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Eluana

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

belluccio

Maestro Giardinauta
Io non sopporto la morbosità dei telegiornali e come questi strumentalizzino e pilotino le notizie a loro piacimento per richiamare l'attenzione della massa su questioni su cui è facile sparare sentenze senza nemmeno avere una minima idea di cosa ci sia realmente dietro.
Io credo che in pochi abbiano il diritto di potre giudicare le scelte della famiglia di Eluana, e credo che queste scelte debbano essere prese nell'intimità di una situazione molto dura e difficile che non ha bisogno della cosiddetta "opinione pubblica"

sono perfettamente in sintonia con il tuo pensiero,questa ragazza oltre a soffrire per 17 anni adesso si è vista strumentalizzata fuori da ogni regola etica da tutti coloro che sono bravi a giudicare ma non altrettanto bravi a portare sulle spalle un simile dolore!!
 

Memes

Giardinauta Senior
Mah,la scelta dei genitori sarà la più giusta,anche se non sarà la giusta in assoluto. Mi dà fastidio che TV,politici e chiesa ci sguazzino coi loro discorsi che si contraddicono di giorno in giorno. Magari,come ha detto Scardan,tutto questo servirà a far uscire finalmente una beata legge ragionevole per situazioni come questa.
 
V

vinceco

Guest
Io credo che nella storia d?Italia si siano fatti 2 grossi sbagli:
1)quando quel signore nero gli schiuse le mura e li fece uscire fuori permettendogli di intromettersi in questioni che non interessano il loro stato.
2) quando ancora un altro signore questa volta rosso per modo di dire gli rinnovò i patti.
3) Ancora un altro , o lobby di potere gli sta concedendo di tutto e di più come interferenze ed altro ,anche sulla vita e morte di una povera donna deceduta di fatto 17 anni fa.Ricordo(per chi non lo sapesse:)) che questi signori in nome di un loro credo e non voglio dire altro hanno sterminato ed ucciso milioni di persone solo per fini economici e di potere.Adesso noi possiamo dire tutto ,ma resta il fatto che tutti quersti signori si sono intromessi in un fatto privato solo per fini politici e speculativi,non gli è fregato niente a nessuno di questa povera ragazza.4 anni fa il papà di Eluana aveva invitato uno di questi signori che dice di essere contro l'omicidio di una ragazza a vedere come stava ,aveva chiesto aiuto senza ottenere risposta,non gli fregava niente a nessuno ,adesso si ergono a tutori della vita.......io Dico solo VERGOGNA perchè non sanno cosa vuol dire avere una figlia in quelle condizioni.Mi fanno solo pena certa gente a qualsiasi livello essi siano .scusate lo sfogo ,ma è una cosa vergognosa quello a cui abbiamo assistito in questi giorni,non voglio entrare in termini politici altrimenti non si finisce più.ciao
vincenzo
 
M

margherita51

Guest
Vi racconto un fatto, concluso da tempo, che conosco bene. Un medico dell'ospedale dove lavora mio marito ebbe tanti anni fa un grave incidente. la situazione era disperata ma ebbe la disgrazia di trovare in servizio nel reparto di terapia intensiva cui fu immediatamente mandato dal pronto soccorso, la moglie/medico da cui si era tempo prima separato. Costei, pensando che era pur sempre il padre dei suoi figli, fece l'impossibile e riuscì a fare in modo che non morisse. Lui rimase in coma vegetativo, legato alle macchine ecc.ecc. Quando la situazione uscì dall'emergenza venne trasportato in una clinica dove potevano dargli l'assistenza di cui aveva bisogno. Morì 15 anni dopo,fortunamente senza mai riprendere conoscenza: del resto come avrebbe potuto?Alla fine pesava meno di trenta chili, completamente raccolto su se stesso e del tutto ratrappito ed incartapecorito nonostante le continue fisioterapie, idratazione forzata ecc. Fra i colleghi qualcuno periodicamente andava a trovarlo e nonostante la consuetudine al dolore ed alla malattia dei pazienti tornavano a casa sconvolti. personalmente rifiuterei anche una menomazione di gran lunga minore e spero che questo travaglio che la famiglia ha affrontato ci consenta una legge adeguata sul testamento biologico. Mi taccio sulla posizione della Chiesa e del Governo che aveva 17 anni per avviare l'iter della legge altro che procedimento d'urgenza! Mi inquieta infine l'aperta violazione della Costituzione ma del resto non è la prima volte ed al riguardo mi pare che la maggioranza degli italiani o non sia consapevole o se ne stia infischiando.
 

