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L'amore si fa ripensare (venticinqueaprile)

rootfellas

Florello
"Tornaci. Se te la senti, tornaci. Ma sappi che ogni volta passeranno con camion e mitraglie e cani per quelle colline dove tu sarai, io mi sentirò morire. Ora vai".
Abbraccio mia madre, non stretta, che non senta col petto la pistola che mi sforma una tasca. Scendo nel prestino, lo traverso. Alla porta il fornaio di Bellonuovo mi mette la mano nella mano e in tasca un cotechino incartato. Gli sono grato che non mi parla di rifletterci bene, pesto i piedi per aggiustarli negli scarponi, e vado.

E' già buio e molto freddo. Non c'è luna, ma spunterà? Risalgo la provinciale Alba-Acqui per un duecento metri, taglio in un prato in salita e sono sulla stradina di S.Rocco.

Lì stacco il mio bel passo da campagna; paiono viaggiare con me le colline alla mia destra, che guardano la mia piccola città tenuta da loro. Ci vive la ragazza di cui sono, sarò sempre innamorato.

Se ora almeno non fossi innamorato, o se piuttosto quella bellissima mi desse speranze. A non voler staccare gli occhi da quelle colline, mi trovo con un piede sul vuoto del fossato. Mi riporto in metà della strada con uno scossone.

Ma l'amore si fa ripensare.

Se m'ammazzano, posso sperare che lei senta qualcosa rompersi dentro e venga sù per le colline a cercarmi tra amici e nemici, ululando come una lupa?
Mi ritroverà lungo, lunghissimo sopra la neve e mi bacerà tra sangue e gelo.

Da 'Appunti Partigiani', Beppe Fenoglio, Einaudi
 

rootfellas

Florello
mentre leggevo Fenoglio stamattina, riflettevo, pensavo alla lotta partigiana, a quante persone hanno "donato" la loro vita per le loro idee, per la democrazia, per la libertà.
Siamo abituati a pensare per compartimenti stagni, e abbiamo perso di vista quella che fu la radice della resistenza, la voglia di libertà, l'idea di democrazia.
La resistenza è fatta di storie di fornai, salumieri, contabili, impiegati e operai, madri, padri, figli, contadini e anche di comunisti, di atei, cristiani, democratici, socialisti, laici, tutti uniti dall'idea di libertà, che mollano tutto e vanno a combattere il comune nemico, tra loro si odiano (e il dopoguerra purtroppo ce lo ricorderà), ma hanno tutti un comune nemico da sconfiggere e hanno tutti quella magnifica idea in testa.
Idea si, perchè troppo spesso si confondono gli ideali con le idee, ma gli ideali sono qualcosa di poco tangibile, sono una bandiera che sventola mentre le idee sono vere, reali, realizzabili, qualcosa di tangibile per cui lottare, non sono solo un simbolo ricamato su una giacca.
 

rootfellas

Florello
http://www.youtube.com/watch?v=uoRJqEqrVdM

Uno gridava viva la libertà
due rispondeva noi la si conquisterà
tre sorrideva mentre quattro dormiva
cinque aveva tanto freddo e un poco di paura
sei vegliava il suo sonno quando la notte
si fece più scura
Sette faceva il pane, otto aveva tanta fame
nove sognava un mondo di pace e comunista
dieci parlava inglese all'undici che gli chiese:
"Harry raccontami, come sarà il nostro futuro?"
Dodici l'ago e tredici la cruna
amici e compagni in cerca di fortuna
lottando il presente desiderando un domani
giovani e belli, ribelli e partigiani
erano i tredici della Banda Tom, della Banda Tom

Che a mezzanotte il campanile suoni tredici rintocchi
Che al tredicesimo colpo tante lacrime
ad incendiare gli occhi
Chi di noi avrà il cuore libero dall'aodio e dal male
vedrà distintamente tredici nuove stelle brillare
nel cielo di Casale

Uno chiedeva adesso cosa ci succederà
due lo sapeva bene tutti noi si morirà
tre non parlava più, quattro rimaneva giù
cinque aveva pelle dura, sei gridava senza paura
maledetti fascisti assassini e la notte
si fece più scura
Sette sanguinava, otto lo rinquorava
nove soffriva per il suo sogno che in tanto svaniva
dieci si difese dai colpi, da quelli più vili
a spessare le mani di undici fu il calcio dei fucili
Dodici l'ago e tredici la cruna
amici e compagni senza più fortuna
Neve e tormento, filo di ferro sulle mani
giovani, fratelli, ribelli e partigiani
erano i Tredici della Banda Tom, della Banda Tom

