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ficus pumila.......un mistero

Sasti

Florello
Ciao a tutti. Apro questa discussione per una pianta che non e' mia ma di mio padre, quindi le informazioni che posso darvi sono un po' frammentarie. Trattasi di un ficus pumila o repens, acquistato qualche mese fa da un vivaio. Ho notato che e' una pianta di cui si parla poco, ho trovato poche informazioni e quindi chiedo il vostro aiuto. Dunque, la pianta e' sistemata in una stanza con luce diffusa assieme ad altre piante, clima piuttosto secco, terriccio tenuto sempre umido, posta su ghiaino e nebulizzata giornalmente; il problema e' che circa la meta' di essa si e' come seccata, non so se avete presente il lavoro che fa il capelvenere, beh, le foglioline si sono accartocciate e come seccate, le rimanenti stanno facendo lo stesso e non c'e' segno di ripresa. Gli ho messo accanto un bicchierino con acqua per aumentare l'umidita', ma niente. Cosa puo' avere secondo voi? C'e' una possibilita' di salvarlo? Vi ringrazio anticipatamente.
 

marealto

Moderatore Sez. Orchidee
Membro dello Staff
Una piccola foto ci aiuterebbe molto.
escluderei la mancanza di acqua perchè avresti foglie mosce, e anche l'assenza di umidità

potrebbero essere tante cose, dall'attacco di acari ad un problema di eccessi di annaffiature.

colorazioni strane sui germogli?
Si notano delle ragnatele minuscole (quando spruzzi acqua si evidenziano di più)?

gli apici imbruniscono?
 

Sasti

Florello
Una piccola foto ci aiuterebbe molto.
escluderei la mancanza di acqua perchè avresti foglie mosce, e anche l'assenza di umidità

potrebbero essere tante cose, dall'attacco di acari ad un problema di eccessi di annaffiature.

colorazioni strane sui germogli?
Si notano delle ragnatele minuscole (quando spruzzi acqua si evidenziano di più)?

gli apici imbruniscono?

guarda, la pianta non e' mia.........mi sa che e' meglio che posto la foto, va'........comunque grazie!
 

lill@75

Guru Giardinauta
ciao,non so se posso esserti utile ma quello di mia zia faceva lo stesso e non c'era traccia di parassiti o malattie,abbiamo appoggiato il vasetto(davvero minuscolo)nel vaso di una kentia e dopo un pò si è ripreso e ora sta colonizzando il vaso e il fusto della kentia,è l'unico ficus pumila che è riuscita a far soppravvivere,un'altro lo ha arrostito da poco sul davanzale:martello2
:Saluto: :Saluto: :Saluto:
 

Sasti

Florello

Grazie Allo!:love_4: L'ultimo sito non l'avevo mai visto.........dunque, ovviamente le foto non le posso postare per ora perche' la digitale non e' mia e il legittimo proprietario (mio fratello) torna martedi'. Mio padre e' molto demoralizzato, la pianta era bellissima, ma ora le foglie stanno tutte raggrinzendosi proprio come fa il capelvenere, solo che quest'ultimo fa germogli e foglie nuove, mentre il ficus..........raggrinzisce le foglie e basta, e' la sua specialita' ormai. Non so proprio cosa possa essere, la pianta non e' mai stata rinvasata e per principio mio padre in genere con le concimazioni ci va cauto. Potrebbe aver ricevuto troppa acqua? o forse potrebbe essere un problema di terriccio? forse gioverebbe un rinvasino ma ho terriccio universale e per bonsai..........magari bisognerebbe spostarla fuori al balcone? non so, ditemi voi, che ne pensate? io non so che pesci prendere e mio padre ha deciso di chiudere con le piante che questo non e' decisamente il suo periodo........
 

