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Il giardino di Anna: rose da seme 2023

AnnaMM

Giardinauta
Ciao a tutti,
la mia passione per la germinazione dei semi di rose presi qua e là , e in qualche caso nati da qualche mio esperimento di ibridazione, mi sta decisamente prendendo la mano.
Visto ciò in aggiunta al fatto che il numero di rose nate da seme sta quasi per superare quelle acquistate ho deciso di aprire un thread a loro dedicato.
Prima di riportare l'andamento della semina, effettuata quest'autunno, riporto il metodo che seguo per la germinazione dei semi di rosa.
Chi si è approcciato a questo tipo di riproduzione delle rose saprà che, per poter emettere radice, i semini di rosa necessitano di passare un periodo al freddo, quindi va effettuata la vernalizzazione dei semi stessi, ossia i semi devono trascorrere un lasso temporale all'interno del frigo. La prima volta che ho provato a far germinare una rosa ho seguito passo passo il metodo riportato in rete, ossia tenere i semi in ambiente umido in frigo fino all'emissione della radice. Purtroppo non sono riuscita a gestire la muffa quindi ho provato a seguire un altro iter e fino ad ora mi ha dato ottimi risultati. Quando il cinorrodo è maturo lo raccolgo e ne estraggo i semi, li inserisco in una bustina e li matto in congelatore per un paio di settimane, quindi li passo nel cassetto più freddo del frigo fino ad autunno inoltrato quando li semino in vaso e li lascio alle intemperie ( dove abito le temperature in inverno scendono sotto zero la notte quindi la vernalizzazione continua all'aperto). Non appena cominciano a spuntare le prime piantine sposto il vaso in serra fredda, e quando sono abbastanza grandi le separo e le trapianto in vasetto singolo.

Detto questo allego alcune foto delle piantine nate quest'anno a partire dal semenzaio, che ho già diradato ma che si è già riempito nuovamente

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questo vasetto, invece, contiene dei semi della rosa nera di mia sorella che sono rimasti in frigo per meno tempo rispetto agli altri semi ed hanno cominciato a germinare più tardi , nel cerchietto si nota una nuova piantina che sta appena spuntando

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le piantine che ho trapiantato un paio di settimane fa hanno attecchito e una presenta il primo bocciolo del 2023

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In questo thread riporterò l'andamento delle piantine nate da seme nel 2023 e qualche aggiornamento sulle sorelle più grandi.

Ciao a tutti Anna
 
Ultima modifica:

AnnaMM

Giardinauta
Buonasera a tutti,

in questi giorni ho ulteriormente diradato le piantine del megasemensaio, fino ad ora ho separato 30 piantine e nel vaso ce sono rimaste altrettante Oo non ho mai avuto un risultato del genere.

Nel frattempo ho anche rinvasato le piantine nate l'anno scorso e che hanno superato l'inverno

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AnnaMM

Giardinauta
che ci fai dopo con tutte quelle piante? :lol:

Me lo sto chiedendo anche io hihihih, di certo non sopravviveranno tutte, ma comunque saranno tante quindi alcune le metterò in giardino altre le regalerò :p .
Dovrebbero essere rose da bordura, i cinorrodi li ho raccolti in un'aiuola piena di queste rose e non penso si discostino molto dalle rose madre.

Vediamo cosa ne esce fuori :)
 

