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L'amore si fa ripensare (venticinqueaprile)

Finzi Contini

Giardinauta
Sì, Scardan, disincantata e ironica la tua risposta. Hai anche ragione, in parte.
Ma facciamo un ragionamento sulla storia: negli anni quaranta c'erano pochi ragazzi che sono morti e hanno rischiato di morire per la libertà e la dignità.
E moltissimi che, come mia madre per esempio, giocavano a tennis e facevano i bagni di mare convinti che il Duce avrebbe provveduto a tutto.
Adesso il rapporto è lo stesso, è esattamente lo stesso. Siamo solo moralmente più esigenti con quelli che giocano a tennis, o fanno il grande fratello, ed è giusto così.
Sono cambiate molte cose, i ragazzi grazie a dio non vanno a morire, però ragazzi a posto ce ne sono, eccome.
Poi ci sono tutti gli altri. E quindi bisogna lottare, sempre, contro la stupidità.

Il problema è riuscire a discernere ciò che cercano di farci credere che noi tutti siamo da ciò che siamo veramente.
E' vero, i ragazzi del grande fratello hanno il QI di una pantegana ma ricordiamoci che è un format, se ci mettessero del cervello non funzionerebbe.

Io non sono "figlio di Mike Bongiorno" piuttosto sono figlio di:
http://www8.officinedigitali.it/binary/lager_deportazione/testimonianze/COSMAR.1154610130.pdf
e di tutti quelli come Lui.
 

silvia60

Florello
Root, grazie, hai detto già tutto.
Io non sono ottimista, ovunque vedo piattume e idolatria per cellulari, i pod, macchine ecc ecc.
Temo che lo spirito della Resistenza, lottare insieme al di là delle bandiere, per la libertà, si stia affievolendo sempre di più. Aggiungiamoci che sono in molti e con molte strategie a soffiare forte per alimentare il fuoco dell'oblio.
Spero di sbagliarmi.....:(
Anche io ho questa percezione.....forse noi abbiamo convissuto con i racconti dei nostri genitori,era normale parlare degli orrori della guerra,faceva parte dell'epica familiare...questo i nostri figli non l'hanno vissuto e quindi sentono la storia recente lontana...come qualcosa di scritto nei libri e non vissuto da persone vicine. Quando mia madre raccontava del campo di prigionia,di Addis Abeba,io mi sentivo trasportata lì,vivevo le paure di quella ragazza di 18 anni (trascinata in quella situazione da un padre che credeva nel colonialismo sic!) e sviluppavo le mie idee rispetto ai fatti. Sono cose che mi sono entrate nel sangue e per quanto abbia cercato di trasmetterle a mia figlia,l'impatto è stato più blando.Il resto lo fa sicuramente il bombardamento mediatico.
 
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Master Florello
Penso che un grande contributo possiamo e dobbiamo darlo noi genitori, per cercare di colmare quel triste vuoto di ideali in cui la società, in questi anni superficiali, cerca di far crescere i giovani.
Giorno per giorno, leggendo, discutendo con loro, stimolandoli ad una visione critica di quello che li circonda, combattendo quell'appiattimento mentale che i media cercano di produrre in loro.

Sono in accordo totale, tocca a noi genitori far capire ai nostri ragazzi che hanno un Q.I. da usare e sottolineargli che i valori e gli ideali ci sono ancora .

Il problema è riuscire a discernere ciò che cercano di farci credere che noi tutti siamo da ciò che siamo veramente.
E' vero, i ragazzi del grande fratello hanno il QI di una pantegana ma ricordiamoci che è un format, se ci mettessero del cervello non funzionerebbe.

Io non sono "figlio di Mike Bongiorno" piuttosto sono figlio di:
http://www8.officinedigitali.it/binary/lager_deportazione/testimonianze/COSMAR.1154610130.pdf
e di tutti quelli come Lui.


Finzi credo sia la prima volta che approvo in toto quanto dici, straquoto anche,
 

new dawn

Guru Giardinauta
Però mi sembra troppo facile prendersela con quelli del grande fratello e con quelli che lo guardano, idem con i sottoprodotti della banda De Filippi e co.
La stupidità è altrove quello è solo il sintomo, la manifestazione.

