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I segreti della nostra lingua

I

Isabella1

Guest
Anch'io odiavo insieme con, ma dopo lunghe ricerche su vari testi di grammatica ho scoperto che insieme con è la forma corretta, insieme a è una forma che viene accettata ma non sarebbe la migliore da usare se si intende parlare in iatliano corretto; mi rendo conto che sembra voler ripetere il concetto, ma così è.
Io direi il fine settimana, intendendo sabato e domenica, mentre alla fine della settimana si intende il periodo di tempo che chude la settimana, non il concetto anglosassone di week end.
 
K

Kikka

Guest
Ragazzi, "insieme a" e "insieme con", come dicevo, sono entrambi corretti, altrimenti dovremmo correggere Montale e tanti altri ;)
Si usa la prima o la seconda forma in base alla frase ("Spedisci il curriculum insieme con una foto", "la neve è arrivata insieme al freddo").
La doppia negazione, nella nostra lingua, è molto flessibile (in italiano, due negazioni non equivalgono ad un si). Spesso si sbaglia proprio credendo di scrivere una cosa corretta, esattamente come diceva Silvia. Nella frase "Non è venuto nessuno", ad esempio, è l'aggettivo stesso che richiede il "non" all'inizio della frase (se "nessuno" si trovasse prima del verbo, invece, dovremmo omettere il "non" e scrivere: Nessuno è venuto).

Secondo me, con questi messaggi confondiamo ancora di più la povera austriaca :D
 

Ornella.48

Maestro Giardinauta
austriaca ha scritto:
Un dubbio:
quale è corretto :
il fine o la fine ? (c'è una differenza?)

il fine settimana o la fine settimana?

Ciao
Marianna

il fine o la fine hanno significati diversi

- la fine (femm.) = il punto ultimo come cessazione o limitazione definitiva (es. dal principio alla fine - la fine del libro - la fine della guerra)

- il fine o la fine (masch. o femm.) = esito, risultato, riuscita (es. portare a buon fine - che fine ha fatto - un dramma a lieto fine)

- il fine (masch.) = scopo cui tende una entità attiva e organizzata (es. perseguire un fine - avere un secondo fine - i fini della società )

fine-settimana = locuzione usata come sostantivo femminile o maschine, indeclinabile

Ciao!
 

nuvolaxxx

Giardinauta Senior
traduzione barzelletta inviata da austriaca...

Se non ti offendi vorrei provare a darti una traduzione più corretta della barzelletta... A mio avviso c'è qualche piccola imperfezione... Comunque te la cavi molto bene con l'italiano, brava!!! E se può consolarti.. i verbi fanno "dannare" pure noi "madre-lingua"... Un incubo... ah ah :D (quindi si accettano suggerimenti da altri giardinauti...)


Una Donna e un uomo si sposarono. La donne prese una scatola e la mise sotto il letto.
Disse al marito , che dovesse prometterla, che non avrebbe mai aperto questa scatola.(chiese al marito di prometterle che non l'avrebbe mai aperta oppure disse al marito che avrebbe dovuto prometterle di non aprirla mai)
IL marito annui. Ma dopo 40 anni disse alla moglie: “ non ho mai aperto questa scatola, ma ora vorrei sapere che cosa sia dentro!” (...VORREI SAPERE CHE COSA CI SIA DENTRO)
La moglia apri la scatola – e dentro furono 2 bottigie da birra vuote e 5.000 € .(E DENTRO C'ERANO 2 BOTTIGLIE DI BIRRA VUOTE)
Spiegò al marito : “ogni volta , quando ti ho tradito ho bevuto una birra e ho messo la bottiglia vuota in questa scatola.” Il marito pensò : “ 2 volte - non è troppo”
Chiese “ è i soldi?” (E)
“Ogni volta, quando la scatola è stata riempita (quando la scatola era piena), l' ho svuotata per prendere il deposito per il vuoto.”

P.S. : la barzelletta è molto carina....
 

austriaca

Aspirante Giardinauta
Grazie nuvola - queste correzioni sono importanti!
Non ho sbagliato con passato remoto? (che sorpresa!)

IL discorso indiretto è molto difficile - però proverò ancora!
 

Asclepias

Giardinauta Senior
Sono felicissmo che Scat abbia avviato questa discussione. E' quasi figlia della mia sulla "Lingua italiana". Serve tutto a farci amare di più e comprendere meglio la bellezza della nostra lingua.
Di segreti l'Italiano ne ha tante/i e sicuramente sono in tanti e ferratissime/i in grado di correggere e puntualizzare.
Personalmente, nonostante siano ormai accettate anche dai linguisti, non mi sento didefinire una macchina "da scrivere" ma "per scrivere" o "da cucire" ma "per cucire".
Grazie e ciao
 
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