Spad, io sono stanca di leggere disillusione e disincanto.
Leggo e ascolto tantissimo le persone e quasi tutte dicono la stessa cosa: non ci credo più, non credo più a niente.
Ecco, bene...questo è il modo giusto per far smettere la gente, di lottare per cambiare le cose.
...come vedi ci sono riusciti perfettamente. Siamo tutti ben organizzati nella nostra superficialità e nel nostro individualismo.
Sai quanti ne sento dire: questo mi ha deluso, quell'altro mi ha amareggiato...Io, io e sempre io...
Ma credete che quando ci si è dovuti tirar su le maniche per uscire dalla guerra qualcuno si sia permesso di fare queste pseudoanalisi similintellettuali segaiol-autocommiserative? NO.
La gente si è data un obiettivo e ha lottato per raggiugerlo.
Ma ci credeva, aveva un'idea, un sogno, una speranza.
Beh, credo che il gioco sottile che è stato fatto lentamente ma progressivamente, abbia pagato molto: l'appiattimento e l'anestesia totale alle coscienze.
La massa si accontenta di fare 3 settimane di ferie, di avere 2 auto, i cellulari, 3 televisori, il pc e tanta TV a iniettare di continuo quell'anestetico. Ci propinano modelli da eguagliare ed emulare e la gente ci crede in quei modelli, ne ha bisogno, perchè non ha più la speranza, non ha più niente su cui investire. Per sua natura l'uomo sin da piccolo, ha bisogno di sperare, di desiderare.
Ci hanno levato il desiderio, la voglia di far qualcosa per avere un mondo migliore e la gente ha comunque bisogno di un'idea in cui riporre sogni e speranze. Ecco perchè calciatori, top-models, veline, attrici e quant'altro funzionano bene, ecco perchè questo presidente del consiglio è stato una buona chimera: se c'è riuscito lui, ci posso riuscire anch'io.
Ecco perchè dicevo nell'altro 3D che i soldi, il consumismo sono la migliore arma contro noi stessi.
Con questo non voglio demonizzare o scagliare il mio anatema su chi guarda la TV...va bene tutto, purchè si sia consapevoli (questo è il solo antidoto al controllo delle coscienze) di ciò che si sta facendo e vedendo.
Poi c'è sempre il fatto che si tende a volere il cambiamento rapido, veloce e magari indolore.
Mi spiace dirlo, ma se non si cresce, se non si matura un po' e si smette di fare i bambini delusi dalle cose, non si verrà mai a capo di niente.
Forse io sarò illusa e ottimista, ma i conti si pagano così o si langue per sempre in un oblio rabbioso e sterile.