Erika

Moderatrice Sezz. Cactacee e Succulente / Parliamo
Membro dello Staff
Silenzio assoluto, è un fatto che deve riguardare solo la famiglia.
 

Danilis

Apprendista Florello
Forse mi ripeto ma problemi del genere non vanno mai presi come problemi politici. Prendetelo come problema civile-morale. Nei dibattiti che fanno i nostri cari parlamentari (purtroppo mi tocca contraddirmi mettendo di mezzo la politica), il ragionamento segue un filo politico e non morale. Questo è totalmente sbagliato e succede che uno schieramento è d'accordo con la sentenza del tribunale mentre l'altro no perché ragionano da un punto di vista totalmente politico.
È chiaro che si può essere d'accordo o meno con la sentenza del tribunale anche senza mettere la politica di mezzo; sarebbe la miglior cosa e dovrebbe essere la strada da seguire per esprimere un giudizio più razionale possibile.
 
M

margherita51

Guest
secondo me sbagli: tutto ciò che riguarda una società è politico, se è civile è al tempo stesso ed inevitabilmente politico. Quando la persona interessata da sola non può dar seguito alle sue decisioni ed è necessario far intervenire un medico quest'ultimo deve seguire le regole e le regole sono stabilite dalla legge, quindi dalla politica. Questo è uno stato laico (vedi costituzione) ma il Vaticano ci mette sempre il becco ed i politici eseguono. Forse come cittadini dovremmo farci sentire di più per avere le regole che rispondano al sentire comune.
Credo sia questa anche la motivazione che ha sostenuto il signor Englaro fino a qui: avrebbe potuto portare sua figlia in Svizzera e risparmiarsi dolore, tempo e denaro, invece ha preferito portare avanti questa battaglia anche per i tanti che si trovano nella sua stessa situazione, come Welby. Questo credo anche il sentire dei medici che si sono prestati nell'uno e nell'altro caso.
 
Ultima modifica di un moderatore:

Gilraen86

Giardinauta Senior
Vi propongo una lettera, arrivatami per mail: esprime un punto di vista...

Da padre a padre. Caro Sig. Englaro... Mario Dupuis venerdì 6 febbraio 2009

Pubblichiamo la lettera aperta a Beppino Englaro scritta per ilsussidiario.
net da Mario Dupuis, fondatore e presidente dell’opera Edimar (realtà educativa
che accoglie ragazzi disagiati), nel 14esimo anniversario della morte della
figlia Anna, cerebrolesa grave

