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foglie macchiate

silviaragazzi

Aspirante Giardinauta
salve, circa due mesi fa ho piantato un avocado dal seme, solo che ultimamente ho riscontrato delle macchie nelle foglie (allego foto). secondo voi si tratta di eccessiva irrigazione oppure di una malattia? (pensavo alla ruggine ma potrei sbagliarmi) inoltre le foglie sono spesso mangiucchiate.
 

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Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Se fossimo alle Hawaii o in Florida ti direi che c'è la possibilità che sia un'alga dal nome Cephaleuros virescens; da noi non ho la minima idea se esista...sarebbe però una bella scoperta :cool:!

In realtà non capisco bene se è una macchia tipo di seccume oppure se è come una lieve patina, ossia se c'è presenza di un microrganismo. Puoi fare anche una foto del sotto della foglia?

La cosa più probabile è che si tratti di una fisiopatia, ossia dovuta a qualche stress ambientale (idrico, pedologico, climatico): vedo infatti che le macchie sono circondate da ampio alone e stessa cosa sui margini.
 
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begonia

Maestro Giardinauta
Diminuisci le innaffiature, cerca di innaffiare nebulizzando il terriccio in modo uniforme in questo modo rimane umido ma non eccessivamente bagnato, dalle foto noto una sofferenza radicale per eccesso d acqua
 

silviaragazzi

Aspirante Giardinauta
Se fossimo alle Hawaii o in Florida ti direi che c'è la possibilità che sia un'alga dal nome Cephaleuros virescens; da noi non ho la minima idea se esista...sarebbe però una bella scoperta :cool:!

In realtà non capisco bene se è una macchia tipo di seccume oppure se è come una lieve patina, ossia se c'è presenza di un microrganismo. Puoi fare anche una foto del sotto della foglia?

La cosa più probabile è che si tratti di una fisiopatia, ossia dovuta a qualche stress ambientale (idrico, pedologico, climatico): vedo infatti che le macchie sono circondate da ampio alone e stessa cosa sui margini.


Prima la foglia macchiata era una sola, ora lo sono altre due. Questa è la foto della parte inferiore della foglia, come mi avevi chiesto. È il caso di travasare la pianta e potare le radici marce? Oppure di usare qualche antibatterico? Di aggiungere qualcosa all’acqua? Ho il terrore di perdere la pianta a cui tengo tanto.
 

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begonia

Maestro Giardinauta
Infatti come pensavo sofferenza radicale, devi intervenire con del fosetil alluminio direttamente nel terreno, inizio di marciume radicale
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Rimango nella mia idea che si tratti di una fisiopatia, pertanto a nulla servono trattamenti con prodotti fitosanitari di alcun genere.
 

begonia

Maestro Giardinauta
Dici, non sono molto d accordo quando una pianta manifesta foglie macchiate ai bordi oppure con macchie necrotiche lembi fogliari curvi sempre con macchie scure in molti casi sono sintomi di sofferenze radicali, per non dire marciumi radicali
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
I marciumi radicali da fitoftora non si diagnosticano dalle foglie ma estraendo la pianta o quanto meno scoprendo il colletto quanta basta per verificare lo stato dell'apparato radicale.
Peraltro in tale evenienza l'aspetto esteriore è di un generale deperimento, e i sintomi intesi come alterazioni necrotiche si manifestano giustamente nelle parti più periferiche del fogliame (ma questo vale per qualsiasi sofferenza radicale o stress idrico/pedologico) e di norma non come leaf spots (dalla foto si vede invece prevalentemente tale ultima situazione).
Qui c'è tutta la spiegazione
https://ucanr.edu/sites/eskalenlab/files/292710.pdf

Per metodo io non consiglio mai trattamenti con PF se non ho una ragionevole diagnosi (oltretutto vediamo solo una foglia e non il portamento complessivo della pianta): al riguardo mi sembra opportuno tener conto, anche a livello amatoriale, delle norme europee relative all'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (Direttiva 2009/128/CE) .
Mi sembra infine e per inciso poco probabile che una pianta in vaso si ammali di un patogeno tellurico: significherebbe che è stato impiegato terriccio inquinato.
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Giusto per capirci in quanto non ci conosciamo e con rispetto per tutti.
Io ho 75 anni, mi laureai in Biologia e Patologia Vegetale e per molti anni mi sono occupato di fitopatologia e fitoiatria (dirigendo tra l'altro un Istituto Agrario e frequentando in altro tempo - e occasionalmente ancor adesso - quelli che allora erano gli Osservatori per le Malattie delle Piante); ora sono in pensione ma mi occupo ancora di divulgazione ed editoria nel settore.
Dunque so piuttosto bene come si fanno le diagnosi fitopatologiche e in tal senso mi muovo per dare consigli.

In ogni caso qui siamo su un forum amatoriale e non in una rubrica "L'esperto risponde", perciò mi adeguo senza tuttavia essere d'accordo col criterio del 'prova a dare'.
 
