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la rosa nella storia

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albertinik

Guest
La Rosa nella storia
L'origine del nome "rosa" e' incerto,benche' esista tutta una letteratura ricca di decise affermazioni circa la sua etimologia.
La derivazione del termine greco Rodhon sembra sicura(da qui Rododendron,albero della rosa).
Il termine essendo collegato a rhein che significa "fluire",suggerisce che il profumo delle rose rimane sospeso nell'aria sinchè il vento non lo disperde.
Un altro accostamento e' con la parola "rota",ruota,che si riferirebbe alla forma regolare del fiore composto di 5 parti.
L'etimologia di "rosa"e' facilmente riconoscibile in quasi tutti gli idiomi di origine latina o germanica.
con il tempo,l'associazione con il colore stesso della rosa divenne irreversibile,cosi come accade per altri fiori,il cui nome e' gia una descrizione:la lavanda,la viola ecc.
Nei miti classici,la rosa e' il fiore di Venere;i cinque petali corrispondono alle cinque punte della stella di venere,che e' ancora Afodite,la Dea dell'amore.
Le leggende attribuiscono alle rose il privilegio d’essere presenti alla sua nascita, come si può osservare nel quadro di Botticelli, e addirittura di essere state create dalla Dea stessa!
Brevi cenni sull’origine delle rose giunte fino ai giorni nostri.
Rosa gallica: la celebre Apothecary rose, la cosiddetta rosa dei farmacisti, ambita per le sue qualità curative, astringenti e antinfiammatorie fu chiamata cosi da Linneo nel 600, ma quella conosciuta da medi, persiani, egizi gia un millennio prima di Cristo e poi da Greci e Romani veniva probabilmente dall’Asia occidentale.
A portarla in Europa sembra sia stato Thibaut IV conte di Champagne e re di Navarra, di ritorno da una crociata nel 1240 circa.
Tibaut la portò a Provins, nel dipartimento della Seine et Marne, cinquanta miglia a sud di Parigi, dove per seicento anni divenne il principale centro di coltivazione.
Per la prima volta, in Inghilterra, questa rosa fu menzionata da un frate della St.Mary Abbey a York, nel 1368 ed il Conte di Lancaster Edmunnd Crouchback la adottò come emblema.
Gli stemmi dipinti sugli scudi o intessuti nelle cotte d’armi componevano un linguaggio pittorico e simbolico, erano frequenti animali mitici e anche le piante, e la rosa è un fiore che nella sua forma semplice si presta bene alle stilizzazioni e ad ingrandimenti facilmente riconoscibili a distanza.
La rosa”en soleil”o rosa raggiata è una rosa araldica bianca e fu l’emblema adottato da re Eduardo IV dopo la vittoria degli York,nel 1461,a Mortimer Cross.
La rosa dei Tudor e’ un emblema araldico che combina la rosa bianca degli York con la rossa dei Lancaster e nel quattordicesimo secolo assunse un significato poco romantico infatti diede il nome ad una sanguinosa guerra civile
chiamata poi la Guerra delle Due Rose.
Anche Caterina D’Aragona adottò una rosa, una melograna e un fascio di frecce nel suo emblema; Jane Seymour una Fenice che s’innalza da un castello, con una rosa da ciascun lato, mentre Caterina Parr, vedova di Enrico VIII adottò una testa di fanciulla incoronata che si leva da una rosa Tudor.
Probabilmente è in Inghilterra che nacque un’altra forma di Gallica, la rosa Gallica Versicolor o rosa Mundi trovata allo stato spontaneo nel Norfolk, chiamata così per commemorare la figlia di Walter Lord Clifford (concubina di re Enrico II) che mori nel 1176 circa.
Probabilmente la scoperta di questa rosa non è più vecchia del botanico Mattew de L’Obel (la cui il nome della pianta annuale lobelia) che nel 1581 né da descrizione che potrebbe adattarsi a questa rosa.
Alcune Galliche ancora oggi in coltivazione sono; Charles De Mills, Tuscany Superb, La Belle Sultane, Camaieux, Belle de Grecy ecc.
(PARTE PRIMA SEGUE&#8230 ;)
 
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