Carissimo sig. Englaro,

le parlo da padre a padre. Ho avuto una figlia, Anna, cerebrolesa gravissima
dalla nascita, colpita da asfissia neonatale, il suo cervello ha smesso di
funzionare per sempre. Oggi ricorre il 14mo anniversario dalla sua morte, Anna
è vissuta per 15 anni, non ha mai parlato, non ha mangiato, né bevuto da sola.
Era nutrita attraverso la P.E.G. e per farla respirare dovevamo somministrarle
ossigeno, ogni giorno aspirarle il catarro e drenare i suoi polmoni.Ho provato
a dire “Anna è un dono di Dio, la vita ha un valore inviolabile”, ma non mi
bastava, perché quando la realtà appare in tutta la sua crudezza, vuoi capire
che cosa hai davanti e cosa c’entra il limite con il tuo desiderio di felicità.
Si passa dalla ribellione alla rassegnazione, ma la domanda sempre più
assillante e implacabile era: come faccio a guardare tutto questo senza
soccombere, senza diventare cinico e rinnegare che la vita ha un significato
seppure misterioso? Ferito da questa impotenza ed incompiutezza, ma allo stesso
tempo leale con queste domande, non volendo eluderle con facili risposte
teoriche, mi sono “attaccato” a chi guardava Anna con una “strana” profondità e
un’umanità diversa, che io, che ero suo padre non avevo.
Questo è stato per me,
all’inizio, motivo di grande disagio, fino a destare curiosità, percepivo che
quella figlia lì, chiedeva qualcosa di profondo e di grande a me prima di
tutto. Anna non si accontentava di essere trattata come figlia, non voleva
essere ridotta al suo “stato”, Anna voleva essere trattata come qualcosa di più
grande; Anna c’era per sfidare il mio solito modo - pur comprensibile e
inevitabile - di ragionare e di reagire, che però censurava un fatto evidente:
nella realtà c’è un quid che va oltre quello che vediamo. Se non ci accade
qualcosa nella vita, non sappiamo dare un nome a questo “quid”, ma ciò non
toglie che ci sia. Era evidente che ci fosse in Anna qualcosa di più grande che
non riuscivo a nascondere a me stesso solo perché non lo vedevo, mentre ciò che
vedevo mi generava dolore. Così ho imparato a conoscere Anna in modo nuovo,
diverso, se non fosse stato così, avrei detto come tutti: sarebbe meglio se non
fosse sopravvissuta. Quando la realtà si presenta con il pungiglione della
diversità e del limite esasperato, capisco che se uno non va fino in fondo, è
costretto a rinnegare la realtà, ed è costretto a “staccare”, perché non ce la
fa a sopportare una cosa che non sa guardare. Non ce la fa, e così si nega l’
esperienza più umana che un uomo possa fare, quella di provare a guardare il
limite fino al punto di desiderare con tutto se stesso qualcosa, qualcuno che
può abbracciarlo. Non è innanzitutto una questione di “fede” o di valori
condivisi; per me è stata una questione di lealtà con ciò che mi accadeva. E’
come se Anna mi dicesse: “Guarda papà che se il tuo cuore è fatto per un
destino di felicità, allora è fatto per questo destino anche il mio, guardami
così”. Questa è una sfida da accettare, non ci si può nascondere, questa sfida
è come un tunnel, va percorso tutto, la devi fare tutta la strada per poter
fare un’esperienza di bellezza anche dentro lì, fino ad arrivare alla certezza
di un destino di felicità dentro l’apparenza di morte. Tutto ciò mi ha cambiato
fino al midollo delle ossa, Anna è morta nel momento in cui cominciava ad
essere più usuale trattarla così: non come essere bisognoso di tutto, ma come
una persona che per il semplice fatto che c’è, è segno evidente che c’è un
Altro che la vuole e che la porta al suo destino di felicità. Altro che
rassegnazione in attesa dell’al di là, perché questo destino di felicità era
così evidente che chi, guardandola, ne prendeva coscienza, cambiava. Così è
cambiato il mio modo di guardare tutto il reale, me stesso e i miei figli e non
solo gli handicappati. è successo così anche a tutti quegli amici che ci
aiutavano e che a turno venivano ogni giorno a casa nostra a darci una mano e a
fare compagnia ad Anna. Così è nata Ca’ Edimar a Padova: l’opera di accoglienza
per adolescenti in difficoltà, dove viviamo in due famiglie insieme a 14
ragazzi, che per un certo periodo hanno bisogno di stare lontano da casa. Dove
ogni giorno altri 60-70 ragazzi vengono a scuola di cucina. Gli amici di Anna
da allora si dedicano ad opere di carità e accoglienza, tutto questo è nato
dalla vita “inutile” di una bimba così!Non la voglio convincere di nulla con
questa mia testimonianza, ma solo dirle che mai avrei mai potuto immaginare che
da un dolore così sarebbe nato un germoglio di novità umana. È proprio vero che
la realtà ci sorprende oltre quello che noi vediamo e decidiamo. È così inutile
la vita di una figlia immobile, quanti si domandano oggi grazie ad Eluana il
significato della loro vita, perché chiudere la partita? Mi perdoni se ho osato
scriverle.