Jc123

Giardinauta
Vedere nascere le rose che abbiamo seminato è sempre una grande emozione! Io quest'anno ho deciso di provare a usare come vasca in cui seminarli una Samla di Ikea circa 80*60*20 (sono quelle scatole di plastica trasparente con il coperchio) ho fatto una cinquantina di buchi sotto con il trapano e riempito con terriccio. Fin ora mi sto trovando molto bene! Volevo una soluzione con coperchio (che adesso è sollevato) dato che l'anno scorso una grandinata completamente fuori stagione (precisamente quando le rose hanno finito di germinare, ma prima che fossero abbastanza grandi per sopportarlo) mi ha fatto perdere tutto il lavoro per quell'anno. Erano circa 60 piantine, tutte morte. Quest'anno ho piantato i semi molto vicini perché stavo testando i tassi di germinazione per molte varietà nuove e in una scatola da 80*60*20 ci sono stati circa 500 semi (troppi). Per chi non lo sapesse, molte varietà di rosa difficilmente producono semi quando vengono impollinate artificialmente. Anche tra quelle che lo fanno, però, molto spesso il tasso di germinazione è molto basso e quindi se si vuole avere risultati stimolanti è importante scegliere varietà che germinino bene. Al momento ho un centinaio di piantine che crescono, non dovrebbe mancare molto ai primi fiori. Non le ripianterò fino al prossimo inverno, in modo da costringermi ad effettuare una selezione severa (ho già provato negli anni scorsi a metterle ognuna nel proprio vasetto, ma così facendo poi non selezionavo abbastanza e finivo per tenere piante mediocri. Dopo il primo fiore pianifico di eliminare almeno 2/3 delle piante, e poi di selezionare man mano durante l'estate per rifiorenza, resistenza e vigore.

per chi fosse interessato, tra le varietà che coltivo le migliori come piante madri sono state:

- The Wedgwood Rose: produce molte bacche sia tramite impollinazione aperta che tramite impollinazione artificiale. Ottimo tasso di germinazione, almeno 50%.
- Alfred Sisley: produce semi molto facilmente, germina abbastanza bene.
- Roald Dahl: produce bacche con molti semi da impollinazione aperta, non ho ancora testato estensivamente come accetta polline di altre varietà, ma i primi risultati sono promettenti. Tasso di germinazione eccezionale.
- Desdemona: produce bacche da impollinazione aperta, ma non ho ancora testato tramite impollinazione manuale. Su internet ho letto che accetta anche polline di altre varietà, ma non posso confermare. Ottima germinazione.
- Lady Emma Hamilton: produce un numero abbastanza buono di bacche, buon tasso di germinazione.
- Duchesse de Montebello: non l'ho ancora testata, ma ibridatori molto autorevoli da varie parti del mondo mi hanno detto che germinazione e formazione di semi sono abbastanza buoni, ma soprattutto i seedling prodotti sono spesso molto belli. Non ci si può aspettare prole rifiorente nella prima generazione, però.

Trovare varietà che funzionino per il polline è più facile, invece. Quest'anno sono stato positivamente impressionato da Munstead Wood, che produce molto polline, che sembra essere molto fertile
 

Luca Nasi

Maestro Giardinauta
@Jc123 capiti giusto in tempo per una domanda a proposito della coltivazione da seme delle rose.
Una volta ottenute/selezionate le piantine si dovrà innestarle oppure si possono tenere col loro apparato radicale?
 

Jc123

Giardinauta
Ciao!
è una domanda più difficile di quanto pensi, probabilmente :lol:

Dalla fine dell'800 fino alla fine del '900 le rose sono state riprodotte esclusivamente tramite innesto; gli ibridatori commerciali crescono (questo ancora oggi) centinaia di migliaia di semi in una serra e nel corso del primo anno ne eliminano il 90% o più. Le varietà selezionate, a fine estate, vengono innestate e valutate l'anno successivo all'aperto. Ogni anno vengono eliminate una buona parte delle varietà e si continua a riprodurre per innesto, aumentando ogni anno il numero di piante per varietà e diminuendo il numero di varietà. Dopo 8-10 anni, ci si ritrova con solo una manciata (o meno) di varietà, in quantità sufficienti per essere introdotte sul mercato. In Europa ancora oggi le rose vengono riprodotte quasi esclusivamente per innesto (Nino Sanremo è davvero un'eccezione).

Questo ha comportato che per oltre un secolo (decine di generazioni) non c'è stato alcun tipo di selezione per il vigore su radice propria, e di conseguenza è una caratteristica che spesso è stata persa. Le varietà che si riproducevano facilmente per talea ed erano ugualmente vigorose lo erano per puro caso, non perché fosse una caratteristica ricercata. Per esempio, Peace è una varietà che notoriamente ha poco vigore se da talea e necessita di essere innestata; al contrario, Queen Elizabeth radica facilmente ed è vigorosa anche da talea (una "nonna" è R. roxburghii). Negli Stati Uniti alla fine del '900 alcuni ibridatori si sono resi conto del fatto che questo è, a tutti gli effetti, un problema. In poche parole, innestare sta diventando sempre più costoso ed è fattibile, in effetti, solo se si ha un'azienda molto grande.

