il problema è che ne ho una quantità industriale e l'anno scorso tutte le quercie, e in 7 ettari ce ne sono tante, hanno preso gli stessi vermetti, che poi calavano dalla pianta come tanti tarzan
bruttissimo da vedere e molto preoccupante, perchè le quercie hanno sofferto non poco
ecco io non volevo che si riproponesse la stessa cosa anche qurest'anno
in ogni caso grazie per l'indicazione del libro, me lo comprerò e leggerò
Dubito che si tratti dello stesso parassita (perlomeno la ragna dell'evonimo non va sulle querce; da vedere un eventuale viceversa, nel qual caso dovrei approfondire la foto postata per determinare la specie).
Sulla quercia di lepidotteri defogliatori se ne possono trovare di molte specie, che avvolgano però le foglie con fili sericei c'è una tignola che si chiama
Carcina quercana mai danni sono, come per quella dell'evonimo, molto limitati, invece pericolosa è la processionaria della quercia (
Thaumetopoea processionea) che fa nidi più o meno come quella del pino e la larva è anch'essa provvista di peli urticanti:
http://www.unipd.it/esterni/wwwfitfo/processionea.htm
Parecchio dannoso è il bombice dispari (
Lymantria dispar) nonché il bruco americano
(Hyphantria cunea http://www.regione.veneto.it/Econom...attie+colture+ornamentali/Bruco_americano.htm)
, i cui 'caterpillar' - per usare il vocabolo inglese che rende meglio l'idea - compiono vere e proprie spogliazioni (le larve della seconda, nella prima fase del loro sviluppo, vivono gregarie entro nidi sericei); ancora la tortricide verde (
Tortrix viridiana) le cui larve arrotolano e legano con fili sericei le foglie e poi le divorano come hot-dog.
Se vuoi una diagnosi dovresti controllare meglio e se i parassiti sono presenti fare foto, diversamente fornire una descrizione più precisa possibile (diciamo più alla "A. Pollini" che alla "E.R. Burroughs"

, comprensiva anche del periodo in cui compaiono). Contro i lepidotteri defogliatori, come quelli linkati, ci sono possibilità di lotta biologica - da valutarsi - mediante impiego del BT (lo trovi indicato anche nei link).
Se puoi fammi sapere.
Il Pollini, da cui ho tratto parte delle informazioni sopra riportate, in verità non è tanto un libro quanto un tomo di 1462 pgg (ed. EDAGRICOLE).
Ciao