Mario
 

daria

Master Florello
secondo me sbagli: tutto ciò che riguarda una società è politico, se è civile è al tempo stesso ed inevitabilmente politico. Quando la persona interessata da sola non può dar seguito alle sue decisioni ed è necessario far intervenire un medico quest'ultimo deve seguire le regole e le regole sono stabilite dalla legge, quindi dalla politica. Questo è uno stato laico (vedi costituzione) ma il Vaticano ci mette sempre il becco ed i politici eseguono. Forse come cittadini dovremmo farci sentire di più per avere le regole che rispondano al sentire comune.
Credo sia questa anche la motivazione che ha sostenuto il signor Englaro fino a qui: avrebbe potuto portare sua figlia in Svizzera e risparmiarsi dolore, tempo e denaro, invece ha preferito portare avanti questa battaglia anche per i tanti che si trovano nella sua stessa situazione, come Welby.

Gesto ammirevole, quello del signor Englaro, purtroppo temo abbia avuto tutto il tempo per pentirsene, e rimpiangere la Svizzera...
 
V

vinceco

Guest
Io dico solo una cosa:qui si è fatto di un caso umano un caso politico solo per fini personali fregandosene della sofferenza di una famiglia e di chi sta loro intorno che è immensa.E ripeto che NESSUNIO di vede mai permettere di intervenire in un caso del genere non stando dentro al vero problema e tutto ciò che comporta,chiunque esso sia .....è quando dico questo mi riferisco a chi molti di voi hanno capito intendo ,sia da una che dall'altra parte.Qui possiamo parlare anche ore ,ma alla fine il nocciolo del problema è questo perchè credo che a nessuno di noi faccia piacere quando qualcuno entri in casa nostra per fare il PADRONE di una situazione che nonvive direttamebnte.Questo è quello che io penso e che credo la maggior parte degli Italiani più o meno pensano.ciao
vincenzo
 

flowerchild

Maestro Giardinauta
secondo me sbagli: tutto ciò che riguarda una società è politico, se è civile è al tempo stesso ed inevitabilmente politico. Quando la persona interessata da sola non può dar seguito alle sue decisioni ed è necessario far intervenire un medico quest'ultimo deve seguire le regole e le regole sono stabilite dalla legge, quindi dalla politica. Questo è uno stato laico (vedi costituzione) ma il Vaticano ci mette sempre il becco ed i politici eseguono. Forse come cittadini dovremmo farci sentire di più per avere le regole che rispondano al sentire comune.
Credo sia questa anche la motivazione che ha sostenuto il signor Englaro fino a qui: avrebbe potuto portare sua figlia in Svizzera e risparmiarsi dolore, tempo e denaro, invece ha preferito portare avanti questa battaglia anche per i tanti che si trovano nella sua stessa situazione, come Welby. Questo credo anche il sentire dei medici che si sono prestati nell'uno e nell'altro caso.

Straquoto tutto! E' evidente che il sigonor Englaro stia combattendo per tutti gli altri. Se avesse voluto, avrebbe potuto metter fine a questa situazione da molto tempo....ammirevole devo dire, veramente!
 

flowerchild

Maestro Giardinauta
Io dico solo una cosa:qui si è fatto di un caso umano un caso politico solo per fini personali fregandosene della sofferenza di una famiglia e di chi sta loro intorno che è immensa.E ripeto che NESSUNIO di vede mai permettere di intervenire in un caso del genere non stando dentro al vero problema e tutto ciò che comporta,chiunque esso sia .....è quando dico questo mi riferisco a chi molti di voi hanno capito intendo ,sia da una che dall'altra parte.Qui possiamo parlare anche ore ,ma alla fine il nocciolo del problema è questo perchè credo che a nessuno di noi faccia piacere quando qualcuno entri in casa nostra per fare il PADRONE di una situazione che nonvive direttamebnte.Questo è quello che io penso e che credo la maggior parte degli Italiani più o meno pensano.ciao
vincenzo

Quoto anche te....siamo bravissimi a trasformare casi come questi in casi politici, sembra che non si aspetti altro! Senza pudore, senza onore, senza cuore......che schifo.....
 

giaa

Giardinauta Senior
... eccetto il capo dello stato che ha preso una decisione di padre a mio modo di vedere...