Con il passaggio dalle HT/floribunda/grandiflora pure alle cespugliose moderne, che spesso contengono rose botaniche, rose antiche o comunque rose più sane e vigorose nel loro albero genealogico si sta un po' recuperando; è necessario però ritenerlo importante nel processo di selezione. Se non si seleziona per un carattere, nel lungo periodo è come selezionare contro quel carattere.

La risposta, comunque, è "dipende da te". Quanto vuoi selezionare? Se vuoi tenere tutte (o comunque un numero cospicuo) delle piante che ti nascono, allora probabilmente una parte di quelle non sarà abbastanza vigorosa senza essere innestata. Se invece vuoi effettuare un lavoro di selezione, dipende da quanto lo ritieni importante. Io, personalmente, scarterei una pianta che non possa essere cresciuta senza essere innestata; scarterei nel senso che non la selezionerei per riprodurla, ma potrebbe essere usata come genitore in altri incroci (a volte una pianta poco vigorosa può dare, con il giusto incrocio, prole vigorosa).

Molto spesso comunque la stessa varietà da talea e da innesto raggiunge altezze diverse, a volte anche con portamento diverso. Questo non vuol dire automaticamente che la pianta non possa crescere senza essere innestata, semplicemente si comporterà in modo diverso
 

AnnaMM

Giardinauta
Ciao @Jc123 grazie per le informazioni che hai condiviso con noi, come precedentemente ho detto mi sono lanciata nella semina di rose da autodidatta, perché affascinata dal processo e dalla scoperta di ogni nuova rosa.
Tutto quello che ho imparato è stato per osservazione, o leggendo i vostri post in giro sul forum.
Purtroppo, anche se mi piacerebbe molto, non ho molto tempo di studiare e leggere ciò che scrivete è il miglior modo per imparare.
L'ibridazione è un altro ambito che mi affascina molto, infatti dopo essermi documentata e aver visto qualche video mi sono lanciata e ho fatto qualche esperimento ( scegliendo le rose puramente a caso) in alcuni casi ho avuto fortuna e sono riuscita a far generare il cinorrodo con semi e a far nascere qualche piantina, penso che mi cimenterò ancora se riuscirò :) .
Immagino il dispiacere di veder sfumare tanto lavoro a causa di una grandinata e penso che la soluzione di una scatola rigida per la loro protezione sia ottima, ma lasciandole lì per una anno intero non avranno problemi di spazio? chiedo perché io ho sempre la sensazione che lo spazio che hanno le piantine sia sempre troppo poco.

Per quanto riguarda la domanda di @Luca Nasi avevo letto che il passo successivo adottato dagli ibridatori è quello di innestare le nuove varietà, io ovviamente non l'ho mai fatto e proprio per questo ho potuto osservare come alcune rose sono più vigorose, altre più deboli e altre ancora non riescono a superare il primo inverno e a me va bene così, quelle più forti sono finite a terra in giardino e per ora sono ancora vispe.
 

Jc123

Giardinauta
Ciao @Jc123 grazie per le informazioni che hai condiviso con noi, come precedentemente ho detto mi sono lanciata nella semina di rose da autodidatta, perché affascinata dal processo e dalla scoperta di ogni nuova rosa.
Tutto quello che ho imparato è stato per osservazione, o leggendo i vostri post in giro sul forum.
Purtroppo, anche se mi piacerebbe molto, non ho molto tempo di studiare e leggere ciò che scrivete è il miglior modo per imparare.
L'ibridazione è un altro ambito che mi affascina molto, infatti dopo essermi documentata e aver visto qualche video mi sono lanciata e ho fatto qualche esperimento ( scegliendo le rose puramente a caso) in alcuni casi ho avuto fortuna e sono riuscita a far generare il cinorrodo con semi e a far nascere qualche piantina, penso che mi cimenterò ancora se riuscirò :) .
Immagino il dispiacere di veder sfumare tanto lavoro a causa di una grandinata e penso che la soluzione di una scatola rigida per la loro protezione sia ottima, ma lasciandole lì per una anno intero non avranno problemi di spazio? chiedo perché io ho sempre la sensazione che lo spazio che hanno le piantine sia sempre troppo poco.

