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Il nostro futuro

giubilo

Giardinauta
Giovedi scorso, durante un meeting con amici, siamo andati sull'argomento dei prgiudizi. Stefano ci ha raccontato del primo pregiudizio che si ricordi da lui subito. La sua maestra delle elementari nei primi quindici giorni di scuola "riconosceva i bambini". Li metteva in fila e poi li divideva tra " stupid e inteligent" ( stupidi e intelligenti ). Questo naturalmente a voce alta e toccando i bambini sulla testa...stupid a sinistra e intellligenti a destra. :crazy:
Quindi sono venuto a conoscenza di questo sito che ho giracchiato un po e direi interessante.
http://www.giulemanidaibambini.org/
 

stefanomotta

Giardinauta
Sbaglio o da un po di tempo a questa, parte chi insegna o dovrebbe farlo, non fa una bella figura? Queste cose, se sono vere, sono da denuncia. E interdizione a qualsiasi attività sociale.

Ho un'idea, le recluto in massa per rifarmi i muretti a secco giù in Liguria, o al limite diserbare a mano, perchè io non voglio usare prodotti chimici :D :D
Si mangia solo a risultato ottenuto. Muretti su = pappa. Erbacce estirpate = pappa. Proporzionale con i risultati ovviamente. Adoro la democrazia.....

Se non mangiano, mi farò pagare per la "splendida opportunità che offro loro per dimagrire facendo movimento in un ambiente puro e incontaminato..."

Seriamente, sono convinto che soprattutto alle elementari si debba pretendere il meglio in assoluto come insegnanti. Vanno assolutamente riqualificati e retribuiti degnamente.
Ai miei tempi un Maestro era onorato e rispettato. Adesso, per la maggior parte delle occasioni, è un "imboscato", più o meno pubblico.
 

cactus92

Aspirante Giardinauta
per me ci vorrebbe un ente statale che controlli con delle ispezioni a sorpresa le il modo di insegnare degli insegnanti e, se non idoneo, passare a sanzini
 

stefanomotta

Giardinauta
per me ci vorrebbe un ente statale che controlli con delle ispezioni a sorpresa le il modo di insegnare degli insegnanti e, se non idoneo, passare a sanzini

Non so se è la soluzione giusta.....così abbiamo il rischio di ritrovarci su groppone un'altra struttura pubblica da pagare...

Del resto come fai a giuducare un'insegnante? Da cosa? Ok, in questi casi limite non c'è nemmeno da discutere, ma in situazioni più "sfumate" si corre il rischio di essere o troppo rigidi o troppo morbidi. Bel problema.....

Milla tu che sei dell'ambiente cosa proporresti per "valutare" la qualità di chi insegna?
 

giubilo

Giardinauta
Piu che altro, attitudinalmente basterebbe avesse un po di passione e amore visibili...
Logicamente la signora descritta sarà piu o meno gia morta anche perche penso possa avere un 90/100 anni.
 

milla04

Maestro Giardinauta
Stefano, non è così semplice....
:confuso: Dunque....
-L'insegnante deve amare quello che fa, altrimenti passerà il tempo a guardare l'orologio in attesa spasmodica della ricreazione e della campanella di uscita, poi a guardare il calendario per vedere quanti giorni mancano alle prossime festività, poi i documenti per vedere quanti anni mancano alla pensione e quindi, tra orologi, calendari e documentazione dimenticherà di avere una missione da compiere.
-L'insegnante deve avere una visione panoramica dell'anno scolastico che sta percorrendo, quindi deve essere una buona programmatrice del proprio lavoro.
-Deve possedere una buona tecnica, padronanza della propria area disciplinare: solo così sarà capace di proporre stimoli, di attuare una didattica basata sulla ricerca del sapere. Le insegnanti che non hanno tale padronanza temono di trovarsi in difficoltà e sono più rigide, sono quelle che, ad una lezione di scienze, per fare un esempio, dettano o fanno copiare una lezione dalla lavagna, invece di fare un esperimento e guidare i bambini ad appropriarsi di un concetto, o fanno imparare a memoria le formule dell'area di figure geometriche piane, senza spiegare che diavolo sono e come si è arrivati a formularle. E la scuola diventa un animale imbalsamato:astonishe ...
-L'insegnante deve fare dell'errore un momento di formazione, non scatenare l'ansia con segnacci rossi e blu e fare magari commenti antipatici e svalutanti del tipo "Non hai capito...", "Hai sbagliato...".
-L'interrogazione non deve essere una punizione, uno spauracchio, il "babau" per gli alunni, ma solo un momento in cui l'alunno espone ciò che sa e verifica con l'insegnante se ci sono concetti ancora non sufficientemente chiari, l'insegnante verifica se è il caso di andare avanti o proporre attività di rinforzo. Invece gli studenti sono in genere terrorizzati fino alla laurea, vivono l'interrogazione e l'esame come un incubo, si riempiono di camomilla, si fanno venire la colite....assurdo.
-L'insegnante deve lasciare a casa i litigi col marito, i piatti da lavare che l'aspettano, limitare i danni della sindrome premestruale e accogliere i bambini col sorriso migliore. In classe non deve urlare, se parla piano il vocio diminuisce, non fosse altro che per curiosità di sapere che diavolo sta dicendo.
-Quando minaccia di punire, la brava insegnante punisce davvero. Le continue minacce a vuoto svuotano anche lei di credibilità e autorità.
Le regole devono essere poche, chiare per tutti, interiorizzate tramite la discussione, i disegni, un cartellone sempre presente, esempi pratici. Una volta stabilite, esse diventano praticamente sacre.
-La brava insegnante è un'ottimista: per lei i bambini possono farcela, sono meravigliosi, con uno sforzo più o meno piccolo possono diventare campioni di questo e quello, e non si stancano mai di ribadirlo....Al contrario, se dici ad un bambino che è "stupid", pian piano si crederà davvero stupido e, una volta raggiunto quel livello, sarà convinto dell'inutilità di fare di più.

