beh, il trifoglio in genere è anche usato come pianta di sovescio per i campi in quanto rilascia azoto nel terreno. Io nel mio giardino ho tantissimo trifoglio e non lo tocco, anzi. A me piace, non cresce molto alto e quindi si fa in fretta a rasarlo. Altra storia invece per la gramigna: quella sì che è una vera pestilenza.
Comunque, vorrei fare presente a tutti quelli che si preoccupano eccessivamente per il proprio tappeto erboso, che il classico prato all'inglese non và più di moda, l'ha detto anche Paolo Pejrone. In Italia è molto meglio un bel prato rustico, con fiori spontanei tipo tarassaco o pratoline e trifoglio, bello non solo da vedere ma soprattutto da vivere!
Quando dici che il prato rustico è il prato migliore sono perfettamente d'accordo con te, ma non perchè "non va più di moda" a prescindere dal "big" che ha enunciato questa frase, ma perchè, non ci si rende conto che un prato composto da poche essenze o peggio ancora da una sola è una grossa forzatura, aggiungiamo che nel caso dei "prati inglesi" alle nostre latitudini andiamo ad utilizzare erbe che mal si adattano al nostro clima estivo (un minimo di eccezione per le ultime varietà di Festuca Arundinacea, che comunque non hanno risolto il problema caldo).
Nulla in natura è perfetto e lineare ed è questa imperfezione a dare fascino e forza ad un paesaggio.
Un prato montano, collinare o di pianura negli anni cambia continuamente composizione e aree di diffusione delle essenze e la stessa gramigna (che non capisco perchè tu detesti è affascinante anche lei nella sua forza di colonizzazione e di copertura) è il toccasana per manti erbosi compatti.
Non capisco quando la gente si accanisce contro le "infestanti" e poi non spende soldi per gestire il giardino al meglio, dove per il meglio intendo bruciare banconote per tutto l'anno! Solo questo dovrebbe far capire che si sta forzando la natura ad accettare un compromesso che mal digerisce e che in qualche misura contribuisce all'inquinamento globale con continui trattamenti anticrittogamici, concimazioni e diserbi tutte cose che penetrano nel terreno modificandone la struttura chimica permeano nelle falde inquinandole e senza contare lo sfruttamento intensivo di quei terreni costretti a dar da mangiare sempre e solo ad un gruppo ristretto di graminacee. Poi ci si stupisce perchè a distanza di qualche anno un prato fino ad allora bellissimo collassa e lascia varchi a pabio e simili.
Tutta questa filippica è per difendere sia la gramigna sia per sottolineare che le cose non vanno fatte perchè alla moda ma perchè è logico e giusto fare così!