Quanto ai valori, perché dobbiamo vivere o far crescere i nostri figli in base ai valori partigiani? La Resistenza va rispettata perché è una parte molto nobile della nostra storia, ma ci sono principi e idee nuovi, vivi, proiettati verso il futuro, che i bambini e i ragazzi devono imparare e conoscere perché fanno e faranno parte del loro mondo: la semplicità di vita, il rispetto per la natura, la solidarietà, la capacità di pensare al lavoro in maniera nuova (e tutte le enormi difficoltà che questo comporta), l'attenzione ai sentimenti, l'interesse per la diversità ... e chi più ne ha, lo dica.

C'è una nuova Resistenza, contro il dominio del denaro, l'idolatria per gli oggetti, l'assenza di riflessione indotta dalla TV.
E come al solito saranno pochi a combatterla, ma non si arrenderanno.
 
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kiwoncello

Master Florello
Già, ma quanto erano buoni e belli i "milioni" di partigiani che aumentano di numero ogni anno che passa! Troppo sbilanciato questo 3D: io ricordo invece le centinaia di migliaia di poveri ventenni e trentenni che correttamente risposero alla cartolina precetto invece di stracciarla e squagliarsela nei boschi magari col cotechino di fenoglio in tasca, ventenni-trentenni che morirono e marcirono dimenticati in Russia, Africa ed altrove. Mi auguro che intorno ai cent'anni dopo la "liberazione" la retorica resistenziale sfumi nel dimenticatoio così com'è stato dell'inutile e sanguinosa "vittoria" della prima guerra mondiale. Non sono politically correct? Pazienza.
 

rootfellas

Florello
al giorno d'oggi, dove il revisionismo è imperante sei molto politically correct, siamo noi che ormai siamo fuori dal coro, libero di ricordare chi vuoi Kiwo, apri un 3D e ricordiamo anche chi è morto per una guerra inutile, voluta da un dittatore.

Sullo squagliarsela nei boschi e fenoglio stendo un velo pietoso, non ti si addice lo squallore in cui sei caduto con quella frase.
 

kiwoncello

Master Florello
Vedi Root, il problema è che c'è ancora chi ricorda la realtà (almeno locale) di quegli eventi: con tutto il rispetto dovuto a chi si sacrificò per un ideale (e ci mancherebbe altro) un sano ed obiettivo revisionismo dovrebbe fare uno screening di ciò che è vero e ciò che è mito costruito ad arte. E con ciò chiudo qui, raccontatevela pure fra voi.
 

new dawn

Guru Giardinauta
Non c'entra il politically correct. Ognuno ha il suo punto di vista e stiamo qui anche per esprimerlo.
Tanto per precisare, io personalmente ho parlato di "pochi ragazzi morti per un'idea". Non so chi ha parlato di milioni.
E comunque questi allegri appassionati di trekking che marinavano la guerra per fare un picnic in montagna sono stati anche giustiziati in gran numero, impiccati in lunghe file bene in vista appesi agli alberi delle strade.
Comunque, la verità storica non la si può mai conoscere del tutto e ha moltissimi aspetti, come tanti sono i nostri punti di vista.
 

costateo

Maestro Giardinauta
Già, ma quanto erano buoni e belli i "milioni" di partigiani che aumentano di numero ogni anno che passa! Troppo sbilanciato questo 3D: io ricordo invece le centinaia di migliaia di poveri ventenni e trentenni che correttamente risposero alla cartolina precetto invece di stracciarla e squagliarsela nei boschi magari col cotechino di fenoglio in tasca, ventenni-trentenni che morirono e marcirono dimenticati in Russia, Africa ed altrove. Mi auguro che intorno ai cent'anni dopo la "liberazione" la retorica resistenziale sfumi nel dimenticatoio così com'è stato dell'inutile e sanguinosa "vittoria" della prima guerra mondiale. Non sono politically correct? Pazienza.

Non so, mi piacerebbe farti dire queste stesse cose a mio padre che ha dovuto fare la guerra, ha perso la casa sotto i bombardamenti così come il negozio, ha avuto lutti in famiglia ecc ecc tutto per colpa di quello là. Pensi che se fosse stato per lui sarebbe andato in guerra? E' stato obbligato, come tanti..... Chi ha lottato contro questa barbarie ha lottato anche per evitare che si ripetesse in futuro.
E' giusto che la retorica in sè sfumi, non è giusto che si dimentichino i Valori che hanno ispirato la Resistenza.
Comunque l'errore più grosso che si possa fare è quello di dare per scontata ed acquisità per sempre la libertà di cui godiamo. A tal punto da non esserne nemmeno più consapevoli. E tu mi sembri proprio inconsapevole, al di là del politically correct.

