Io ti posso fornire informazioni in materia fitopatologica, per il resto ancora ti suggerisco si sentire in sez. tappeti erbosi.
Posso immaginare la tua delusione in quanto ho già veduto di persona il modo approssimativo in cui talora viene steso il tappeto erboso: una passata di glifosate sul vecchio e poi dopo alcuni giorni srotolamento del nuovo senza in pratica alcuna preparazione del terreno (fresatura, ammendamento se necessario, concimazione).
Quando feci il mio prato immisi sabbia da fiume, torba e compost repressivo che avevo visto impiegare con successo in sperimentazioni universitarie contro i patogeni tellurici come il Pythium: di malattie non ne ho mai avute anche se col tempo finiscono per prevalere le infestanti (di questa stagione le macroterme), ma sul mio prato ci scorrazza il cane dunque mi va bene così e non mi piace impiegare diserbanti selettivi.
Questi compost detti repressivi hanno la caratteristica di contenere microrganismi antagonisti di quelli patogeni ( si ponno somministrare anche in top-dressing). E' possibile impiegare in via preventiva anche microrganismi già formulati come prodotto fitosanitario (contro Pythium a base di Trichoderma spp.); sono utili le concimazioni potassiche da effettuare a inizio estate diminuendo parallelamente quelle azotate; l’impiego del fosfito di potassio infine contribuisce a ridurre l’incidenza di Pythium spp. e Colletotrichum graminicola su Agrostis stolonifera e Poa annua.
Tra le cure del tappeto erboso vi è il c.d. verticutting, cioè l'eliminazione del feltro che è uno strato intermedio di materiale organico in via di decomposizione che va ad accumularsi sotto la parte verde e che favorisce l'insorgenza di malattie fungine.