Il genere Iris, il cui termine deriva dalla dea greca dell’arcobaleno ed infatti rispecchia l’infinita gamma di colori e sfumature che i fiori possono presentare, unisce circa duecento specie della Famiglia delle Iridaceae. Sono piante erbacee perenni a foglie strette e più o meno allungate e con fiori, per quanto diversi nelle diverse specie, con tre tepali verso l’alto e altri tre curvati verso il basso, alcune volte anche con colori diversi tra quelli alti e quelli bassi. Sono perenni e rustici, fioriscono e stupiscono facilmente, per la loro forma e i loro colori; non per niente venivano anche chiamati ‘Le orchidee dei poveri’.
In floricoltura si suddividono generalmente in Iris bulbosi e rizomatosi. I primi comprendono il Gruppo degli Xiphium, il Gruppo dei Reticulata e quello degli Junos; i secondi invece uniscono gli iris barbati, non barbati e crestati.
Tra i bulbosi troviamo: I.foetidissima, sempreverde, presente anche allo stato spontaneo, per il sottobosco o sotto grandi alberi; I.germanica, chiamato anche ‘giaggiolo’ o ’spadone’ è coltivato al sole ed può avere mille colori; I.pseudacorus, che troviamo in zone paludose o lungo i fossati dei campi, a fiori gialli non molto appariscenti e foglie slanciate.