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Il famoso Ciliegio per la mia ragazza... Vi voglio bene.

Fihnes

Aspirante Giardinauta
Ragazzi, ce l'ho fatta. Grazie anche e soprattutto a tutti voi ho fatto un bellissimo regalo alla mia ragazza, che è rimasta basita di fronte a questo abbozzo di spettacolo della natura.
Per noi ha un significato importantissimo quella pianta, era un regalo che doveva essere speciale e così è stato, anche grazie a voi, ripeto, che avete sopportato le mie richieste e mi avete trattato benissimo fin da subito.
Un grazie particolare a Greenray.

Detto ciò, per vostra sfortuna non me ne andrò di qui. Questa ricerca ha risvegliato in me un "pollice verde" che si era ormai addormentato tra i libri dell'università e il lavoro.

Vi terrò costantemente aggiornati su quelle che ormai sono "nostre" creature.
La sagerethia del cinese jepiasseuncorpondostaadesso
Il ciliegio che diventerà una pianta di 3 metri da balcone.


Grazie a tutti, davvero.



PS: una domandina non potevo non farla...

http://www.giardinaggio.it/video/rinvasare un bonsai ottenuto da margotta.asp

Io dovrò fare questo? Sul prunetto c'è solo un pezzo di scocc (Green...) intorno alla metà del tronco (dove presumibilmente si è margottato).
 

Greenray

Esperto di Bonsai
No, la margotta è visibile solo fin quando è applicata ad una parte della pianta "donatrice".
Quando tutto è concluso, la parte tagliata, completa di radici, viene coperta dal terriccio, da cui fuoriesce solo la parte che deve rimanere la chioma del risultato della margotta, praticamente una nuova pianta, con le sue radici e senza in mano nessun bicchierino di scotch, non ha bisogno di nastri adesivi.
La margotta non lascia cicatrici, né alcun segno visibile: insisto, il nastro che io sappia si usa esclusivamente per stringere e sigillare il punto dell'innesto e quando è riuscito, il nastro non serve più.

Credevo che col ciliegio tu volessi realizzare un bonsai, non una pianta da tre metri. Così dovremo sopportarti fino al raggiungimento dei tre metri? Puoi farci uno sconto e andartene qualche decimetro prima? :lol::lol:
Per un tale progetto devi avere un balcone bello grande dove mettere un vaso enorme!

Ora guardo il video...............................................si, come dicevo, non rimane alcuna traccia.

Ciao
 
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Fihnes

Aspirante Giardinauta
Ahhhhh, aspè allora. Questo mica l'avevo capito! Cioè io ho già la parte tagliata della pianta? In pratica il video rappresenta un passaggio che quella pianta ha già fatto?
No perchè allora cambiano un sacco di cose.
Quindi è normale che io sotto a quel pezzo di scocc non abbia trovato radici!
Io onestamente pensavo che la pianta vecchia fosse la parte sotto allo scocc e il ciliegio vero e proprio la parte superiore.
Quindi mi stai dicendo che non lo dovrò asportare, che lo devo lasciare così e cominciare già a lavorare per farlo diventare bonsai?

Green, lasciamo perdere i bicchierini di scotch, quando inizi non smetti più...
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
concordo con green
allora la margotta altro non è che una tacnica per abbassare le piante, ricavarne una da una pianta madre ecc.
se si è bravi, dopo un paio di anni non si vede più nulla.
lo scotch che dici tu, può darsi che sia un riparo di un innesto.
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Ahhhhh, aspè allora. Questo mica l'avevo capito! Cioè io ho già la parte tagliata della pianta? In pratica il video rappresenta un passaggio che quella pianta ha già fatto?
No perchè allora cambiano un sacco di cose.
Quindi è normale che io sotto a quel pezzo di scocc non abbia trovato radici!
Io onestamente pensavo che la pianta vecchia fosse la parte sotto allo scocc e il ciliegio vero e proprio la parte superiore.
Quindi mi stai dicendo che non lo dovrò asportare, che lo devo lasciare così e cominciare già a lavorare per farlo diventare bonsai?

Green, lasciamo perdere i bicchierini di scotch, quando inizi non smetti più...

Il video mostra la tecnica della margotta e termina con l'interramento della parte chiamata "caramella" (perché avvolta in plastica che la fa appunto somigliare ad una caramella enorme)
Se il video fosse continuato, non avresti più notato che la pianta era stata ottenuta con la tecnica della margotta, avresti visto una pianta nel suo vaso e basta.

La tua pianta ha qualcosa che sembra proprio un nastro in un punto dove c'è un certo rigonfiamento detto anche "callo", una specie di cicatrice fra le due parti che sono state unite.
Si tratta di due parti quasi certamente di due piante diverse, "il portainnesti" cioè la pianta che accetta la parte innestata e la "marza" il rametto della pianta voluta.

