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Foto grasse flora 2008

gattina

Aspirante Giardinauta
Si dovrebbe essere proprio una Welwitschia...all'orto botanico di Portici ce n'erano di grandissime :eek:
Eccone una
IMG_4046.jpg

Parlavo proprio della Welwitschia ...io la amo ma nn la trovo da nessuna parte!!!!:cry:
 

Max77

Guru Giardinauta
Parlavo proprio della Welwitschia ...io la amo ma nn la trovo da nessuna parte!!!!:cry:

Ah, ok!!!!!!!!! :froggie_r:froggie_r Grazie mille, Gattina, per l'informazione!!!!!!!! :eek:k07:
Anch'io non l'ho mai vista da nessuna parte se non su Internet, sui libri e in queste foto!!!!!!!!!! :storto:
 

succulento

Aspirante Giardinauta
my.php
[/URL][/IMG]
questa è una foto da un libro (enciclop. succulente)
io l'ho vista in vendita solo a lucca, a murabilia.
Sui 60 € la piantina con le prime 2 foglie, e più grosse 100, 200 come niente.
Però mi sentirei troppo responsabilizzato!!!
Meglio guardare le foto in natura!!!
 

campogaggiolo

Florello
my.php
[/URL][/IMG]
questa è una foto da un libro (enciclop. succulente)
io l'ho vista in vendita solo a lucca, a murabilia.
Sui 60 € la piantina con le prime 2 foglie, e più grosse 100, 200 come niente.
Però mi sentirei troppo responsabilizzato!!!
Meglio guardare le foto in natura!!!

Accipicchia non pensavo che costassero così tanto...sono bellissime ma mai viste in vendita :rolleyes:
 

Max77

Guru Giardinauta
my.php
[/URL][/IMG]
questa è una foto da un libro (enciclop. succulente)
io l'ho vista in vendita solo a lucca, a murabilia.
Sui 60 € la piantina con le prime 2 foglie, e più grosse 100, 200 come niente.
Però mi sentirei troppo responsabilizzato!!!
Meglio guardare le foto in natura!!!

Ciao Succulento!!!!!!!!!! :eek:k07:
Sai che forse il libro, da cui hai preso quella foto, lo conosco? Se non sbaglio, c'è anche nella biblioteca della mia univeristà!!!!!!!!! :eek: Mi sembra, infatti, d'aver già visto quella foto!!!!!!!!!!
E' mica "Enciclopedia delle succulente" della Zanichelli?

Accipicchia non pensavo che costassero così tanto...sono bellissime ma mai viste in vendita :rolleyes:

Ti quoto al 100%, Campogaggiolo!!!!!!!!!!!!!!!! :froggie_r
Anch'io non pensavo fossero così care!!!!!!!!!!!! :eek::eek: Mai viste in vendita neppure io!!!!!!!!!! :storto:
Forse sono così care, perché sono rarissime!!!!!!!! :slow:
 

campogaggiolo

Florello
Si saranno anche rarissime ma da vicino sono talmente belle che ti vien voglia di averne una tutta per te...sembrano lì per lì sul punto di seccare ed invece...
 

Fioredeldeserto

Giardinauta Senior
effettivamente sono proprio belle.....
se ricordo bene erano in una serra e ci siamo arrabbiati come matti perchè era chiusa e non si poteva accedere:cry::cry:
 

campogaggiolo

Florello
max leggi!!

Tratto da un venditore su ebay: :D


Delle numerose curiosità botaniche della Namibia, la straordinaria Welwitschia mirabilis è probabilmente la più strana di tutte. Cresce solo nelle pianure ghiaiose del Nabib settentrionale, dal Kuiseb all'Angola meridionale e venne notata per la prima volta nel 1859, quando il medico e botanico austriaco Friedrich Welwitsch si imbattè in un grande esemplare a est di Swakopmund. Egli suggerì di chiamarlo tumboa, prendendo a prestito uno dei diversi termini usati dalla popolazione locale per indicare questa pianta, ma la scoperta fu ritenuta così importante che alla fine si decise di attribuire alla pianta il nome di colui che ne deteneva il merito. In epoca più recente gli Afrikaner l'hanno ribattezzata tweeblaarkanniedood, che significa "la due foglie non può morire" e che è un chiaro riferimento alla longevità di questa pianta.

Le welwitschie raggiungono la loro massima concentrazione nelle Welwitschia Plains, a est di Swakopmund, vicino alla confluenza dei fiumi Khan e Swakop, dove sono la specie vegetale dominante. Pur essendo considerate "brutti anatroccoli" del mondo vegetale, esse hanno saputo adattarsi molto bene al duro ambiente in cui vivono. Un tempo si pensava che avessero una radice principale che scendeva tra le spaccature dell'argilla fino a raggiungere le falde acquifere a 100 metri o più di profondità. Di fatto questa radice non supera mai i 3 metri di lunghezza e la tesi ora comunemente accettata è che la pianta tragga i liquidi che le sono necessari per vivere soprattutto dalla condensazione della nebbia, pur ricavandone una quantità limitata dal sottosuolo. È stato infatti accertato che i pori delle foglie trattengono l'umidità e che le foglie più lunghe praticamente innaffiano le radici facendo scendere le gocce sulla sabbia sottostante.

