Poi la stranezza di un personaggio con cui ancora non ho stretto una profonda relazione: l'Hibiscus mutabilis.
Nuovo di questo giardino, ma seriamente intenzionato a rimanere, se il freddo lo grazierà, e con un regalo inaspettato...i suoi magnifici fiori che sembrano non capire nè il tempo nè il luogo...Troppo tardi per fiorire, forse, e troppo tardi per donare il meglio di sè stessi diventando il più cangianti possibile. Ma li accolgo comunque con gioia, per avermi donato questo momento così inusitato per me.
Una rosa instancabile che ancora mi chiedo come riesca a non fermarsi mai. Surrey, una groundcover che da mesi non smette di produrre fiori su fiori...Per questo le perdono quel suo atteggiamento un po' spocchioso, quel suo portamento troppo moderno per una come me, che giustamente Phoenix ha ribattezzato con Rosantica.
...e si preparano i cinorrodi. Questi sono di Ballerina, un'adorabile moschata che mi ha tanto dato, che mi ha tanto reso felice anche in giornate meste nel suo sfavillio di fiori, di colori e di esuberanza. Piccoli e a cascata come i suoi fiori, stanno arrossendo sempre più. Saranno ancora gioia per i primi Pettirossi e le prime Cincie che già ho visto svolazzare qui e là. Generose piante e previdenti piante che usiamo e che ci usano.
E che dire di questa nobildonna inglese che ama questo clima a lei così famigliare? Ecco quello che credo sarà uno dei suoi ultimi boccioli, ma di una bellezza senza pari per questo freddo incipiente...Ecco Crown Princess Margaretha.
Ma poi Safrano. Safrano so già che mi regalerà una fioritura che andrà molto oltre le mie aspettative. So per certo che sarà l'ultima a smettere come la prima a risvegliarsi.
Il regalo più grande, fra le rose, me l'ha comunque fatto Penny Lane. Mai avrei pensato di uscire un mattino e trovarmi di fronte ad una simile corolla! Come si può non amare simili fiori?
...segue