capisco e condivido il punto, olmo (i bambini hanno necessità di limiti e regole). però per quanto mi riguarda le sberle mi han fatto male, eccome. così come i silenzi, devo dire, anche se in modo diverso.
cmq, per 'lezione' io non intendevo 'dare una lezione', ma 'far comprendere' (ho usato quella parola perché ci stava meglio come sostituto a 'punizione'
). a mio avviso i bambini capiscono senza necessità di chissà quali atti (che tra l'altro un adulto che va nella violenza con chi al suo confronto è indifeso non fa che mostrare debolezza, per cui la 'lezione' non passa di certo..), basta non prenderli per i cjapet, essere autentici e il più possibile congruenti. poi faranno cmq tutte le esperienze che sentono di dover fare, ma almeno nn avremmo messo del nostro nello spingerli fuori centro
(concordo anche sul 'tipo di educazione ricevuto', che per me è una cosa generale, cioè tutto quel che si respira in un ambiente... non per nulla nella maggior parte dei casi, se non in tutti, non dovrebbero essere i bambini a finire dallo psichiatra per problemi di deficit di attenzione, ma i genitori per non saper dare stabilità)(è anche vero che è un casino farlo.... non sto infatti accusando nessuno, solo dicendo che delle cose da fare che danno risultati ci sono, per cui val la pena percorrere quelle vie ogni qualvolta se ne ha modo)