:Saluto:
 

costateo

Maestro Giardinauta
Non c'entra il politically correct. Ognuno ha il suo punto di vista e stiamo qui anche per esprimerlo.
Tanto per precisare, io personalmente ho parlato di "pochi ragazzi morti per un'idea". Non so chi ha parlato di milioni.
E comunque questi allegri appassionati di trekking che marinavano la guerra per fare un picnic in montagna sono stati anche giustiziati in gran numero, impiccati in lunghe file bene in vista appesi agli alberi delle strade.
Comunque, la verità storica non la si può mai conoscere del tutto e ha moltissimi aspetti, come tanti sono i nostri punti di vista.

Lo sai qual è la cosa triste? E' che tra un po' qualcuno ci convincerà che quelle file di impiccati e trucidati non sono mai esistite se non nell'immaginario collettivo. Proiezioni fantastiche di qualche cattivo elemento.
Io alzo bandiera bianca, racconto a mio figlio, insieme a mio padre, quello che è successo e il perchè e successo. Al diavolo il resto. Chi pensa che non valga la pena di celebrare gli ideali della libertà e gli uomini che per essa hanno combattuto faccia come crede.

:Saluto:
 

silvia60

Florello
Già, ma quanto erano buoni e belli i "milioni" di partigiani che aumentano di numero ogni anno che passa! Troppo sbilanciato questo 3D: io ricordo invece le centinaia di migliaia di poveri ventenni e trentenni che correttamente risposero alla cartolina precetto invece di stracciarla e squagliarsela nei boschi magari col cotechino di fenoglio in tasca, ventenni-trentenni che morirono e marcirono dimenticati in Russia, Africa ed altrove. Mi auguro che intorno ai cent'anni dopo la "liberazione" la retorica resistenziale sfumi nel dimenticatoio così com'è stato dell'inutile e sanguinosa "vittoria" della prima guerra mondiale. Non sono politically correct? Pazienza.
Ci provo,è difficile ma ci voglio provare.......Non credo che tutti quelli che hanno creduto nella guerra fossero "fascisti" convinti ed adoranti,a volte erano persone che cercavano un'opportunità....Come mio padre che ha pensato bene di partire volontario per l'Africa,non conoscendo praticamente la situazione.......(si può certo obbiettare che poteva starsene a casa sua e non andare a fare l'invasore). Ho sempre pensato a questa vicenda (a volte con vergogna),non ne ho mai potuto parlare con lui perchè le conseguenze della prigionia sulla sua salute non me ne hanno dato l'opportunità
Così come non mi viene impossibile pensare che anche dalla parte dei partigiani,qualcuno di poco limpido ci sia stato!
Ma posto questo,chissà perchè ho la convinzione che la ragione sia sempre stata da una parte sola......e non credo che la storia mi dia torto.

al giorno d'oggi, dove il revisionismo è imperante sei molto politically correct, siamo noi che ormai siamo fuori dal coro, libero di ricordare chi vuoi Kiwo, apri un 3D e ricordiamo anche chi è morto per una guerra inutile, voluta da un dittatore.
Sullo squagliarsela nei boschi e fenoglio stendo un velo pietoso, non ti si addice lo squallore in cui sei caduto con quella frase.
Purtroppo Root ci sono persone che anche se stanno dall'altra parte.....sicuramente hanno da ricordare qualcuno.
Forse è per questo che la ferita è dura da rimarginare....ancora troppo fresca.......Io,posso condannare mio padre per la sua scelta,che ha portato conseguenze gravissime per la sua vita,la sua famiglia......ma lo posso fare ora in un contesto diverso....io posso dire :"come hanno fatto a credere a quel tipo" ma che avrei fatto io? Non posso rispondere.......
 

rootfellas

Florello
Vedi Root, il problema è che c'è ancora chi ricorda la realtà (almeno locale) di quegli eventi: con tutto il rispetto dovuto a chi si sacrificò per un ideale (e ci mancherebbe altro) un sano ed obiettivo revisionismo dovrebbe fare uno screening di ciò che è vero e ciò che è mito costruito ad arte. E con ciò chiudo qui, raccontatevela pure fra voi.

io non la racconto a nessuno e nemmeno credo agli ideali, credo alle idee e alla gente che è morta per quelle idee, degli altri, del mito, di cio che è costruito ad arte, poco mi importa.
 

