La nostra cultura è basata sulle dualità: notte e giorno, maschile e femminile, vita e morte . . .Le dualità creano conflitto. E spesso anche dentro di noi siamo combattuti. Il segreto è capire che noi siamo l'unione di tutti gli opposti. Allora ci sarà incontro: logico ed illogico, luce e buio, vivranno in te in armonia. e tu sperimenterai la pace. Esci dalla logica del conflitto: non importa che tu sia coerente, che tu scelga.
Appunto la nostra cultura.
Uscire dalla logica del conflitto, già mi sembra in contrasto nei termini, o è logica o è conflitto.
Non vivo in conflitto il giorno e la notte, meno male che esiste il maschile e il femminile.
La vita e la morte, una la vivo l'altra l'affronto.
Troppo coerenza può si essere sinonimo di ottusità, ma lasciatemi la scelta.
Senza scelte non credo possibile esista l'armonia, almeno per la mia/nostra cultura.
Poi non credo che si viva questa dualità in conflitto, la notte è il giorno senza luce.
Il maschile e il femminile sono complementari tra loro, e la loro unione fa un tutt'uno.
La vita e la morte, un insieme di gioie che terminano in un lungo sonno.
Poi a parer mio queste sono due cose che non sono una dualità.
Parliamo della nostra vita perchè la conosciamo, non possiamo parlare della nostra morte.
Possiamo parlare della morte di chi ci sta accanto, ma anche questo è inesatto. Parliamo di quei momenti in cui arrivano al
grande sonno, della morte nessuno è venuto a parlarcene.
Ed essendo un qualcosa che colpisce direttamente, ma non tocca noi come IO, non è una dualità in conflitto con noi stessi.
Ribadisco è la cultura con cui siamo cresciuti, in cui viviamo e in cui abbiamo creduto, in cui credo.