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Cara Paola-Luna,
ti assicuro che ho riflettuto molto prima di scrivere la frase sulla luna, non perchè non fossi sicuro, ma perchè non volevo essere in qualche modo scortese proprio nei tuoi confronti, conoscendo come la pensi sull'argomento.
Nello specifico stavamo parlando di piante e non di maree (che tra l'altro dipendono dalla azione combinata di luna, sole e di altri parametri orbitali e "locali", non dalla sola luna) e c'è una grossa, direi enorme differenza tra i due argomenti e saltare dall'uno all'altro non mi sembra molto simpatico. Non ho alcuna velleità di dare lezioni di fisica, anche perchè non ne sono capace, ma mi sembra che è a tutti noto che due masse esercitano una attrazione reciproca che a parità di distanza possiamo dire proporzionale alle masse. Considerando, per semplificare al massimo, la sola luna, l'azione che essa esercita su una data massa ad una data distanza, sarà tanto più grande quanto la massa di quest'ultima sarà più grande e, viceversa, sarà sempre più piccola quanto più piccola sarà la sua massa in confronto alla luna. Ora mi sembra fin troppo ovvio che la massa d'acqua contenuta in mari ed oceani non è minimamente paragonabile alla massa, ad es., della linfa che circola sia pure nel più grande albero del mondo. Al livello teorico si può pure pensare ad una azione sulla linfa, ma questa è assolutamente ridicola e ininfluente rispetto alle forze, ben note, calcolate, dimostrate, riproducibili ed enormi che la fanno circolare e che nulla hanno a che vedere con la luna.
Infine, cara Paola, nei miei primi 40 anni di interessi botanici (ma non solo), anche se a livello passatempistco, avendo la fortunata possibilità di poter accedere liberamente alle biblioteche della facoltà di agraria e di botanica, ho avuto modo di leggere una discreta quantità di testi e riviste specifiche e non ricordo di aver mai incontrato la luna.
Cordialmente
Pietro Puccio