Nonostante il loro aspetto disordinato, le welwitschie in realtà hanno soltanto due foglie lunghe e coriacee che crescono ai due lati del fusto, simile ad un tappo di sughero. Con il passare degli anni queste foglie si scuriscono sotto l'azione dei raggi solari e vengono lacerate dal vento, dividendosi in varie strisce sfilacciate che fanno assomigliare la pianta ad una gigantesca lattuga avvizzita.

Le welwitschie crescono molto lentamente e non fioriscono prima dei 20 anni; si crede che le più grandi, i cui ammassi aggrovigliati di foglie raggiungono anche i 2 metri di diametro, abbiano addirittura 2000 anni, ma la maggior parte delle piante di dimensioni medie ha meno di 1000 anni. Tale longevità probabilmente è possibile solo perché le welwitschie contengono alcune sostanze indigeste agli animali, anche se si sono visti rinoceronti neri che le apprezzavano molto.
L'animale più affezionato alle welwitschie è il Probergrothius sexpunctatis, un insetto giallo e nero che si nutre della loro linfa.
 

gattina

Aspirante Giardinauta
Su ebay io ho visto i semi...ma sono una schiappa con i semi delle grasse....sarebbero soldi sprecati e ci vorrebbero secoli x vederla grande!!!!Uffi
 

Max77

Guru Giardinauta
max leggi!!

Tratto da un venditore su ebay: :D


Delle numerose curiosità botaniche della Namibia, la straordinaria Welwitschia mirabilis è probabilmente la più strana di tutte. Cresce solo nelle pianure ghiaiose del Nabib settentrionale, dal Kuiseb all'Angola meridionale e venne notata per la prima volta nel 1859, quando il medico e botanico austriaco Friedrich Welwitsch si imbattè in un grande esemplare a est di Swakopmund. Egli suggerì di chiamarlo tumboa, prendendo a prestito uno dei diversi termini usati dalla popolazione locale per indicare questa pianta, ma la scoperta fu ritenuta così importante che alla fine si decise di attribuire alla pianta il nome di colui che ne deteneva il merito. In epoca più recente gli Afrikaner l'hanno ribattezzata tweeblaarkanniedood, che significa "la due foglie non può morire" e che è un chiaro riferimento alla longevità di questa pianta.

Le welwitschie raggiungono la loro massima concentrazione nelle Welwitschia Plains, a est di Swakopmund, vicino alla confluenza dei fiumi Khan e Swakop, dove sono la specie vegetale dominante. Pur essendo considerate "brutti anatroccoli" del mondo vegetale, esse hanno saputo adattarsi molto bene al duro ambiente in cui vivono. Un tempo si pensava che avessero una radice principale che scendeva tra le spaccature dell'argilla fino a raggiungere le falde acquifere a 100 metri o più di profondità. Di fatto questa radice non supera mai i 3 metri di lunghezza e la tesi ora comunemente accettata è che la pianta tragga i liquidi che le sono necessari per vivere soprattutto dalla condensazione della nebbia, pur ricavandone una quantità limitata dal sottosuolo. È stato infatti accertato che i pori delle foglie trattengono l'umidità e che le foglie più lunghe praticamente innaffiano le radici facendo scendere le gocce sulla sabbia sottostante.

Nonostante il loro aspetto disordinato, le welwitschie in realtà hanno soltanto due foglie lunghe e coriacee che crescono ai due lati del fusto, simile ad un tappo di sughero. Con il passare degli anni queste foglie si scuriscono sotto l'azione dei raggi solari e vengono lacerate dal vento, dividendosi in varie strisce sfilacciate che fanno assomigliare la pianta ad una gigantesca lattuga avvizzita.

Le welwitschie crescono molto lentamente e non fioriscono prima dei 20 anni; si crede che le più grandi, i cui ammassi aggrovigliati di foglie raggiungono anche i 2 metri di diametro, abbiano addirittura 2000 anni, ma la maggior parte delle piante di dimensioni medie ha meno di 1000 anni. Tale longevità probabilmente è possibile solo perché le welwitschie contengono alcune sostanze indigeste agli animali, anche se si sono visti rinoceronti neri che le apprezzavano molto.
L'animale più affezionato alle welwitschie è il Probergrothius sexpunctatis, un insetto giallo e nero che si nutre della loro linfa.

Grazie mille, Campogaggiolo, per aver postato queste informazioni!!!!!!!!!!!!!! :eek:k07::froggie_r:froggie_r Sono davvero molto interessanti!!!!!!!! :froggie_r:froggie_r

Inoltre, a me incuriosiscono molto le informazioni storiche di una pianta!!!!!!! :embarrass:martello:
 
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