Per quanto riguarda la domanda di @Luca Nasi avevo letto che il passo successivo adottato dagli ibridatori è quello di innestare le nuove varietà, io ovviamente non l'ho mai fatto e proprio per questo ho potuto osservare come alcune rose sono più vigorose, altre più deboli e altre ancora non riescono a superare il primo inverno e a me va bene così, quelle più forti sono finite a terra in giardino e per ora sono ancora vispe.

Ti saprò dire alla fine dell'anno, spero di no :)

In ogni caso si tratta di una vasca da quasi 100l, riempita con circa 60l di terra. Alla fine della stagione spero di essere riuscito a tenere non più di 20 piantine. Spero che basti. Se fosse un po' più alto sarebbe meglio, i letti di semina che ho visto usare sui blog di altri ibridatori sono alti una trentina di cm, un po' più del mio, ma nello stesso ordine di grandezza più o meno.



Per quanto riguarda lo studio, non voglio dire che non sia fondamentale, anzi, ma l'osservazione è la parte più importante. Ovviamente più si riesce ad imparare sulle varietà che si vogliono usare, sulla loro genealogia, su eventuali risultati avuti da altri, meglio è. In ogni caso, però, la genetica delle moderne rose da giardino è così complessa che non si può predire molto senza tecnologie fuori dalla portata di un qualsiasi amatoriale. Poi, se il tuo obiettivo è divertirti e avere qualche rosa in più, conoscere queste cose non è fondamentale. Frequentando forum con ibridatori amatoriali da diverse parti del mondo ho imparato moltissimo, ma gli obiettivi, gli spazi a disposizione e le esperienze sono così diverse che si può fare ben poco senza provare, osservare e stare a vedere. L'unico consiglio che mi sento di darti è di prendere nota delle impollinazioni, di quali delle tue varietà accettano più facilmente pollini diversi, quali pollini vengono accettati più facilmente e quante germinazioni ottieni, più che altro per risparmiarti lavoro inutile in futuro su varietà che non collaborano. Non ci vuole tanto, basta segnarti tutto su un foglio excel, poi con delle funzioni abbastanza basiche ti trovi le percentuali già calcolate. O, se preferisci, anche con uno stile più qualitativo che quantitativo su un quaderno :)
 

AnnaMM

Giardinauta
Prima rosa da seme a fiorire, nella semina di quest'anno sono quasi tutte figlie di rose da bordura ( tranne 4 nate dai semi di una rosa nera) quindi mi aspetto tutte roselline semplici.
La piantina non si presenta sanissima ma sta gettando un nuovo ramoscello, vediamo come prosegue

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alla prossima :)
 

AnnaMM

Giardinauta
Per la serie le rose da seme disastrose : questa rosa è una delle prime che sono riuscita a far germinare 5 anni fa, fino a quando è rimasta in vaso non ha avuto problemi dopo aver deciso di posizionarla in giardino ha cominciato ad avere problemi, l'anno scorso non ha fiorito nemmeno una volta. Quest'anno, quasi morta, ha messo su un nuovo getto e aperto un fiore ( volevo tagliarlo ma poi ho proprio rimosso la cosa) .

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AnnaMM

Giardinauta
Le rose che ho lasciato nel vasone dove hanno germinato hanno avuto un ottimo sviluppo, peccato stiano strette ma spostarle ora non è il caso oltre alle temperature alte sono quasi tutte in procinto di fiorire

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ci sono alcune hanno addirittura due boccioli ( dopo la foto ne ho eliminato uno)

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questa sembra avere un colore particolare, vediamo domani

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uno microbo, viste le dimensioni, si è aperto

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Infine due rose nate da seme 4 anni or sono

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IMG20230528123603.jpg
 

Gertrude J.