Per fortuna ha invece preso una decisione da Capo dello Stato.
La sua decisione non riguarda e non poteva riguardare il merito della questione, formalmente gia' deciso DEFINITIVAMENTE dalla magistratura.
Altri invece, che se ne infischiano altamente della Costituzione, strumentalizzano e sfruttano in modo indegno una straziante vicenda privata per loro tornaconto personale di potere, in barba a quella liberalita' di cui fanno tanto fasullo sbandieramento.

Sul caso personale, mi associo al saggio silenzio di Commelina.


Posso solo pensare a quanto sia stata doppiamente sfortunata questa famiglia, a essere diventata un "caso".
Sono certo che tante altre situazioni più o meno analoghe si risolvano in modo più umano, con l'incontro della ragionevolezza di medici e famiglie, evitando a tutti un inutile calvario.
 
Ultima modifica:
A

Andrè

Guest
azz che palle, ma pure qua????? e nn bastano tiggì e giornalacci e chiacchere da bar?????
 
A

anydaynow

Guest
preferisco lavarmi le mai su questa faccenda, preferisco prenderne le distanze, sono fatti privati e non me la sento di dare una opinione. Può aver ragione sia chi è pro quello che sta avvenendo sia chi cerca di bloccarlo. Ci sono però delle incongruenze su cui non riesco a non osservare.
Credo che il padre che ha seguito la figlia per così tanto tempo e che adesso decide questo per la figlia, mi rifiuto di credere che lo stia facendo per "togliersi il peso". Ho letto proprio oggi che la moglie di uno che oggi è presidente del consiglio ha abortito al settimo mese di gravidanza. adesso non voglio far polemica, non so nemmeno se è vera questa notizia (certo che se la notizia fosse vera...). ma prima di arrivare a certe affermazioni si dovrebbe rispettare la famiglia e i genitori della donna, che oltre alla loro battaglia ora dovranno affrontare tanti luoghi comuni e tanta ipocrisia.
io non so se è giusta o sbagliata la loro decisione, cerco di rispettarla, e la cosa che mi da più fastidio è questa ipocrisia generale. abbiamo automobili e motoveicoli che possono superare del 500% i limiti di velocità delle strade più veloci, discariche abusive che fanno ammalare i bambini procurandogli sofferenze che non possono essere guarite e ora si sente parlare di rispetto della vita e altre cose che a me sembrano discussioni sterili.
scusate ma non ci sto, io su questo fatto me ne lavo le mani, non deve essere questa faccenda a riempire i giornali e i telegiornali e non deve essere questa faccenda a sdegnare il paese. per chì sostiene che la vita vada difesa fino all'ultimo non me la sento di dargli torto, che comincino a togliere le antenne che causano gravi malattie ai bambini se ancora non l'ha fatto!!
 

Loulou

Florello
Originalmente inviato da margherita51
secondo me sbagli: tutto ciò che riguarda una società è politico, se è civile è al tempo stesso ed inevitabilmente politico. Quando la persona interessata da sola non può dar seguito alle sue decisioni ed è necessario far intervenire un medico quest'ultimo deve seguire le regole e le regole sono stabilite dalla legge, quindi dalla politica. Questo è uno stato laico (vedi costituzione) ma il Vaticano ci mette sempre il becco ed i politici eseguono. Forse come cittadini dovremmo farci sentire di più per avere le regole che rispondano al sentire comune.
Credo sia questa anche la motivazione che ha sostenuto il signor Englaro fino a qui: avrebbe potuto portare sua figlia in Svizzera e risparmiarsi dolore, tempo e denaro, invece ha preferito portare avanti questa battaglia anche per i tanti che si trovano nella sua stessa situazione, come Welby. Questo credo anche il sentire dei medici che si sono prestati nell'uno e nell'altro caso.
straquoto tutto
 

