumenterà, aumenterà anche la presenza di altre piante sempre più grandi, fino ad ospitare in quel terreno, piante pioniere d'alto fusto.
Sotto la loro mezzombra e, in un secondo tempo l'ombra, troveranno il giusto ambiente, tutte le specie sciafile.
Ecco, questo è il modo in cui un bosco si crea spontaneamente.
In pratica un immenso laboratorio fra piante e suolo che determina la nascita del bosco.


Ciao Ros, come è andata la tornata parentizia del Natale??
Ros, il bosco di mio suocero si è sviluppato esttamente così come tu lo descrivi, poi ovviamente nei 150 ettari vi è una parte dedicata ai vigneti che è frutto dell'uomo, ma questo è un altro discorso.
Tutto il resto ti posso assicurare che è lasciato allo stato brado, con la fortuna che fra gli innumerevoli alberi ci sono anche quelli da frutta, ma che non sono stati messi lì da nessuno.
Per esempio, prima che io mi auto-esiliassi, avevo deciso di prendere tutti i piccoli alberelli di ciliegio e melo per creare una piccola area di alberelli coltivati da ...........Me.
Poi ho deciso di laciare l'Italia e adesso lì cura mio nipote
 

spadino

Giardinauta
kiwoncello ha scritto:
Spad, il mio non sopito istinto da feudatario in 150 ettari impazzirebbe!
Buon Anno
Kiwo

Ehehehe Andrea, anche il mio ormai non celato istinto di Rentier impazzische davanti agli ettari di terra proprietà del babbo di mia moglie................'e che poi prevale l'educazione che mi ha dato mia madre che mi diceva di non toccare ciò che non mi appartiene.
Così a "malincuore" :ciglione: mi accontento di assaggiare i frutti dei boschi, di perdermici dentro, di bere del gran buon vino toscano (ovviamente fatto anche da me) e di godermi la immensa quantità di Natura che c'è in questi posti.
 
Ultima modifica:

Emanuela Pit

Apprendista Florello
clooney ha scritto:
Cari amici, io considero l'edera una infestante. Qui da noi ci sono tanti muretti a secco che deliminano i campi. Son o muretti antichi, fatti di pietre sovrapposte che una volta i contadini mantenevano in ordine perché funzionali ad evitare le piccole frane: Oggi l'edera li sta ricoprendo e soffoca tutte la grande varietà di piccole piante veramente interessanti che prima ospitavano, erbe aromatiche come la nepitella e la menta, tre/quattro varietà di felci, la parietaria, le bocche di lupo, l'ortica e tante altre. Tutto sta scomparendo sotto un tappeto di edera. Ebbene io quando posso la elimino, tanto non rischia di scomparire, anzi! Penso che per gli alberi sia la stessa cosa.
Saluti da Clooney

Capisco, ma anche da me c'è molta edera, quando sarò definitivamente a Pitigliano, cioè molto presto, mi accorgerò che forse ce n'è troppa ed allora comincerò a pulire il bosco anche da questa pianta

certo che nella mia agenda, la priorità è relativa ai rovi, al momento sono quelli che mi infastidiscono di più, mi prendono, mi fanno prigioniera, mi rompono le calze, non ho ancora imparato ad andare per campi con i jeans e stivali, ma ora mi sono equipaggiata e cari i miei rovi avete i giorni contati :)
 

spadino

Giardinauta
Sono sicuro, dopo aver visto le foto della casa di Echinodorus (Ileana), che anche lei non ama molto l'edera:lol: :lol: :lol: , anzi forse ne ha una strana allergia :D :D
 

elleboro

Florello
@caro Kiwo,
ho dato solo ora un'altra occhiata a questi post e vedo che sei caduto in uno deitanti frequentissimi equivoci che popolano l'epoca recente. Se solo citi un ebreo un nero, un extracomunitario ecc... subito sei sotto accusa.
Sono tuttaltro che razzista, ho amici da tutte le parti (neri compresi, visto che ne ho assunto uno contro il parere della mia azienda) ma non sopporto queste sensibilità "assurde" che arrivano a farmi pensare che ci sia più attenzione del dovuto. Come dire che lì si annidano i dubbi di "differenze" che io, per la verità non sento. Fra i miei conoscenti ebrei (uno più in gamba dell'altro) ce n'è stato uno, anni fa, esempio tipico di tirchieria accentuata, tanto che mi aveva visto testimone di scenette talmente assurde da essere divertenti. Ebbene quando ne parlo citando questi episodi divertenti ,vedo sempre qualche paia di occhi guardarmi indignato e accusatore, quando non segue qualche commento inasprito. Ma io continuo a parlarne perchè mi sembra che sia importante distribuire il concetto che, proprio perchè siamo tutti uguali, nei popoli colorati o quartomondisti, possono esserci farabutti, antipatici o tirchi, perbacco!!!
Forse per il motivo di cui sopra, la tua espressione relativa a costoro non mi aveva per nulla colpita, dato che certamente sia per l'alta proliferazione di questa gente, sia perchè la nostra civiltà - mi sembra, ahimè - stia lentamente avviandosi alla decadenza, la tua frase mi era apparsa un "normale" riferimento alla attuale situazione.