Maestro Giardinauta
Ciao!
è una domanda più difficile di quanto pensi, probabilmente :lol:

Dalla fine dell'800 fino alla fine del '900 le rose sono state riprodotte esclusivamente tramite innesto; gli ibridatori commerciali crescono (questo ancora oggi) centinaia di migliaia di semi in una serra e nel corso del primo anno ne eliminano il 90% o più. Le varietà selezionate, a fine estate, vengono innestate e valutate l'anno successivo all'aperto. Ogni anno vengono eliminate una buona parte delle varietà e si continua a riprodurre per innesto, aumentando ogni anno il numero di piante per varietà e diminuendo il numero di varietà. Dopo 8-10 anni, ci si ritrova con solo una manciata (o meno) di varietà, in quantità sufficienti per essere introdotte sul mercato. In Europa ancora oggi le rose vengono riprodotte quasi esclusivamente per innesto (Nino Sanremo è davvero un'eccezione).

Questo ha comportato che per oltre un secolo (decine di generazioni) non c'è stato alcun tipo di selezione per il vigore su radice propria, e di conseguenza è una caratteristica che spesso è stata persa. Le varietà che si riproducevano facilmente per talea ed erano ugualmente vigorose lo erano per puro caso, non perché fosse una caratteristica ricercata. Per esempio, Peace è una varietà che notoriamente ha poco vigore se da talea e necessita di essere innestata; al contrario, Queen Elizabeth radica facilmente ed è vigorosa anche da talea (una "nonna" è R. roxburghii). Negli Stati Uniti alla fine del '900 alcuni ibridatori si sono resi conto del fatto che questo è, a tutti gli effetti, un problema. In poche parole, innestare sta diventando sempre più costoso ed è fattibile, in effetti, solo se si ha un'azienda molto grande.

Con il passaggio dalle HT/floribunda/grandiflora pure alle cespugliose moderne, che spesso contengono rose botaniche, rose antiche o comunque rose più sane e vigorose nel loro albero genealogico si sta un po' recuperando; è necessario però ritenerlo importante nel processo di selezione. Se non si seleziona per un carattere, nel lungo periodo è come selezionare contro quel carattere.

La risposta, comunque, è "dipende da te". Quanto vuoi selezionare? Se vuoi tenere tutte (o comunque un numero cospicuo) delle piante che ti nascono, allora probabilmente una parte di quelle non sarà abbastanza vigorosa senza essere innestata. Se invece vuoi effettuare un lavoro di selezione, dipende da quanto lo ritieni importante. Io, personalmente, scarterei una pianta che non possa essere cresciuta senza essere innestata; scarterei nel senso che non la selezionerei per riprodurla, ma potrebbe essere usata come genitore in altri incroci (a volte una pianta poco vigorosa può dare, con il giusto incrocio, prole vigorosa).

Molto spesso comunque la stessa varietà da talea e da innesto raggiunge altezze diverse, a volte anche con portamento diverso. Questo non vuol dire automaticamente che la pianta non possa crescere senza essere innestata, semplicemente si comporterà in modo diverso
Wow... mega post!
Interessantissimo!
(y)
 

AnnaMM

Giardinauta
Buonasera, anche oggi piove....oramai posso fare a meno di dirlo...

la rosa nata 4 anni fa si è aperta totalmente, è leggermente profumata e il fiore dura molti giorni fogliame rosso, come la pianta madre, e, come nota negativa, è soggetta alla ticchiolatura.

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il microbo completamente aperto

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l'ultimo bocciolo nato, lievemente profumato color crema e il fiore non è piccolissimo

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aggiornerò nei prossimi giorni poichè molte nuove pianticelle hanno i boccioli già pronti....
 

AnnaMM

Giardinauta
Buonasera a tutti, le rose da seme hanno tutte i loro bocciolini pronte ad aprirsi al sole ( per modo di dire) per la prima volta. Ecco le ultime che si sono mostrate

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questa sembra proprio bellina, non si è ancora aperta del tutto ma è rosa tenue con le punte cremisi

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quest'altra , ancora del tutto chiusa ha un bocciolo particolarissimo è piatto vediamo come si presenterà all'apertura

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tutte le rose nate quest'anno sono figlie di rose da bordura solo 5 sono nate dal cinorrodo prelevato dalla rosa nera di mia sorella, di cui sono anni che provo a fare una talea ed ancora non ci sono riuscita. 3 delle 5 hanno un bocciolo e una sembra avere i petali molto scuri

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