Beh,io all'ultimo avrei tanto voluto raccontargli tutta la storia, e ho avuto seri problemi di coscienza, sul come conciliare l'amicizia con l'azione onesta di informare l'aspirante sposo dell' "originale" e "fantasioso" punto di vista della mia amica, per metterlo in condizione di fare una scelta oculata.
Poi, pero', mi sono detta che tanto lui, essendo alquanto imbesuito da lei, non solo non mi avrebbe creduto, ma mi avrebbe dato contro, e lei, dall'altra parte, si sarebbe risentita con me perchè lo avrebbe considerato un tradimento bello e buono, o lo avrebbe considerata solo una mia manifestazione di invidia o gelosia perchè al tempo io non ero ne' fidanzata,ne' variamente accompagnata, e fra l'altro, insomma , per mia timidezza o chissà che, a quel tempo non mi si filava proprio nessuno.
Insomma, alla fine, ne sarei uscita maluccio, perchè, come si dice,"la strada che porta all'Inferno è lastricata di buone intenzioni".
E il tutto sarebbe stato senza nemmeno costrutto o alcuna utilità per nessuno , perchè ambedue non avrebbero mutato posizione.
Poi, il mondo dei sentimenti è così complesso che, magari, avrei potuto rovinare una cosa che poteva essere buona; probabilmente lei,da sola,essendo innamorata, avrebbe messo la testa a posto e si sarebbe comportata bene, e di certi trascorsi se ne sarebbe persa memoria, chi puo' dirlo?
Che cosa ho fatto,allora?Ho esortato vigorosamente la mia amica ad essere onesta e sincera con il futuro marito, e poi ho lasciato che si scornassero tra loro.
La mia amica poi si è sposata con il suo amato bene, ha avuto una bellissima bambina, si è poi trasferita da Roma nel paese d'origine di lui, e l'ho persa di vista, come accade spesso.Non ho più avuto sue notizie, ma spero tanto che sia felice...e con il matrimonio ben stabile.