premetto che non ho letto tutti i post ma solo la prima pagina. credo che, fermandoci all'italia, già da zona a zona la situazione cambi parecchio. con la chiusura di molte aziende, qui al nord, si è drasticamente ridotto il consumo di acqua, così che la falda freatica si è alzata, creando problemi, p.es. a milano stazioni della metropolitana sommerse dall'acqua (linea 2, s.agostino, e anche a volte moscova). non eviterò l'allagamento del metrò, ma di certo non ha senso che mi angosci se non uso sempre con parsimonia l'acqua, e negli appartamenti è solo potabile, ovviamente, quindi ancora più 'preziosa'. il discorso cambia se allarghiamo il campo. in alcune regioni italiane, specie d'estate, per diverse ore al giorno l'acqua è erogata col contagocce. o se pensiamo al sahara, spesso le donne e i bimbi devono camminare per ore per raggiungere il pozzo più vicino. come valore assoluto l'acqua è più importante di ogni minerale, siamo fatti d'acqua, senza moriremmo. ma non è il risparmio di un giardinauta a cambiare le sorti del futuro del mondo. potrebbe diventarlo, ma solo dopo una politica dell'acqua che consentisse la distribuzione, la potabilizzazione ecc in ogni angolo della terra, e che quindi tutti i governi della terra dovrebbe coinvolgere. purtroppo se evito ogni anche piccolissimo spreco non è che l'acqua che ho risparmiato finisca nell'orto che con fatica sovrumana la signora makele tenta di strappare al deserto. ripeto: purtroppo.