Che a mezzanotte il campanile suoni tredici rintocchi
Che al tredicesimo colpo le lacrime
ad incendiare gli occhi
Chi di noi avrà il cuore libero dall'odio e dal male
vedrà distintamente tredici nuove stelle brillare
nel cielo di Casale
 

Pin

Master Florello
E ora tocca
a voi battervi
gioventù del mondo;
siate intransigenti
sul dovere di amare.
Ridete di coloro
che vi parleranno di prudenza,
di convenienza, che
vi consiglieranno
di mantenere
il giusto equilibrio.

La più grande
disgrazia che vi
possa capitare
e' di non essere
utili a nessuno,
e che la vostra
vita non serva
a niente.

Raoul
Follerau
 

new dawn

Guru Giardinauta
Dove sono, chi sono, cosa fanno i ragazzi di oggi che potrebbero andare sulle montagne sapendo di morire per un'idea? Ce ne sono ancora?
 

rootfellas

Florello
"Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate sulle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione." - Piero Calamandrei
 

Menta Piperita

Aspirante Giardinauta
"Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate sulle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione." - Piero Calamandrei


Dalle mie parti quindi! :hehe: Ma non solo ovvio...
 

new dawn

Guru Giardinauta
Sì, Scardan, disincantata e ironica la tua risposta. Hai anche ragione, in parte.
Ma facciamo un ragionamento sulla storia: negli anni quaranta c'erano pochi ragazzi che sono morti e hanno rischiato di morire per la libertà e la dignità.
E moltissimi che, come mia madre per esempio, giocavano a tennis e facevano i bagni di mare convinti che il Duce avrebbe provveduto a tutto.
Adesso il rapporto è lo stesso, è esattamente lo stesso. Siamo solo moralmente più esigenti con quelli che giocano a tennis, o fanno il grande fratello, ed è giusto così.
Sono cambiate molte cose, i ragazzi grazie a dio non vanno a morire, però ragazzi a posto ce ne sono, eccome.
Poi ci sono tutti gli altri. E quindi bisogna lottare, sempre, contro la stupidità.
 
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lalle

Florello
Penso che un grande contributo possiamo e dobbiamo darlo noi genitori, per cercare di colmare quel triste vuoto di ideali in cui la società, in questi anni superficiali, cerca di far crescere i giovani.
Giorno per giorno, leggendo, discutendo con loro, stimolandoli ad una visione critica di quello che li circonda, combattendo quell'appiattimento mentale che i media cercano di produrre in loro.

Root, quel passo di Fenoglio mi ha fatto venire la pelle d'oca, grazie, è veramente struggente
 
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Sevi

Fiorin Florello
Grazie Root :flower:

E quanti dei nostri nonni o padri hanno lottato per noi? Tantissimi :flower:

Mi viene sempre il magone quando sento alcuni vecchi raccontare.
Li ascolto con gli occhi incollati ai loro volti.

Molti sono morti, qualcuno resiste anche alle altre brutture della vita :)
Altre storie, invece, le risento dalle amiche i cui padri c'erano...in quella Resistenza.
E così penso al nonno partigiano che non ho mai conosciuto.
E allo zio 20enne morto in guerra, mai conosciuto neppure lui.
Storie simili a quelle di tanta altra gente.

Trovo persone molto differenti fra loro.
Chi non si stanca mai di raccontare, come se sentisse ancora chiaro e forte il bisogno di sfogare parte dell'orrore vissuto.
Dall'altra parte c'è anche chi, invece, vuole comprensibilmente non parlarne.
Sono entrambe due maniere per cercare di dimenticare, credo...anche se è impossibile.

Sembra trascorso così tanto tempo ma...non è vero, in fondo...visto che la guerra è sempre tra noi :(
 

costateo

Maestro Giardinauta
Root, grazie, hai detto già tutto.
Io non sono ottimista, ovunque vedo piattume e idolatria per cellulari, i pod, macchine ecc ecc.
Temo che lo spirito della Resistenza, lottare insieme al di là delle bandiere, per la libertà, si stia affievolendo sempre di più. Aggiungiamoci che sono in molti e con molte strategie a soffiare forte per alimentare il fuoco dell'oblio.
Spero di sbagliarmi.....:(
 
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