Allopacs

Master Florello
Temperatura
Queste piante trovano in appartamenti e uffici buone condizioni di vita soprattutto in relazione alla temperatura. Infatti in questi ambienti la temperatura, anche in pieno inverno, è sempre stabile intorno ai 18-20°C. Questa temperatura è sufficiente per far vivere e prosperare i Ficus in appartamento, anche se la temperatura ideale di cui i Ficus avrebbero bisogno sarebbe leggermente superiore, ovvero intorno ai 20-22°C nelle ore di luce, e intorno ai 15-18°C di notte. Altri Ficus, come il F. benjamina, sopportano anche temperature minime più basse, intorno ai 13-15°C. Il F. pumila, che è una specie rampicante, può vivere anche con una temperatura di soli 10°C e nelle zone a clima mite vive all'aperto tutto l'anno.
Ovviamente è impossibile riprodurre le condizioni dell'habitat originario nel nostro appartamento, però adottando alcune precauzioni minime eviteremo alle piante inutili sofferenze, come quelle dovute alle correnti d'aria che si possono creare all'interno delle abitazioni, oppure degli sbalzi termici anch'essi particolarmente dannosi.
 
Ultima modifica:

Allopacs

Master Florello
Irrigazione
Le irrigazioni devono essere molto abbondanti e frequenti durante tutta la stagione estiva, mentre in inverno la quantità d'acqua deve essere molto ridotta. E' difficile, in inverno, dare una scadenza temporale tra una innaffiatura e l'altra perché se il Ficus è tenuto in un ambiente riscaldato (casa, ufficio), l'intervallo di tempo sarà più breve, mentre se la pianta viene tenuta in un ambiente riparato ma non molto riscaldato, come può essere l'androne di un palazzo, possiamo affermare che l'intervallo di tempo fra una annaffiatura e l'altra può essere anche mensile. Comunque, prima di annaffiare, bisogna sempre assicurarsi delle condizioni d'umidità del substrato, dal quale capiremo se l'irrigazione sia necessaria o superflua; questa cautela ci può evitare spiacevoli inconvenienti. L'irrigazione deve essere intesa non solo nel modo classico, cioè come la quantità d'acqua versata nel vaso, ma anche come acqua spruzzata sulle foglie. La funzione di questo tipo di irrigazione è proprio quella di fornire acqua alla pianta tramite le foglie. Infatti le foglie sono provviste di stomi, che sono delle microscopiche aperture che regolano i rapporti gassosi con l'esterno. In relazione alle condizioni esterne di temperatura ed al fabbisogno idrico della pianta, la foglia può decidere se aprire o chiudere queste aperture. Per esempio, gli stomi possono essere lasciati aperti quando la pianta è in una situazione di stress idrico, per assorbire umidità atmosferica.
Dato che durante l'estate si deve cercare di mantenere una atmosfera umida, è particolarmente consigliato spruzzare acqua sulle foglie (meglio se acqua piovana, perché priva di calcare) e passare sulle foglie stesse una spugna o un panno bagnato. Questa annaffiatura fogliare estiva ha come ulteriori scopi quello di abbassare la temperatura fogliare e quello di pulire le foglie stesse. Dal momento che la pianta dimora in un ambiente protetto, chiuso (appartamento, ufficio ecc.), sulle foglie si deposita giorno dopo giorno una notevole quantità di polvere, che non può essere rimossa dall'azione del vento e della pioggia proprio perché la pianta non vive all'aperto. La polvere limita le funzioni delle foglie. Spruzzando dell'acqua sulle foglie della chioma e passandoci poi un panno, oppure lasciando la pianta all'aperto durante una giornata piovosa, la polvere verrà rimossa e la foglia riprenderà a vegetare senza più alcun ostacolo.
 

Allopacs

Master Florello
ficus pumila..un mistero

Umidità atmosferica
Abbiamo accennato molte volte dell'importanza dell'umidità atmosferica. Porre attenzione a questo aspetto può essere decisivo soprattutto in ambiente domestico. Il tasso di umidità ottimale si aggira intorno al 70-80%, e per ottenere questa umidità sarebbe sufficiente collocare nel sottovaso una buona quantità d'acqua, che, con le temperature presenti nell'appartamento o in ufficio, evaporerà creando quella umidità atmosferica a cui i Ficus non possono rinunciare. Va ricordato che non ci deve essere nessun contatto tra l'acqua presente nel sottovaso e il vaso; dunque tra il vaso e il sottovaso dovrà essere sistemato un supporto preferibilmente di materiale plastico, abbastanza alto, sul quale verrà collocato il vaso. Questo supporto plastico si rivela utile anche per separare il vaso dall'acqua che somministriamo con l'irrigazione; senza questo espediente le radici sarebbero sempre avvolte da un pane di terra bagnato e questa situazione sarebbe portatrice di marciumi dei tessuti radicali.