Agli amici che, invece, si sono subito sollevati "in sospetto" di razzismo,
vorrei viceversa dire di considerare questa gente, esattamente come facciamo con la nostra gente. Nel bene e nel male, e non vedere SEMPRE come invece ora accade, la mala intenzione.

E dopo questo lungo OT, per il quale Mauro mi tirerà, a ragione, le orecchie, saluto tutti e tutte in amicizia e con sincerità. Bacioni.
PS- se non indugiamo in questo tema, forse Mauro sarà più leggero con me, per cui vi prego, se proprio dovete dare un seguito, fatelo con MP.
 

elleboro

Florello
per quanto riguarda le piante invadenti, qui a Milano, se una pianta si faceva strada nel cemento era, una volta, una robinia (anch'essa importata se non erro). Ora è un ailante. Anzi nelle periferie gli ailanti sono talmente frequenti da far pensare che - se non si provvede - nel giro di qualche decennio ci saranno soltanto loro.
Basti dire che, benchè nella mia zona non ci siano, ma ci sono invece viali alberati e giardini nelle piazze ricchi di essenze tradizionali, gli ailanti si trovano ogni anno nei vasi che ho sui miei tre balconi. E sono anche durissimi da estirpare, dannazione!
 

elleboro

Florello
Ero cliente del Fumagalli, vivaio sfrattato e ora Bosco di Gioia (per la verità ho capito solo ora cosa fosse il Bosco di Gioia, nonostante conosca bene la zona: Ho anche abitato per oltre 15 anni in pz.Segrino e mia cognata è proprietaria da sempre di uno stabile lì vicino.
Si tratta di una zona molto vecchia e anche un po' malfamata (il nome di Isola lo doveva al fatto che era isolata dalla ferrovia e, per questo motivo, sino a un centinaio d'anni fa, e forse più, ci abitavano i ladri. Infatti la polizia poteva entrare solo da percorsi obbligati e quindi era facile dare l'allarme.
I miei figli sono andati a scuola lì con qualche problema perchè c'era la scuola col massimo numero di ripetenze di tutta milano, con relativo conseguente livello scolastico. Nel gergo della scuola si intendono per "ripetenze" tutte quelle degli alunni fuori età. E lì erano alte perchè in fondo alla via Borsieri c'erano (ci sono?) ancora stabili con il gabinetto sulla ringhiera ed erano abitate, allora, da immigrati italiani del sud, con bimbi o che non avevano frequentato la scuola o che non sapevano l'italiano.

Io sono ovviamente affezionata al quartiere come l'avevo vissuto e anche perchè è un pezzo della vecchia milano (io sono milanese doc) ma devo riconoscere che forse un po' di rifacimenti sono necessari.
E se si abbatte quello che c'è, allora trovo giusto costruire con le tecniche e l'estetica del futuro, perchè l'opera duri più a lungo possibile e perchè anche milano si arricchisca dell'opera di grandi architetti internazionali..

@Bravissima Rosaeviola con la tua documentazione! Come hai fatto a trovare le foto dei modellini, che anch'io avevo cercato senza trovarli? (che caso!!!).

L'unica cosa che mi scandalizza veramente è il codicillo ereditario che sembra scadere in tempi brevissimi!!

Dubito che, con le recenti piantumazioni, Milano sia così "povera" di verde!
 
Ultima modifica:

RosaeViola

Master Florello
Elleboro!!! In P.le Segrino??? Ma daiiii...ma come è piccolo il mondo!
Ho girato in lungo e in largo quella zona da ragazza e avevo moltissimi amici lì!
Con un amico fotografo ero andata nella vecchia Brown Boveri e fare foto...In Via De Castillia non ci sono praticamente più le case di ringhiera...ci hanno costruito delle nuove case dopo aver raso al suolo le vecchie.
In Via Borsieri, dove fa angolo il cavalcavia di P.ta Garibaldi, le case di ringhiera sono state ristrutturate e rivendute a prezzi niente male.

Comunque, OT dell'OT a parte, Milano, rispetto a molte altre città italiane ed europee è veramente povera di verde.
 
Alto