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Lauro-> Problema mai riscontrato

Simonjr

Aspirante Giardinauta
Buongiorno a tutti,
Scrivo qui per chiedere il vostro aiuto poichè non so cosa sta capitando alle mie piante di Lauroceraso.
Si sono formate delle necrosi ai margini delle foglie per le quali non riesco a darmi una risposta, anche perchè non sembrano cosi comuni (almeno guardando qui sul forum).
Vi allego qui di seguito qualche immagne.. spero riusciate a darmi una mano a recuperare le piante..
IMG_20180327_082159.jpg IMG_20180327_082213.jpg IMG_20180327_082229.jpg IMG_20180327_082254.jpg

Grazie mille in anticipo a tutti,
Saluti.
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
le macchioline nere sono dovute ad attacchi di tingidi accadute l'estate scorsa, dunque a fine maggio-giugno devi fare un trattamento insetticida per evitare il ritorno. Mentre i margini marroni possono far pensare a problemi più importanti del legno, in ogni caso oltre a normali trattamenti solfo-rameico devi concimare regolarmente la siepe, per stimolare la nuove vegetazione.

P.S.
questo è un forum di discussione non è necessario mandare messaggi privati, di sicuro la libertà è totale ma mi pare poco consono voler smistare i post...
 

Simonjr

Aspirante Giardinauta
Buongiorno Brandegeei,
Grazie mille per il tuo intervento, sicuramente potrà essere utile anche ad altri che hanno lo stesso problema poichè (almeno io) non si trovano con facilità situazioni simili in letteratura (almeno cercando sul forum e nella rete).

Per quanto riguarda la cura , io solitamente uso del verderame sulle foglie e nulla più . Tu cosa consiglieresti come prodotto solfo-rameico? Per la consimazione della siepe invece cosa consigli? (per la prima volta l'anno scorso ho concimato con biouniversal organico azotato)
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
zolfo per prevenire l'oidio tipica malattia estiva e il rame per prevenire altre patologie minori ma importanti del lauroceraso. Concimi ve ne sono molteplici sia chimici che organici, l'importante è utilizzarli gia da ora per stimolare la massimo la nuova vegetazione che si formerà a fine primavera.
 

Simonjr

Aspirante Giardinauta
Per il trattamento insetticida di maggio-giugno cosa usare invece? Grazie ancora per la disponibilità
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
neonicotinoide oppure movento, in quanto hanno una buona sistemicità dovresti risolvere per sempre il problema. E' chiaro che dovrai far irrobustire bene la vegetazione con delle buone concimazioni per avere delle piante sane.
 

Simonjr

Aspirante Giardinauta
Si sto provvedendo già dall'anno scorso alla concimazione delle piante. Purtroppo il proprietario della casa prima di me le ha lasciate senza particolari cure per anni.
Spero a questo punto di risolvere il problema e riuscire a far riprendere le piante malate.. Grazie ancora del tuo supporto
 

Datura rosa

Guru Master Florello
Sicuramente dirò una castroneria ma mi è capitato di vedere una foto delle foglie di un tiglio
04_Bruciore.jpg


e mi è tornata in mente vedendo il problema delle foglie di questo 3d. Nel testo si parlava di "bruciore non parassitario": Il sintomo del bruciore non parassitario è rappresentato da disseccamenti di colore rosso-brunastro ai margini delle foglie, che ben presto si allargano sino ad interessare gran parte della lamina, la quale dissecca e cade anticipatamente. Questa fisiopatia può interessare sia gli arbusti che gli alberi, in quest’ultimo caso, spesso le necrosi sono localizzate nella parte di chioma più bassa, quella più vicina al terreno. La pianta nel suo complesso si presenta “bruciata” con vegetazione marrone-rossiccia, clorotica e secca. (...) Il sintomo suddetto è però stato riscontrato anche su alcune piante a foglia persistente e coriacea come Prunus laurocerasus ‘Otto Luyken’.
(...) Il bruciore non parassitario si manifesta in piena estate, ed è in genere accentuato da determinate condizioni pedoclimatiche e dalla presenza di sostanze inquinanti nell’atmosfera (ossidi di azoto, anidride solforosa, ed altri inquinanti primari o secondari). È accentuato, in particolare, nei periodi estivi più caldi e umidi e soprattutto da una condizione di pseudosaturazione di umidità dell’atmosfera.
Questa condizione si realizza frequentemente quando, sotto le piante interessate dal bruciore, è presente un prato iperirrigato, in cui l’eccesso di umidità (dovuto a bagnature troppo abbondati e troppo frequenti) evapora in atmosfera, creando una saturazione di umidità che circonda le foglie.
(https://www.giardini.biz/lavori-e-consigli/cura-della-pianta/bruciore-non-parassitario-su-ornamentali/)

Purtroppo quando l'ho letta era un periodo nel quale avevo altro per la testa e, poi, dalla testa mi è uscito fino a che non ho visto le foglie del Lauroceraso e non ho potuto approfondire.