Terriccio
I Ficus sono piante che prosperano in un substrato con pH compreso tra 5 e 6, dunque leggermente acido, ma possono svilupparsi anche in un terriccio neutro o in un terreno decisamente acido. Il terriccio deve essere particolarmente permeabile e fertile. La fertilità del terriccio è legata naturalmente alla presenza nel terriccio stesso molti elementi nutritivi di cui la pianta abbisogna, anche se va rilevata una certa rusticità delle varie specie di Ficus, che possono continuare a vivere anche in substrati piuttosto poveri. La permeabilità del terriccio è però una caratteristica imprescindibile. Quest'importanza è data dal fatto che, nonostante sia vero che i Ficus gradiscono l'acqua ed un substrato umido, è altrettanto vero che queste piante non sopportano quei substrati scarsamente drenanti, dove l'acqua ristagna, e neppure le annaffiature troppo frequenti, dove il terriccio, anche se dotato di buona permeabilità, non ha il tempo di asciugarsi. Il marciume radicale è infatti una delle cause più frequenti di morte per queste piante. Il terriccio più indicato è composto da un terzo di letame maturo, un terzo di terriccio di foglie ben decomposte e un terzo di terriccio d'erica. Può essere anche usato un terriccio a base di foglie di faggio ben decomposte e di argilla, il tutto arricchito con del letame. Invece, il terriccio acido utilizzabile è a base di torba, la quale può essere miscelata con del terriccio di foglie oppure usata in modo esclusivo.
Abbiamo appena affermato che nel terriccio non devono esserci ristagni d'acqua. Questo significa che è importante che il vaso abbia un ottimo drenaggio, ottenibile mettendo sul fondo del vaso stesso molto materiale grossolano (ad esempio, in un vaso con un diametro di 12-15 cm, almeno 2 cm sul fondo devono essere costituiti da ghiaia o argilla espansa o da cocci di vasi rotti ecc.). E' consigliabile controllare di quando in quando che il foro di scolo del vaso non si ostruisca con dei residui di terriccio, perché ciò significherebbe che il drenaggio non è stato fatto in modo adeguato. Se si dovesse verificare un ristagno d'acqua, la pianta ci avverte del suo stato di sofferenza con l'ingiallimento e successivamente la perdita delle foglie basali, e con l'impoverimento della chioma nel suo complesso. Se, a seguito di questo evento, che si verifica più facilmente in inverno, si accerta che il drenaggio è stato fatto in modo adeguato, la sofferenza della pianta è dovuta ad una eccessiva somministrazione d'acqua con l'irrigazione.




Illuminazione
E' necessario curare molto l'esposizione luminosa per i Ficus. Infatti non necessitano e non amano la luce diretta del sole, ma prediligono ugualmente ambienti luminosi. Fanno eccezione alcune varietà come il Ficus diversifolia e Ficus pumila, perché possono vivere in ambienti molto ombreggiati. Se durante la stagione primaverile-estiva decidiamo di collocare all'aperto il nostro Ficus, dobbiamo ricordare questo aspetto, cioè molta luce ma non diretta; sistemeremo quindi il Ficus sotto una tettoia in plastica trasparente, la quale garantirà la necessaria luminosità evitando ai raggi solari di colpire le foglie. Inoltre i Ficus possono essere collocati sotto un pergolato, oppure sotto un porticato o all'interno di una veranda; come si può notare sempre in un ambiente riparato. Infatti, quando i raggi solari colpiscono le foglie, esse presentano delle scottature e delle decolorazioni, soprattutto se hanno passato la stagione fredda in un luogo riparato dai raggi solari. In inverno le piante dovranno essere ricoverate in casa perché, essendo originarie di ambienti tropicali, temono le temperature molto basse che si possono verificare soprattutto al nord. Anche in inverno è particolarmente importante la luce, infatti esse saranno collocate vicino ad una finestra, attraverso la quale riceveranno la luce necessaria per la fotosintesi. Nelle regioni meridionali, dove il clima si mantiene mite per tutto l'inverno, i Ficus possono rimanere all'aperto senza problemi di luce e di temperatura.