Come sono andata? Sono stata promossa?:eek:k07:
 

milla04

Maestro Giardinauta
Amba, in tanti anni che lavoro la maggior parte delle insegnanti che ho conosciuto davano l'anima per il loro lavoro, credimi. Solo che chi lavora bene e fa il proprio dovere, chi mette amore nel proprio operato non finisce sui giornali, non viene citato, nè premiato, spesso non ha neanche il plauso del dirigente. Riceve solo il sorriso dei genitori e la soddisfazione di vedere dei bambini che sono felici di crescere. Lavora nel silenzio e sembra quasi che non ci sia.
 

stefanomotta

Giardinauta
Alessandra, ti sei promossa da sola...

Ma, ancora una curiosità: una scuola che forma insegnanti ha senso? Puoi insegnare le qualità che hai elencato sopra tu? Non penso che il diploma o la laurea in se aiutino. Che ne pensi?

Come li "troviamo" quelli/e come te?
 
G

Guardiano delle oche

Guest
Ai miei tempi un Maestro era onorato e rispettato. Adesso, per la maggior parte delle occasioni, è un "imboscato", più o meno pubblico.

Ma gli insegnanti di oggi non sono gli studenti di ieri cresciuti nel '68 tra lotte, distruzioni di piazza, manifestazioni e bla bla bla, tutto contro gli insegnanti di allora ? gridando: "insegnanti bigotti, incapaci di infondere il sapere"
Inoltre non so a quali tempi tu ti riferisca, ma ti ricordo che agli inizi del '900 gli insegnanti avevano diritto di "ceffone" verso gli scolari. Oggi succede un putiferio se solo si permettono di sgridare.
Il tuo discorso sa tanto da: una volta le arance erano più buone.
 

stefanomotta

Giardinauta
Si, erano più buone. Ma ci sono anche nuove arance molto valide.

Non è tanto meglio una volta o adesso, ma il modo di considerare la figura dell'insegnante. Al momento ha un livello medio molto basso. E non va bene. Ne per chi insegna, ne per chi studia.
 

Datura rosa

Guru Master Florello
Ricordo che in seconda media venne un supplente di matematica che nei 50 minuti di lezione riusciva a spiegare l'argomento e far fare un esercizio ad esso inerente ad ogni studente (eravamo 25). Era eccezionale. Non avevamo alcun bisogno di studiare la matera a casa. Rimase con noi un mese e quando tornò l'insegnate di ruolo se ne andò accompagnato dal nostro rimpianto.
Mi chiedo se un bravo insegnante (e nella mia vita scolastica ne ho incontrati, per fortuna, parecchi) e un insegnante "scaldasedia" (e anche di questi ne ho esperienza) percepiscano lo stesso stipendio e, in caso affermativo, se questo sia giusto.
 

paperella1

Giardinauta Senior
milla secondo me sei una delle persone più adatte ad essere insegnante e da quello che scrivi devi anche amare molto il tuo lavoro!
 

milla04

Maestro Giardinauta
Vi ringrazio tantissimo (intimidita, io...:ros: ) per le belle parole nei miei confronti, ma non mi ritengo una mosca bianca, ripeto conosco molte brave colleghe che ce la mettono tutta in una scuola che da anni, credetemi, naviga in piena tempesta.

Comunque il mio lavoro è necessariamente diverso, dato che mi occupo di handicap, quindi ho una formazione solo iniziale comune alle altre insegnanti, per il resto ho dovuto seguire un percorso differente.
Qualcuno chiedeva se aveva senso la formazione per gli insegnanti: sì, almeno per quel che riguarda le competenze di base e la didattica, che non si improvvisa ma si basa su ricerche serie.
La predisposizione in effetti fa la differenza, non tutti hanno la dedizione, il carattere e la serenità d'animo per portare avanti un compito del genere, ma questo accade in ogni ambiente di lavoro, anche in campo medico, tanto per nominare un tipo di lavoro particolarmente delicato...:astonishe
 

Clorophilla

Florello
Io mi trascino ancora il trauma della mia insegnante di matematica e scienze alle scuole medie. Puntualmente a quasi ogni lezione mi chiamava alla lavagna, accendeva il registratore e....siccome in matematica nonostante ce la mettessi tutta ma proprio tutta ero una zuccona:ros: , la signora registrava tutta l'interrogazione, con tanto di improperi nei miei confronti ed io che sudavo e tremavo come una foglia di fronte a quella lavagna dalle sigle che mi parevano arabo :astonishe. Era un incubo :crazy: , da lì in poi ho sempre odiato la matematica.
 
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