Sotto un innesto difficilmente si formano radici , ameno che uno lo voglia, perché l'innesto lo si fa su di una parte già abbastanza cresciuta e forte, che non è prossima alle radici.
Quindi è corretto quello che hai pensato: sotto lo scotch c'è la pianta "vecchia" e sopra la parte "nuova" (ma relativamente perché si può innestare un rametto giovane di una pianta vecchia, mettiamo dieci anni, su di un portainnesti giovane mettiamo di cinque anni).

La parte di sotto di un innesto deve essere compatibile perché l'innesto abbia successo. Addirittura gli esperti scelgono l'accoppiata in modo da conferire alla marza la "sinergia" delle caratteristiche di entrambe le due piante.
Probabilmente sono ciliegi entrambi, ma la parte sotto di solito è "selvatica" quindi più forte e resistente, mentre la parte superiore "domestica" quindi difesa, sostenuta dalla forza della parte "meno nobile" quella che deve sostenere l'onere di tutta la faccenda.

Non è indispensabile praticare asportazioni, puoi tenerlo così e tentare di migliorarne l'estetica, un po' come si fa anche coi corpi umani che non si rassegnano.
Gente capace e coraggiosa usa platorelli, raspe eccetera, per smussare le asperità esterne, ma bisogna saper bene ciò che si fa e quindi io non posso aggiungere altro.
Alle volte ritorna in ballo la margotta, perché una volta che la pianta è riprodotta, si può ritenere così antiestetico l'innesto oppure così tanto alta la pianta, da volerla "abbassare".
Il tronco però è già troppo grande per poterne fare una talea e difficilmente sopravviverebbe, quindi si utizza spesso la margotta.
Eseguendo una "caramella" a livello di dove ora hai lo scotch oppure un po' più in alto o anche un po' più in basso, si fa si che la pianta produca nuove radici e quindi potrà essere tagliata la parte sottostante la caramella (come nel video) e poi interrata risultando più bassa di quanto è lungo il pezzo rimasto nel vaso originale.

Nota che nel vaso originale ciò che rimane può essere nuovamente utilizzato come portainnesti oppure come nuova pianta, in questo caso è meglio che sia in condizioni da produre nuove gemme e rami.

So che avendo la pretesa di scrivere poco di tutto si rischia di fare una discreta confusione, ma è proprio questo che volevo fare.
E ...in futuro spero di migliorare.

Ciao
 
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Fihnes

Aspirante Giardinauta
Guarda, Green...
Mi hai fatto capire più tu con queste parole che due libri di 70 pagine che ho letto nel giro di tre giorni.
Finalmente ho capito cosa diavolo ho, DI PRECISO.
Ora che so cosa ho, sarà più semplice curarla. La prima cosa che farò, appena lo permetterà la stagione, sarà il rinvaso. E' un vaso di plastica piccolo, da vivaio quello. Ne metterò uno più largo e più profondo, farò sviluppare la pianta e le radici.
Poi, quando raggiungerà certe dimensioni capitozzerò, senza fare troppi danni.
Non la modellerò troppo, non voglio forzare la pianta più di quanto non lo faccia volendola portare a bonsai.
Le piante, e quindi i bonsai, secondo me non devono rispondere ad un gusto estetico. Questo ciliegio ha un valore affettivo che va aldilà di ogni bellezza estetica.
Io mi scuso, davvero, se ho rotto veramente tanto i c... con questo benedetto prunus. Spero si sia capito perchè l'ho fatto.

Inoltre, avete comunque fatto un "acquisto" nel forum... (boato di fischi meritatissimi)
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Forse le parole che ho scritto io le hai capite grazie ai tre libri da 70 pagine che hai letto.
Per quanto io abbia cercato di andarci vicino quanto più mi è stato possibile, considera che tutti possiamo sbagliare,
perfino io:lol:,
quindi riservati di considerare "non verificato" ciò che ho scritto, perché basato su quel che vedo dalle fotografie e da quel poco che conosco.
Quindi pur ribadendo le mie opinioni sulla tua pianta, eliminerei l'aggettivo "PRECISO", non per fare il modesto, ma per essere consapevole dei limiti.

Il vaso in cui si vendono le piante da vivaio, hanno l'unico scopo di consentire il trasporto delle pianta fino alla buca in terra dove si presume che venga piantata. Il vaso permette di non far perdere durante il trasporto il terriccio (probabilmente molto concimato) in cui sono avvolte le radici.
Non è un vaso dove si pensa che la pianta possa crescere, tantomeno se invece di un bonsai si spera di ottenerne una pianta da frutto.
Quindi farai bene a cambiarlo se vuoi far sviluppare pianta e radici.

Giusto è prevedere in futuro la capitozzatura. In proposito voglio solo accennare ad un metodo per me nuovo di realizzare innesti, utilizzando rami non ancora tagliati della stessa pianta.
Questo potrebbe permettere di capitozzare dopo aver ricostruito i rami e non prima.
La diferenza dovrebbe essere anche quella di avere in un caso una piantina con almeno un ramo, nell'altro caso un "paletto" da cui si attendono le gemme che produrranno i rami per ora mancanti.
Devo ancora approfondiere.