Malattie:
I Ficus, come come tutte le piante, possono essere colpiti da malattie causate da funghi, oppure possono essere attaccate da insetti parassiti. Va sottolineato che i Ficus sono molto resistenti alle malattie, mentre sono sensibili agli attacchi dovuti a insetti parassiti, che provocano maggiori danni. Per evitare di avere piante pesantemente infestate, è opportuno monitorarle continuamente e con attenzione, anche perché alcuni insetti attaccano la pagina inferiore o si nascondono nelle gemme.
Tra gli insetti che aggrediscono i Ficus troviamo i tripidi, gli acari e le cocciniglie.
I tripidi sono piccoli insetti, appartenenti all'ordine dei Tisanotteri, i quali posseggono un apparato boccale pungente-succhiante. I tripidi provocano danni all'apparato fogliare, sotto forma di deformazioni e bollosità; quando l'attacco è avanzato, questi sintomi possono evolvere in delle tacche di colore marrone.
Altri tripidi, oltre alle deformazioni fogliari, provocano delle decolorazioni fogliari con strisce di colore verde chiaro "a puntini". Alcuni tripidi possono attaccare la pagina superiore della foglia mentre altri quella inferiore ma in entrambi i casi l'effetto causato dalla loro presenza è un rallentamento della crescita. Si combattono con prodotti a base di piretro.
Se sulla pagina inferiore della foglia troviamo delle ragnatele e le foglie cominciano ad assumere una colorazione giallastra, siamo di fronte ad un attacco di acari. Gli acari sono insetti affini ai ragni (classe Aracnidi), dotati di un apparato boccale pungente-succhiante come i tripidi. Provocano danni simili a quelli provocati dai tripidi ovvero decolorazioni sulle foglie, a volte puntiformi, e rallentamento della crescita. In più, le punture di questo insetto causano raggrinzimenti e incurvature del lembo della foglia. La condizione necessaria per il loro sviluppo è la secchezza dell'ambiente, infatti il loro periodo di massimo sviluppo è l'estate. Se l'attacco si verifica dentro una serra, la soluzione più semplice per combatterli è aumentare l'umidità all'interno della serra stessa. La lotta agli acari è difficile perché essi si rifugiano nelle fessure della corteccia e delle gemme, e perché riescono a generare ceppi resistenti agli antiparassitari. Si possono combattere con alcuni dei prodotti usati contro i tripidi.
Le cocciniglie sono insetti emitteri che si nutrono della linfa delle piante. La cocciniglia che trattiamo è chiamata comunemente cocciniglia cotonosa ma il suo nome scientifico è Planococcus citri. Questa cocciniglia, oltre a rallentare lo sviluppo della pianta, per riduzione dell'attivita fotosintetica, lascia sulle foglie una secrezione biancastra e cotonosa. I rametti attaccati deperiscono, le foglie ingialliscono e successivamente seccano. La presenza di cocciniglie è sempre la condizione ideale per lo sviluppo di una malattia chiamata fumaggine; la fumaggine è un fungo che prospera sulla superficie delle foglie in presenza delle secrezioni zuccherine delle cocciniglie. Per combattere questo insetto ci si può avvalere di prodotti chimici specifici, però si può anche adottare qualche sistema semplice, economico ed innocuo. Infatti, se le piante sono coltivate in un appartamento, in ufficio o comunque in un ambiente chiuso e abitato, è sempre sconsigliato ricorrere alla soluzione "chimica", perché rischiamo di inalare noi stessi i prodotti usati contro i parassiti, e perciò ritengo sia giusto, ove possibile, promuovere soluzioni alternative. Infatti, basta una minima quantità di qualsiasi detersivo da stoviglie, diluito in acqua, per ottenere una soluzione saponosa, che, una volta spruzzata o distribuita con un pennello sulla pianta, contrasterà efficacemente il parassita. In alternativa, si ottengono gli stessi risultati utilizzando alcool denaturato, passato sulle superfici della pianta infestata con un batuffolo di cotone.
E'ovvio che queste sono soluzioni ideali per ambienti domestici dove le piante non sono in gran numero ed hanno dimensioni limitate.

