quando sono stato in Kenya e poi successivamente in Tanzania ho notato alcune situazioni.
Assistemmo ad una consegna di generi alimentari e di prima necessità in un piccolo villaggio vicino Malindi: appena arrivati si sono sveglaiti tutti dal loro torpore e inerzia (nessuno in mezzo ai campi a coltivare, o pescare o raccogliere cocco...) e si sono azzuffati come iene per fregarsi l'ultimo pacco di zucchero o una scatola di latte nestlè. Frequentissimo, spesso ci scappa la rissa e quando litigano in kenya usano il panga (machete). E' invece raro trovare capivillaggio che si dedicano a distribuire le cose equamente e quando accade si tengono il meglio per sè per poi rivenderlo...
Seconda cosa. A jambiani, Tanzania contribuimmo alla costruzione di pozzo e pompa. Parecchi soldi, devo dire, quasi 200 euro tra me mia sorella e la mia ragazza, servivano a finire la messa in opera della pompa, ci sentivamo dei benefattori figh.issimi. Fu inaugurato poco dopo e il "tecnico" si raccomandò di seguire una procedura affinchè la pompa elettrica non lavorasse a secco. banale devo dire.
Detto fatto, il pozzo (circa 2mila euri in tutto) è durato 3 mesi, hanno immediatamente grippato la pompa, e visto che secondo la loro filosofia "prima o poi tutto si rompe" aggiunta ad un "inshallah" multiuso, non si sono premurati di farla riparare, se ne sono fregati, il pozzo è marcito e ora devono DI NUOVO farsi 4 km a piedi per prenderla con le taniche. Fanno sempre così, sono inerti, pigri perchè tanto ci sta sempre qualcuno che lavora per loro o gli regala qualcosa. Non si salveranno mai.