Se non c'entra niente.......come se non avessi scritto nulla!

Buonanotte a tutti!
 

Delonix

Florello Senior
Sicuramente dirò una castroneria ma mi è capitato di vedere una foto delle foglie di un tiglio
04_Bruciore.jpg


e mi è tornata in mente vedendo il problema delle foglie di questo 3d. Nel testo si parlava di "bruciore non parassitario": Il sintomo del bruciore non parassitario è rappresentato da disseccamenti di colore rosso-brunastro ai margini delle foglie, che ben presto si allargano sino ad interessare gran parte della lamina, la quale dissecca e cade anticipatamente. Questa fisiopatia può interessare sia gli arbusti che gli alberi, in quest’ultimo caso, spesso le necrosi sono localizzate nella parte di chioma più bassa, quella più vicina al terreno. La pianta nel suo complesso si presenta “bruciata” con vegetazione marrone-rossiccia, clorotica e secca. (...) Il sintomo suddetto è però stato riscontrato anche su alcune piante a foglia persistente e coriacea come Prunus laurocerasus ‘Otto Luyken’.
(...) Il bruciore non parassitario si manifesta in piena estate, ed è in genere accentuato da determinate condizioni pedoclimatiche e dalla presenza di sostanze inquinanti nell’atmosfera (ossidi di azoto, anidride solforosa, ed altri inquinanti primari o secondari). È accentuato, in particolare, nei periodi estivi più caldi e umidi e soprattutto da una condizione di pseudosaturazione di umidità dell’atmosfera.
Questa condizione si realizza frequentemente quando, sotto le piante interessate dal bruciore, è presente un prato iperirrigato, in cui l’eccesso di umidità (dovuto a bagnature troppo abbondati e troppo frequenti) evapora in atmosfera, creando una saturazione di umidità che circonda le foglie.
(https://www.giardini.biz/lavori-e-consigli/cura-della-pianta/bruciore-non-parassitario-su-ornamentali/)

Purtroppo quando l'ho letta era un periodo nel quale avevo altro per la testa e, poi, dalla testa mi è uscito fino a che non ho visto le foglie del Lauroceraso e non ho potuto approfondire.

Se non c'entra niente.......come se non avessi scritto nulla!

Buonanotte a tutti!
A prescindere dall'argomento, comunque interessante, a me in foto sembrano foglie di Ippocastano, che ogni anno si riducono così. A bologna ce ne sono tanti ed è normale vedere questa situazione tutte le estati. Ormai non ci si fa più caso...
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Emendato il lapsus calami (tiglio anziché ippocastano) di Datura, non bisogna confondere a proposito dell'ippocastano il seccume non parassitario con gli attacchi di cameraria: suppongo che a Bologna come in generale nella alberate cittadine ciò che prevalentemente fa apparire come "bruciate" le foglie di tale pianta sia il risultato dell'attività trofica delle larve appunto della cameraria (l'aspetto è distinguibile abbastanza facilmente dalla foto postata da Datura che è relativa al seccume non parassitario).

Quanto ai sintomi della prima foto di Simonjr (per il resto ha già risposto Brandegeei), io tenderei ad escludere una malattia crittogamica (quanto meno fogliare): più in là non mi spingo non potendo esaminare nel complesso la siepe e la sua esposizione, e non sapendo se è stata concimata né avendo informazioni sul terreno su cui è stata piantumata.
 

Datura rosa

Guru Master Florello
A prescindere dall'argomento, comunque interessante, a me in foto sembrano foglie di Ippocastano, che ogni anno si riducono così. A bologna ce ne sono tanti ed è normale vedere questa situazione tutte le estati. Ormai non ci si fa più caso...

Si, hai ragione, delle foglie del Tiglio non hanno proprio niente ma nemmeno, però, dell'Ippocastano, gli elementi all'apice mi sembra siano stondati e restringono verso il picciolo. Sbaglio?:whistle::LOL:
Potrebbero essere di Liquidambar o di qualche Acero, non so. S.E.&O.

:ciao::ciao:
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
L'inconveniente è che hai preso una immagine da google su cui stava scritto ippocastano, però se si va al link la prima foto della sequenza è di un tiglio e infatti sta scritto "Particolare di bruciore non parassitario su tiglio", ma se si scorre si trova anche quella dell'ippocastano. Conosco l'Autore dell'articolo e la diagnosi è senz'altro affidabilissima.
https://www.giardini.biz/lavori-e-c...nta/bruciore-non-parassitario-su-ornamentali/
 
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