Riassumendo ci vuole una posizione luminosa calda e umida.Concimato sovente ( 2 volte al mese),per favorire la rapida crescita va evitato ogni ristagno essendo sensibile ai marciumi radicali.E spesso infestato dalla cocciniglia,afidi,acari,tripidi.Tenta il tutto per tutto e mettilo all'aperto purché in una posizione riparata.Lo sai che puoi coltivarlo anche in idrocultura?Ci vuole un terriccio più torboso che normale.Spero che il ficus di tuo padre non muoia.:confused:
 

Sasti

Florello
Sarebbe interessante sapere se Cinzia(klematy) che aveva lo stesso problema (credo) e che ha messo un messaggio l'otto agosto su giardinaggio.it é riuscita a salvarlo e come ha fatto?Vai a vedere qui:
http://forum.giardinaggio.it/parassiti-malattie/53181-ficus-pumila-rami-secchi.html
Leggi qui anche se la maggior parte delle cure le conosci..
Esigenze ambientali, substrato, concimazioni ed accorgimenti particolari

grazie! pero' ho letto che hai scritto che il pumila teme gli sbalzi di temperatura, quindi sono indecisa se posizionarlo all'aperto in balcone, non so, tu che dici? lo faresti?
 

Allopacs

Master Florello
grazie! pero' ho letto che hai scritto che il pumila teme gli sbalzi di temperatura, quindi sono indecisa se posizionarlo all'aperto in balcone, non so, tu che dici? lo faresti?

A questo punto si,perduta per perduta io tenterei il tutto per tutto!:) Io avevo due piante d'agrumi che vegetavano nel vaso,non erano tanto belle...le ho messe in piena terra..risultato:una si é ben ripresa,non mi ha fatto ne fiori ne frutti ma ha una vegetazione bella sana e folta.Il secondo vegeta come nel vaso e non é brillante..ma mi ha dato un mandarino...si vedrà!Il più é che passino l'inverno.Conclusione morti per morti ho deciso di tentare..l'una ha preferito sviluppare le sue foglie ed é venuta prospera..l'altra ha dato un frutto ma le sue foglie sono orribili e scarse...Si vedrà se la prossima primavera saranno allo stesso stadio o no.:Saluto:
 

Sasti

Florello
A questo punto si,perduta per perduta io tenterei il tutto per tutto!:) Io avevo due piante d'agrumi che vegetavano nel vaso,non erano tanto belle...le ho messe in piena terra..risultato:una si é ben ripresa,non mi ha fatto ne fiori ne frutti ma ha una vegetazione bella sana e folta.Il secondo vegeta come nel vaso e non é brillante..ma mi ha dato un mandarino...si vedrà!Il più é che passino l'inverno.Conclusione morti per morti ho deciso di tentare..l'una ha preferito sviluppare le sue foglie ed é venuta prospera..l'altra ha dato un frutto ma le sue foglie sono orribili e scarse...Si vedrà se la prossima primavera saranno allo stesso stadio o no.:Saluto:

Fatto! L'ho messa fuori ma protetta dal sole......ora ce l'ho in affido (mio padre si avvilisce ogni volta che la guarda, ma io non mi do per vinta, e' pur sempre una vita e la sua salvezza dipende da me)........non so come ringraziarti....mi sdebitero':eek:k07: , gentile Allopacs!:Saluto: :Saluto: ps ti faro' sapere, se si riprende il merito e' tutto tuo!
 

kiwoncello

Master Florello
Sarò sintetico, pianta molto vigorosa ed invadente se situata in posizioni riparate e soleggiate.

Ficusrepens.jpg
 

Allopacs

Master Florello
ficus pumila..un mistero

Fatto! L'ho messa fuori ma protetta dal sole......ora ce l'ho in affido (mio padre si avvilisce ogni volta che la guarda, ma io non mi do per vinta, e' pur sempre una vita e la sua salvezza dipende da me)........non so come ringraziarti....mi sdebitero':eek:k07: , gentile Allopacs!:Saluto: :Saluto: ps ti faro' sapere, se si riprende il merito e' tutto tuo!
Non scherzare Sasti!saro' contenta se si riprende!Alle volte anche se si fà tutto quello che é raccomandato di fare la pianta alle volte non ci si riesce a salvarla..invece altre volte vai a sapere basta una piccola cosa ed ecco che riprende vita!
:love_4: :Saluto:
 
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