Intanto ho detto "QUASI"... si presuppone una certa elasticità, quindi.
guarda, io personalmente per dire ciò mi regolo su come le piante si adattano al nostro clima: non è raro infatti che essenze diverse si adattino in modo simile alle "anomale" condizioni climatiche.
La Zelkova, è a tutti gli effetti una caducifoglia (è un olmo!!), ma se mantenuta in adeguate condizioni climatiche (calore, luce, umidità) si comporta nè più nè meno che da sempreverde, a quanto pare (ho approfondito il mio studio sulla Z.) senza soffrirne minimamente se opportunamente e costantemente nutrita.
Au contraire, la cascola invernale di foglie di ficus e sopratutto carmona, è la risposta di una sempreverde a condizioni climatiche a lei non consuete: se si cessano le annaffiature e si cerca di non far marcire le radici, si ha la certezza di una pronta ripresa primaverile, seppure in cambio della perdita di alcuni rametti. Il problema è che il principiante non sa che ciò è naturale e quindi annaffia come se si fosse in pieno agosto. La fine è nota.
Il pepe -subtropicale e tropicale- immagino non si discosti da questa tendenza, magari non perderà le foglie ma senz'altro arresterà o rallenterà la crescita sino a che la temperatura non si sia alzata.
Con il freddo l'alberello non muore, ma le radici da parte forte della pianta divengono il suo punto debole, quindi più che della chioma (effettivamente "inutile" in questa stagione anche per le essenze trop.) è il caso di preoccuparsi delle radici e della loro conservazione sino a tempi migliori.
saluti