Forse perché sono lontano dall'essere un bonsaista apprezzo il modo come tu intendi comportarti nei confronti della tua pianta.
La libertà di "modellarsela" secondo un proprio progetto, secondo me è prerogativa di coloro che hanno una conoscenza più che sufficiente ad avere garanzie sull'esito positivo delle loro pratiche.
Trovo molto azzardato da parte dei principianti, adottare pratiche così impegnative da mettere a rischio le piante su cui le si applicano.
Se diventerò mai un bonsaista vorrei farlo "perdendo" il minor numero di piante possibile.
Sicuramente impiegherò più tempo, ma imparare ad avere meno fretta è una delle prime cose che bisogna imparare in questo hobby ed in tutti quelli dove si ha a che fare con le piante.

A me poco importa, ed anche io attribuisco moltissima importanza al valore affettivo, ma per mettere i puntini sulle "i" va detto che se le piante non rispondono ad un gusto estetico, a me sta bene, ma che questo preclude il fatto che siano definite dei bonsai.

Se vuoi scherzare allora scusati, ed io ricomincerò coi bicchierini e lo scothc, ma se tolleriamo una breve parentesi di serietà, non è proprio il caso di scusarsi, il forum è fatto proprio per quello che questa discussione ha sviluppato:
domande, risposte, problemi soluzioni, interrogativi, opinioni, simpatia, scherzi, dialogo, amore per le piante e per il fare loro del proprio meglio, l'aiutarci fra noi.

Visto che tutto questo ed altro ancora è stato raggiunto da questa discussione, direi che questo "benedetto prunus" rappresenti anche per noi la "mascotte" di una squadra che ha fatto un discreto lavoro di gruppo.
Un applauso. :hands13:

Ciascuno di noi immagina a modo suo perché hai fatto tutto questo, ma non raccontarci niente, lascia che ognuno di noi alimenti con l'immaginazione la propria versione.

Ciao
 
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Fihnes

Aspirante Giardinauta
No, infatti non ve lo dirò perchè è così importante, a me basta che abbiate capito che la mia tenacia sull'argomento è generata da un interesse che va oltre la semplice voglia di fare un bel regalo.

Passando a cose "pratiche".
Sul vaso allora ti seguo. la mia idea iniziale era quella di travasarlo subito, però chi me l'aveva venduto mi aveva detto di aspettare e mi sono fidato.
Inoltre ho notato che il terriccio è SEMPRE umido. In una settimana non gli ho mai dato acqua e ora la mia ragazza sta continuando su questa falsa riga. Il fatto che sia così umido il terreno mi insospettisce unn po', credo che serva un rinvaso subito, cercando di mettere più terriccio "nuovo" possibile, mischiando magari con argilla o altro.

Piccola nota sulla sagerethia del cinese: sta molto ma molto meglio rispetto alle foto che vi postai una settimana fa. Sembra un'altra pianta, ha foglie belle verdi e non accenna a smettere di cacciarle fuori.

A questo punto un bicchierino di scotch te lo devo Green!
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Ok, a parte il travaso che se tutto va bene, anche io consiglierei di rimandare un po', accertati che il vaso non sia contenuto in un coprivaso dove l'acqua si accumula e ristagna.
Se fosse così, metti il vaso in un sottovaso, separandoli da uno strato di argilla espansa: è quasi l'unico modo per usare l'argilla espansa.
Fate bene a non dare acqua se la pianta non ne ha bisogno, anzi mi pare che questo eccessivo prolungarsi del persistere nel terriccio debba cominciare a preoccupare.
Quando comporrai un terriccio per la tua pianta, escludi l'argilla espansa dagli ingredienti.

Ma se non fosse questa la causa e i sospetti si concentrassero in ciò che c'è nel vaso, allora temo che il rinvaso non lo si potrebbe programmare per la data più adatta, ma che andrebbe eseguito piuttosto presto.

Normalmente le piante dei vivai arrivano direttamente in un giardino e questi problemi non sorgono. Il terriccio con cui sono forniti (questo accade anche per i bonsai) ha anche la funzione temporanea di trattenere l'acqua per un tempo maggiore di quando la pianta sarà "a regime".
Quindi è giusto che noi detestiamo quella schifezza in cui la pianta è impantanata, ma ha la sua (parziale) ragion d'essere.

Per la sagerethia sono contento, non è che il negoziante fuma in assenza di clienti?

Per lo scotch ti ringrazio, ma sono astemio: a capodanno brindo con la Sprite, altro che scotch.

PS sono riuscito a ritrovare le foto del ciliegio e del vaso, ed ho visto che non ha coprivaso, ma il vaso ha almeno dei fori di sotto?


Ciao
 
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Fihnes

Aspirante Giardinauta
Eccolo!
Si si il vaso ha dei fori sotto, due grossi fori...
Onestamente stavo pensando ad un rinvaso immediato. Quel vaso proprio non mi piace, il terriccio rimane troppo umido, così le radici si "infracichiscono"... Mah...

Comunque già sono spuntate tantissime foglie, comincia a sembrare una pianta "normale"!
 
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