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Espianto HOYA [fiore di cera]

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ArinZ

Aspirante Giardinauta
Salve, effettivamente non so più neanche io se sto usando la sezione giusta... ma la situazione è questa: ho la pianta in oggetto che si è creata una sua nicchia in una fessurazione tra l'intonaco e la muratura di una finestra della cantina. Si tratta di una casa che ho acquistato e non so da quanto fosse là. Credevo fosse una pianta da interno ma a quanto pare ha trovato il suo equilibrio in quel punto, bassa vicino terra, esposizione sud ovest, riparata dai venti, zona climatica periferia limitrofa di Roma quindi [almeno da un 3/4 anni a questa parte] temperature minime invernali non inferiori ai 1°/2° salvo episodiche brinate...
Il punto è che seppur lentamente mi sta danneggiando l'intonaco e devo toglierla da là, per quanto mi dispiaccia.
Siccome il punto è scomodo dovrò necessariamente intervenire con decisione sull'apparato radicale.
Quindi volevo chiedergli un pò di indicazioni circa la robustezza della specie, quanto sopporta una riduzione dell'apparato radicale [e se in caso devo cercare di compensare con una potatura della parte aerea] che terreno consigliereste per l'impianto, se dopo -salvo buon fine- sia meglio trasferirla all'interno dell'abitazione o se visto che era acclimatata potrebbe continuare a stare fuori, e con che cure...
Insomma qualche indicazione generale per cercare di salvarla, cosa che vorrei tanto!

Grazie a tutti
 

joe

Aspirante Giardinauta
La Hoya, per la mia piccola esperienza, non è una pianta facile.
È a crescita lenta e va trattata come una succulenta ma "tropicale".
Ha qualche comunanza con le orchidee, infatti chi le vende, in genere, tratta tutt'e due. È cioè epifita, in natura si aggrappa ai tronchi per salire in cerca di luce.
Innaffiare solo a terreno moooolto asciutto altrimenti muore. Se la lasci fuori puoi evitare il sottovaso. Forse la posizione in cui si trova permette all'acqua di scorrere via dalle radici.
Azzardo a dire che le radici non siano troppo estese. Per estrarla prova a bagnare l'interno dell'intonaco e del muro così ammorbidendo puoi fare meno danni alle radici. Io non conosco come sia posizionata ma magari potrebbe essere utile aiutarsi infilando delicatamente nella crepa, un attrezzo sottile e lungo che aiuti a smuovere il terreno.
Il terriccio in cui rinvasarla dovrà essere ricco di inerti e direi anche di bark che lo renderà un po' acido. Di terriccio ne metterei un quarto del totale. Riguardo al vaso, preferisce stare in spazi piccoli.
 
Ultima modifica:

ArinZ

Aspirante Giardinauta
La Hoya, per la mia piccola esperienza, non è una pianta facile.
È a crescita lenta e va trattata come una succulenta ma "tropicale".
Ha qualche comunanza con le orchidee, infatti chi le vende, in genere, tratta tutt'e due. È cioè epifita, in natura si aggrappa ai tronchi per salire in cerca di luce.
Innaffiare solo a terreno moooolto asciutto altrimenti muore. Se la lasci fuori puoi evitare il sottovaso. Forse la posizione in cui si trova permette all'acqua di scorrere via dalle radici.
Azzardo a dire che le radici non siano troppo estese. Per estrarla prova a bagnare l'interno dell'intonaco e del muro così ammorbidendo puoi fare meno danni alle radici. Io non conosco come sia posizionata ma magari potrebbe essere utile aiutarsi infilando delicatamente nella crepa, un attrezzo sottile e lungo che aiuti a smuovere il terreno.
Il terriccio in cui rinvasarla dovrà essere ricco di inerti e direi anche di bark che lo renderà un po' acido. Di terriccio ne metterei un quarto del totale. Riguardo al vaso, preferisce stare in spazi piccoli.
Grazie del feedback... ci ho provato, sono riuscito ad espiantarla. Aveva radicine piccole ma ben impiantate nell'intonaco. Ho rinvasato con terreno per orchidea misto a sabbia, spero di aver fatto giusto. L'ho abbarbicata ad un fusto di muschio, sperando che attecchisca!
 

joe

Aspirante Giardinauta
Vediamo se qualche forumista più esperto può dare un commento.
Come Terriccio per orchidee l'ho sempre trovato composto di solo bark. Potrebbe restare umido troppo a lungo ma le radici riescono ad ossigenarsi.
La sabbia col tempo tende a compattarsi.
Avrei aggiunto piccolo pietrisco o (per chi segue le mode) il lapillo vulcanico
 
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