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silviaragazzi

Aspirante Giardinauta
Giusto per capirci in quanto non ci conosciamo e con rispetto per tutti.
Io ho 75 anni, mi laureai in Biologia e Patologia Vegetale e per molti anni mi sono occupato di fitopatologia e fitoiatria (dirigendo tra l'altro un Istituto Agrario e frequentando in altro tempo - e occasionalmente ancor adesso - quelli che allora erano gli Osservatori per le Malattie delle Piante); ora sono in pensione ma mi occupo ancora di divulgazione ed editoria nel settore.
Dunque so piuttosto bene come si fanno le diagnosi fitopatologiche e in tal senso mi muovo per dare consigli.

In ogni caso qui siamo su un forum amatoriale e non in una rubrica "L'esperto risponde", perciò mi adeguo senza tuttavia essere d'accordo col criterio del 'prova a dare'.


Caspita, che preparazione! Posso sapere cosa mi consigli invece tu di fare? In modo tale da avere un doppio parere?
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Non capisco perché continui ad evitare questa domanda. La mia pianta sta morendo, grazie per l’aiuto Alessandro.

E io non capisco perché te la prendi.
Ti ho già risposto: in patologia vegetale non si fanno diagnosi su sintomi generici, come maculature di seccume (se tali in definitiva sono in quanto non hai riferito in proposito), su foto di una foglia senza manco avere un apprezzamento dello stato della pianta, la quale peraltro è specie esotica e allevata in vaso (quindi le condizioni più difficili sotto l'aspetto diagnostico e di crescita in salute).

Quello che posso fare è cercare di farti capire come si procede in diagnostica. Sono iris del mio giardino: si tratta di una malattia fungina da Mycosphaerella macrospora (= f.c. Cladosporium iridis). Foto 1 = sintomi macroscopici; foto 2 = esame allo stereomicroscopio delle lesioni (si vedono i corpi fruttiferi asessuati del fungo in forma di puntini scuri); foto 3 e 4 = esame microscopico con confronto in letteratura della morfologia delle spore (è il tradizionale metodo di diagnosi biologica); foto 5 = isolamento su mezzo di coltura; foto 6 = prelievo ed esame miscroscopico che conferma la diagnosi. Aggiungo che attualmente esistono altri metodi ancor più precisi che si basano su metodiche sierologiche e molecolari.

In altri termini non ci si improvvisa "medici delle piante", e ancorché i vegetali siano molto più semplici degli organismi animali, il concetto di malattia e tutto quel che ne consegue è lo stesso (salvo ovviamente gli aspetti di affettività e di valore economico). Poi se credi tu puoi benissimo accontentarti della prima risposta che ti arriva.

E' ovvio che se non c'è diagnosi non ci può essere prognosi né eventuale terapia.
 

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silviaragazzi

Aspirante Giardinauta
E io non capisco perché te la prendi.
Ti ho già risposto: in patologia vegetale non si fanno diagnosi su sintomi generici, come maculature di seccume (se tali in definitiva sono in quanto non hai riferito in proposito), su foto di una foglia senza manco avere un apprezzamento dello stato della pianta, la quale peraltro è specie esotica e allevata in vaso (quindi le condizioni più difficili sotto l'aspetto diagnostico e di crescita in salute).

Quello che posso fare è cercare di farti capire come si procede in diagnostica. Sono iris del mio giardino: si tratta di una malattia fungina da Mycosphaerella macrospora (= f.c. Cladosporium iridis). Foto 1 = sintomi macroscopici; foto 2 = esame allo stereomicroscopio delle lesioni (si vedono i corpi fruttiferi asessuati del fungo in forma di puntini scuri); foto 3 e 4 = esame microscopico con confronto in letteratura della morfologia delle spore (è il tradizionale metodo di diagnosi biologica); foto 5 = isolamento su mezzo di coltura; foto 6 = prelievo ed esame miscroscopico che conferma la diagnosi. Aggiungo che attualmente esistono altri metodi ancor più precisi che si basano su metodiche sierologiche e molecolari.

In altri termini non ci si improvvisa "medici delle piante", e ancorché i vegetali siano molto più semplici degli organismi animali, il concetto di malattia e tutto quel che ne consegue è lo stesso (salvo ovviamente gli aspetti di affettività e di valore economico). Poi se credi tu puoi benissimo accontentarti della prima risposta che ti arriva.

E' ovvio che se non c'è diagnosi non ci può essere prognosi né eventuale terapia.



Non ho mai chiesto una diagnosi basata su una foglia, ho chiesto semplicemente anche un solo consiglio. Mi dispiace ma non so cosa farmene di quello che mi hai scritto perché io curo le mie piante come una persona qualsiasi ma non le ho studiate e di conseguenza non le so analizzare come lo sai fare tu. Non importa, non so che dire.
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Bene.
Se non apprezzi lo sforzo e il tempo che ti ho dedicato e non sai che fartene di tutto ciò, allora ci salutiamo: nel merito evidentemente abbiamo linguaggi incompatibili (io mi interesso di problematiche fitopatologiche e di divulgazione scientifica, non di foglie secche; né sono il mago di Oz).
 
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