Spieghiamo nel dettaglio quello che avviene:
le latifoglie =piante a foglia larga si sono evolute per proteggersi dal freddo perdono le foglie, in quanto esse son troppo delicate per resistere al gelo.
Ma...come si fa a perdere le foglie prima del gelo? Semplice: con l'orologio circadiano che misura con precisione la durata del giorno.
Quando le ore di luce son meno di quelle di buio (già ora!) ecco che la pianta inizia a far affluire alle foglie sostanze che richiamano verso i rami, il tronco e le radici gli zuccheri che le foglie hanno prodotto. La clorofilla sparisce e sotto compaiono i carotenoidi che danno i gialli e gli arancioni e gli antociani che danno il rosso.
Carotenoidi e antociani ci sono anche a foglia verde e proteggono la foglia da stress ossidativi (carotenoidi) e dal freddo (antociani).
Quando tutti gli zuccheri son passati dalle foglie ai rami, tronco e radici (vengono stoccati nei raggi midollari) ecco che sale in cattedra l'ABA o acido abscissico che ha il compito di causare il distacco della foglia dal ramo: si forma il setto di abscissione tra il picciolo e il ramo e la fogli pià staccarsi e cadere. Il setto di abscissione è formato da un sottile strato di sughero che impedisce al freddo di entrare nel ramo e, inoltre, anche le lenticelle presenti sui rami e sulla corteccia, che servono per gli scambi gassosi delle cellule del floema e dello xilema, vengono tappate da suberificazioni di sughero per impedire l'ingresso del freddo.
A questo punto l'albero è pronto al verno.
Per un buon germogliamento primaverile occorre che sia soddisfatto il fabbisogno in freddo calcolato come la sommatoria del n° di ore in cui la T è minore o uguale a +7°C. Ben lo sanno i frutticoltori che scelgono le varietà più adatte alle loro zone.
Hai visto, quindi, quanta roba che c'è dietro a una foglia che cade e al foliage?
@lucylù, metti pure l'emoij del cranio che si spacca sulla tavola di legno: qui nessuno si offende anzi...