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Giardinaggio ed attività complementari (recupero scarti ecc..): consigli,idee,pareri!

Antudo

Aspirante Giardinauta
Salve, tra un mesetto dovrei dare il via ai preparativi per mettermi in proprio e aprire un'impresa di giardinaggio.
Attualmente svolgo l'attività di giardiniere il fine settimana, avendo difficoltà a trovare una occupazione però ho deciso di fare un passo avanti e mettermi in regola.
Ho già un pacchetto clienti che mi permette di avviarmi senza troppe difficoltà e nuovi clienti in attesa perchè l'idea di espandere il giro e continuare a lavorare a nero non mi piace, oltre al fatto che fin quando vado avanti così sono praticamente "solo".

Ora sto un po' preventivando una ipotetica spesa per l'acquisto di macchinari e attrezzature, dispongo già le attrezzature base e di una certa sommetta, ma vorrei comunque sfruttare le opportunità che concede l'imprenditoria giovanile.

Vorrei svolgere l'attività di giardiniere come artigiano e non come agricoltore, pur avando anche dei terreni, attualmente il mio interesse ricade sulla formazione (inizierò il corso a distanza della scuola d'agraria del parco di Monza) e sul ricavarmi una nicchia di mercato e fornire dei servizi complementari.
Ho la fortuna di vivere in Sicilia, in una zona poco piovosa, quindi anche d'inverno la pioggia non non mi crea molti problemi.
Riguardo all'argomento principale del topic, oltre al giardinaggio vero e proprio vorrei occuparmi di:
Servizi di pulizia
Plant Sitting
Raccolta e smaltimento scarti derivanti dal giardinaggio per conto d'altri
Riuso e valorizzazione degli scarti
Progettazione giardini
Progettazione e costruzione di arredi per giardino(piccole opere in muratura ecc..)
Lavori in quota
Sui servizi di pulizia e plant sitting, la vedo una buona opportunità di guadagno, non ingente, ma comunque darebbe anche lavoro a qualche giovane disoccupato, ed essendo per ora uno di loro, se riesco a far guadagnare qualcosa anche ad altri può solo farmi piacere.
Per quanto riguarda la progettazione del verde e i lavori in quota so già che ci vorranno anni di studio, corsi ecc.. ma sono degli obiettivi che mi sono prefissato. In particolare per la progettazione vorrei esplorare le mille sfaccettature del verde, dai giardini pensili, al verde verticale, fino ai giardini in-door. Ma comunque questo è un discorso a parte e dipende solo da me e da quanto sono disposto ad investire in termini di tempo, studio, formazione ecc..
Più che altro mi interessa avere dei vostri pareri sul discorso dello smaltimento e del riuso. Avendo già l'attrezzatura base, vorrei appunto investire su un cippatore e un camion ribaltabile, qui sono in tanti i giardinieri (regolari e non) che hanno difficoltà con lo smaltimento in caso di grandi quantità di materiale, oltre ai privati che spesso curano da se il proprio verde ma non hanno modo di liberarsi dagli scarti, quindi so già che comunque sarebbe un'attività che renderebb.
Una mezza idea che ho in mente è appunto quella di sfruttare questi scarti ricavando: cippato e ciocchi per l'alimentazione di stufe, caldaie ecc.. in maniera tale da avere delle entrate extra.
Sarebbe interessante anche la produzione di compost ma suppongo che richieda una struttura adeguata (capannone coperto con impianto antincendio).
Qualcuno di voi recupera già questi scarti? in quale modo? In termini di profitto conviene lasciar marcire il tutto o il tempo dedicato al riuso degli scarti rende?
Quali altre attività possono essere accorpate a quella principale di giardinaggio?
Grazie mille per l'attenzione.
 

Marcello

Master Florello
ciao
per il riciclo non so.
So solo che la burocrazia italiana in termini di autorizzazioni fa perdere la voglia.
Da me i giardinieri caricano gli sfalci nell'Ape o camioncino e bruciano il tutto in campagna,nei tempi autorizzati e fanno cenere da usare per concime.

Per recuperare gli scarti privati c'è gia' la raccolta differenziata.Purtroppo trasportare cose altrui richiede autorizzazioni ma per piccole quantita' chiudono un occhio.
Non lo chiudono occhi invece per il ferro trasportato da rom e abusivi su camioncini fatiscenti e caricati all'inverosimile e una autorizzazione in merito so che costa un migliaio di euro.

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Antudo

Aspirante Giardinauta
Chiedo scusa per il doppio messaggio, volevo solo modificare, prego gli amministratori di eliminarlo!
 
Ultima modifica:

Antudo

Aspirante Giardinauta
Premetto che ancora non mi sono informato a dovere e da fonti certe, però per quanto ne so qui è richiesta a priori l'autorizzazione al trasporto con metodo di smaltimento dichiarato, e il rogo di ramaglie è vietato a priori da qualche anno, ma comunque non ne sono molto certo, e se fosse vero non so se la cosa riguardi la mia regione in particolare.
Non voglio assolutamente occuparmi di scarti edili, rottami ecc... ma solo smaltimento e recupero di scarti vegetali sia su lavori svolti da me, sia per conto d'altri. In teoria alla fine, se porto via mezzo cassone di scarti di potature per conto di un pensionato che si cura il giardino, dovrebbe comunque rientrare nelle mie competente e nei miei servizi o no?
Comunque si, la burocrazia e le istituzioni italiane sono un paradosso, spingono a "delinquere" anche il più onesto dei lavoratori, per quanto possa ritenersi criminoso caricare e scaricare nel proprio terreno sfalci e potature, rilasciando fattura e pagandoci le tasse.
 

Marcello

Master Florello
ho capito che ti devi occupare di sfalci.

gli sfalci sono comunque un rifiuto e per il trasporto sono necessarie autorizzazioni.Non so la normativa specifica sulla occasionalita' privata.

gli sfalci si possono bruciare secondo modi e periodi.Tutti da noi nella campagne lo fanno.
In citta' o dentro i paesi anche agricoli naturalmente ci sono delle limitazioni.

devi trovare il manuale delle cose che puoi fare o no,nell'ente preposto.La camera di commercio puo' essere il primo passo
 

Antudo

Aspirante Giardinauta
sto un po' indagando, è un gran casino! e questo solo per la caoticità degli articoli riguardanti sta roba del trasporto, non oso immaginare a cosa rischio di andare incontro per vendere 10 kg di cippato e una casta di legna ad un privato.
Per ora da quello che ho capito, sfalci e potature vengono considerati sottoprodotti solo nel caso in cui siano prodotti da aziende agricole, per quanto riguarda la manutenzione di verde pubblico e privato, gli sfalci e le potature sono dei rifiuti.
Per carità, mi sta bene pure farmi l'autorizzazione ma se già nascono altri imbrogli pure per la lavorazion e la vendita del cippato vado a cipparmi la faccia.
 
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