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Fungo rose

Cliffordparks

Aspirante Giardinauta
Salve, ho notato circa un mese fa delle macchie scure sulle foglie di una rosa rampicante, una pianta adulta a fiori arancioni di una varietà ignota. Le macchie si estendono sulle foglie che poi ingialliscono e cadono. Credevo di aver identificato come patogeno il fungo Diplocardon rosae (ma non sono sicuro) e ho trattato la pianta con ossicloruro di rame. Sembrava che la pianta stesse meglio ma dopo un po' le macchie sono comparse di nuovo e la situazione peggiorata. Vorrei sapere per cortesia se qualche esperto può confermare l'identificazione del patogeno (allego una foto delle foglie malate) e anche indicarmi qualche cura più efficace, magari a scopo preventivo per la prossima stagione vegetativa. Grazie in anticipo, Fabio

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CasperA

Aspirante Giardinauta
Sì, è l'agente della ticchiolatura o macchia nera della rosa.
L'unico modo per contenerne gli attacchi sono i trattamenti con anticrittogamici come hai fatto, però dal momento che i formulati rameici sono attivi per copertura e in via preventiva non è sufficiente un unico intervento, ma bisogna programmare un difesa più continua in ragione dell'andamento climatico. Purtroppo non esistono modelli predittivi che diano indicazioni sulle probabilità di infezione, per cui si va un po' a palmometro, sapendo che questa malattia tende a manifestarsi già in primavera e ha una recrudescenza in autunno (quando però fa meno danno perché le piante stanno andando in riposo), ossia in condizioni meteo di maggior umidità e temperature tiepide.
Come complemento è molto utile tener pulito sotto rimuovendo e allontanando le foglie cadute su cui si conserva l'inoculo per l'anno successivo; a tal proposito io faccio ad abundantiam anche un trattamento a titolo estintivo a fine stagione perché le spore si conservano anche sugli steli e foglie non cadute.
 

Cliffordparks

Aspirante Giardinauta
Sì, è l'agente della ticchiolatura o macchia nera della rosa.
L'unico modo per contenerne gli attacchi sono i trattamenti con anticrittogamici come hai fatto, però dal momento che i formulati rameici sono attivi per copertura e in via preventiva non è sufficiente un unico intervento, ma bisogna programmare un difesa più continua in ragione dell'andamento climatico. Purtroppo non esistono modelli predittivi che diano indicazioni sulle probabilità di infezione, per cui si va un po' a palmometro, sapendo che questa malattia tende a manifestarsi già in primavera e ha una recrudescenza in autunno (quando però fa meno danno perché le piante stanno andando in riposo), ossia in condizioni meteo di maggior umidità e temperature tiepide.
Come complemento è molto utile tener pulito sotto rimuovendo e allontanando le foglie cadute su cui si conserva l'inoculo per l'anno successivo; a tal proposito io faccio ad abundantiam anche un trattamento a titolo estintivo a fine stagione perché le spore si conservano anche sugli steli e foglie non cadute.
Grazie mille, appena smette questa continua pioggia mi darò da fare con il rame. Magari prima dell'inizio della stagione vegetativa l'anno prossimo a scopo preventivo l'annaffierò con un antifungino sistemico- Ciao fabio
 
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