rootfellas

Florello
silvia lo so benissimo, ma il mio non era un DDD per celebrare le morti di chi ha creduto in un idea sbagliata, ricordavo solo quelle persone morte (che non sono milioni) che sono più vicine al mio pensiero alle mie idee, anche se magari in simile situazione io non avrei tanto coraggio, non dimentico nemmeno tutti i soldati che hanno aiutato gli alleati, ma come gia detto a kiwo, possiamo tranquillamente aprire un DDD sul 25 aprile in generale.

se ho risposto così è per la frase sugli allegri giovanotti che andavano a mangiare polenta e cotechino nei boschi, spero mi perdoniate se mi incaXzo se sento dire cose come quelle, senza contare che lo scritto è stato fatto da uno dei più grandi scrittori del '900 italiano, e non da un rootfellas qualunque.
 

silvia60

Florello
silvia lo so benissimo, ma il mio non era un DDD per celebrare le morti di chi ha creduto in un idea sbagliata, ricordavo solo quelle persone morte (che non sono milioni) che sono più vicine al mio pensiero alle mie idee, anche se magari in simile situazione io non avrei tanto coraggio, non dimentico nemmeno tutti i soldati che hanno aiutato gli alleati, ma come gia detto a kiwo, possiamo tranquillamente aprire un DDD sul 25 aprile in generale.

se ho risposto così è per la frase sugli allegri giovanotti che andavano a mangiare polenta e cotechino nei boschi, spero mi perdoniate se mi incaXzo se sento dire cose come quelle, senza contare che lo scritto è stato fatto da uno dei più grandi scrittori del '900 italiano, e non da un rootfellas qualunque.

Ho capito il tono della tua risposta,solo volevo evidenziare il fatto che essendo una storia molto recente (anche se si vuol far sentire lontana) ci sono ancora sentimenti forti e che ci sono ancora persone che oltre a fare i conti con il fatto storico,devono farli con il loro coinvolgimento nella faccenda.
Infatti per onestà io ho riportato la storia della mia famiglia che con il 25 aprile forse non c'entra,ma mi interessava mettere l'accento sul coinvolgimento emotivo (e non solo) che ancora suscita quel triste periodo della nostra storia.
 
M

mammagabry

Guest
I morti in guerra sono sempre morti in guerra, vittime comunque da qualsiasi parte del fronte stiano.Bisognerebbe ricordare tutti: gli inglesi,gli americani ed anche i giovani tedeschi mandati a morire in italia e altrove in nome di una guerra che piu' o meno consapevolmente non volevano combattere,ma che son dovuti "partire militare" altrimenti avrebbero visto i loro familiari fare una brutta fine.
Forse molti ufficiali si sono divertiti e hanno goduto di privilegi e situazioni o peggio hanno goduto del sangue versato dai nemici.Ma la stragrande maggioranza dei giovani di solito non vuole fare il militare ne tanto meno la guerra e non mi sembra giusto non ricordarli perche' non hanno avuto la forza di ribellarsi o la consapevolezza che era meglio farlo.
 
M

margherita51

Guest
Il 25 aprile si celebra la liberazione dal nazifascismo PUNTO. E le truppe partigiane hanno dato un contributo importante, piaccia o no. Forse se il destino del paese fosse stato gestito con maggior capacità e rispetto per il popolo italiano da chi ne aveva il compito (il re e Badoglio in primis) tanti giovani non sarebbero morti ma le cose sono andate così.
Non si può fare una indistinta marmellata anche della nostra storia, non giova a nessuno. Non c'entra in questa commemorazione neanche la celebrazione della Costituzione, casomai il 2 giugno, festa della Repubblica (volutamente con la maiuscola).
I militari che hanno dato la vita per la patria li ricordiamo il 4 novembre, gli internati nella giornata della memoria in gennaio.
Ognuno ha il suo momento.
Per i repubblichini della repubblica di Salò non c'è e non mi sembra una lacuna, mi spiace casomai il sacrificio della vita per una causa che non lo meritava. Sicuramente molti all'epoca hanno creduto nel Fascismo perchè disinformati o creduloni, la propaganda fascista ha saputo usare benissimo i media dell'epoca e del resto il popolo italiano non ha mai brillato nè per cultura (siamo agli ultimi posti nelle graduatorie europee) nè per spirito critico. Ciò vale per allora ed anche adesso...purtroppo.

Poi in famiglia ognuno ha le sue storie: da una parte, dall'altra e magari da tutte e due come nella mia.
 
