Eccomi qua a tirare le somme, ora che, per lo meno qui da me, il gran caldo è passato.
Le ortensie, munite di coni e bottiglia, se la sono cavata benissimo.
Anche le rose stanno bene.
Direi che, tra i coni e il sistema a tubicino, mi è sembrato meno efficace il secondo.
L'acqua del contenitore scendeva di poco e dopo un po' l'acqua diventava molto torbida e verde, di fatto non era più disponibile per la pianta. Qualcuno mi sa spiegare come evitare questo fenomeno?
La gardenia alla fine me la sono portata dietro su in collina, ogni suo predecessore mi è morto e non volevo rischiare.
Un po' per caso, l'ho posizionata dove riceveva sole diretto un paio d'ore al mattino presto, ed è stata bene: non solo non si è bruciata, ma è cresciuta ed ha fatto fiori, anche se non tanti. Il mio primo successo con le gardenie.
Galvanizzata dal non averla uccisa, ho appena comprato un altro esemplare con cui ho fallito quando ero proprio una absolute beginner poco diligente: una camelia japonica a fiore rosa. Vediamo come va quest'inverno. Ma penso di metterla a terra.
In generale ho deciso, dopo lunghe meditazioni, di piantare a terra alcune delle mie ragazze in vaso, sperando in una gestione più facile e miglior rigoglio per le piante stesse.
Andranno a dimora la Elaine Paige, che è stata finora peraltro strepitosa, la Orange Sensation ed anche una Aucuba japonica crotonifolia che sta diventando davvero grande.
Ho iniziato oggi a scavare i buchi. Poi contornerò con bulbi da ombra.
, povere le mie orfanelle
. E povera me che non amo il mio esilio campestre stagionale