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rootfellas

Florello
ci terrei a precisare che non era un 3D celebrativo del 25 aprile, ma del 25 aprile partigiano, lo so che ci sono stati tanti morti, anche se penso e ne sono convinto, che i morti non siano tutti uguali.
 

elle

Aspirante Giardinauta
I morti in guerra sono sempre morti in guerra, vittime comunque da qualsiasi parte del fronte stiano.Bisognerebbe ricordare tutti: gli inglesi,gli americani ed anche i giovani tedeschi mandati a morire in italia e altrove in nome di una guerra che piu' o meno consapevolmente non volevano combattere,ma che son dovuti "partire militare" altrimenti avrebbero visto i loro familiari fare una brutta fine.
Forse molti ufficiali si sono divertiti e hanno goduto di privilegi e situazioni o peggio hanno goduto del sangue versato dai nemici.Ma la stragrande maggioranza dei giovani di solito non vuole fare il militare ne tanto meno la guerra e non mi sembra giusto non ricordarli perche' non hanno avuto la forza di ribellarsi o la consapevolezza che era meglio farlo.

Concordo.
Mi viene in mente quando sono stata in Normandia e ho visto oltre ai luoghi dello sbarco il cimitero di guerra dei soldati americani, gli "eroi". Poi, poco lontano, ho visitato anche quello dei soldati tedeschi, gli "invasori"... non acclamato, non turistico, non "corretto". Ma quando vedi migliaia di tombe e tombe a vista d'occhio, tombe di ignoti, tombe che fai il calcolo delle date e sono di ragazzini di 15 anni, non stai a vedere sotto che ideologia hanno combattuto, ma onestamente ti viene solo da pregare per tanti giovani morti, e ricordarli per un momento, TUTTI.

Poi sul fatto del 25 aprile si può farci quello che si vuole, l'ideale sarebbe andare a ripercorrere la memoria storica e capire che la Storia, nel momento in cui ci si entra, non sempre ci si entra dall'entrata principale perchè quella te la mettono a posteriori, e che non tutti erano Partigiani con la P maiuscola, ma c'erano anche tanti poveri cristi che son diventati "partigiani" per lo stesso motivo per cui altri erano "soldati", ovvero un mix tra pensare quello che era meglio per la propria persona, le opportunità le casualità della vita, senza tanti alti ideali in testa ... Questo nulla toglie a nessuno, e chiaramente bisogna conoscere e rispettare quel giorno come data storica, ma sentire parlare dei soldati "dall'altra parte" come di chi "seguiva un'ideologia che non meritava" etc... mi sembra un'inutile forzatura, nella maggior parte dei casi si è trattato (e si tratterebbe tutt'ora, se si andasse in guerra) di giovani che tutto avevano voglia tranne che di andare in giro a sparare alla gente, e sono stati semplicemente mandati a soldato dalla loro Nazione, alla quale civilmente hanno obbedito, senza capirne un fico di regimi o di politica ... e sarebbe bello trovare una momento, anche nel giorno del 25 aprile, per commemorare e pregare per TUTTI i Caduti Italiani della II guerra mondiale.
 

costateo

Maestro Giardinauta
Il 25 aprile si celebra la liberazione dal nazifascismo PUNTO. E le truppe partigiane hanno dato un contributo importante, piaccia o no. Forse se il destino del paese fosse stato gestito con maggior capacità e rispetto per il popolo italiano da chi ne aveva il compito (il re e Badoglio in primis) tanti giovani non sarebbero morti ma le cose sono andate così.
Non si può fare una indistinta marmellata anche della nostra storia, non giova a nessuno. Non c'entra in questa commemorazione neanche la celebrazione della Costituzione, casomai il 2 giugno, festa della Repubblica (volutamente con la maiuscola).
I militari che hanno dato la vita per la patria li ricordiamo il 4 novembre, gli internati nella giornata della memoria in gennaio.
Ognuno ha il suo momento.
Per i repubblichini della repubblica di Salò non c'è e non mi sembra una lacuna, mi spiace casomai il sacrificio della vita per una causa che non lo meritava. Sicuramente molti all'epoca hanno creduto nel Fascismo perchè disinformati o creduloni, la propaganda fascista ha saputo usare benissimo i media dell'epoca e del resto il popolo italiano non ha mai brillato nè per cultura (siamo agli ultimi posti nelle graduatorie europee) nè per spirito critico. Ciò vale per allora ed anche adesso...purtroppo.

Poi in famiglia ognuno ha le sue storie: da una parte, dall'altra e magari da tutte e due come nella mia.

Non fa una grinza! Mi trovi totalmente d'accordo!
:Saluto:
 
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