Markhus 93

Giardinauta
Magari accantonerete l'opinione di uno che ha solo 15 anni per ovvi motivi, ma io mi sento di esprimere la mia opinione...
I politici di sicuro non si dovevano intromettere in questa faccenda perchè non si parla più di eluana, ma dell'opinione dei politici su di lei...
Non riesco a capire come si fa a mascherare un omicidio con l'eutanasia... intendo dire: anche se la chiamano eutanasia o sospensione dell'alimentazione artificiale, tecnicamente si tratta sempre di fermare un cuore, si tratta sempre di uccidere una persona... Non lo approvo... tralascio la religione e quant'altro, ma sono comunque dell'idea che un uomo non è proprio nessuno per decidere delle sorti di una persona che sia sofferente o meno...
Mi chiedo con quale forza continuerei a vivere normalmente se fossi stato io a staccarle il sondino... Con quale coraggio continuerei a vivere sapendo di aver assecondato le volontà di una persona da una lato mentre dall'altro di essermi macchiato di omicidio... è difficile decidere su una cosa del genere... io non ne sarei mai venuto fuori: avrei continuato a vagare da un lato all'altro, cioè: la lascio in vita, ma soffre; la lascio andare, ma significa uccidere...
 

Memes

Giardinauta Senior
Magari accantonerete l'opinione di uno che ha solo 15 anni per ovvi motivi, ma io mi sento di esprimere la mia opinione...
I politici di sicuro non si dovevano intromettere in questa faccenda perchè non si parla più di eluana, ma dell'opinione dei politici su di lei...
Non riesco a capire come si fa a mascherare un omicidio con l'eutanasia... intendo dire: anche se la chiamano eutanasia o sospensione dell'alimentazione artificiale, tecnicamente si tratta sempre di fermare un cuore, si tratta sempre di uccidere una persona... Non lo approvo... tralascio la religione e quant'altro, ma sono comunque dell'idea che un uomo non è proprio nessuno per decidere delle sorti di una persona che sia sofferente o meno...
Mi chiedo con quale forza continuerei a vivere normalmente se fossi stato io a staccarle il sondino... Con quale coraggio continuerei a vivere sapendo di aver assecondato le volontà di una persona da una lato mentre dall'altro di essermi macchiato di omicidio... è difficile decidere su una cosa del genere... io non ne sarei mai venuto fuori: avrei continuato a vagare da un lato all'altro, cioè: la lascio in vita, ma soffre; la lascio andare, ma significa uccidere...

IO sono convinto che le nostre opinioni sono tutte l'equivalente del fumo che si crea nel caminetto quando ci butti la legna. In casi come questo,se non ci siamo dentro non potremo mai capire. Non siamo nessuno perdecidere della vita di un'altra persona,ma non siamo nemmeno nessuno per dire che meglio vivere come un vegetale che morire.

I genitori prenderanno la decisione più giusta,la loro. Vero che nemmeno loro possono sapere se la figlia l'avrebbe voluta o meno,ma di certo la conoscono meglio loro di Berlusconi o del papa. Ritengo che la scelta che faranno sia giusta. E sarebbe bello che come famiglia venisse lasciata in pace dai emdia,ora sono tutti buoni a fare la morale qualunque decisione prendano,quando massimo 3 giorni dopo che questa vicenda si sarà conclusa,tutti si dimenticheranno di Eluana,mentre la sua famiglia la terrà in ricordo tutta la vita.

Lo possono sapere solo i genitori se quello che faranno è giusto o sbagliato,d'altronde hanno vissuto loro 15 anni con la figlia in come,non sta a noi sparare sentenze sul loro operato o dire cosa sarebbe meglio fare. Almeno,a me non è mai capitato di trovarmi in una soluzione simile,non sono in grado di dare un parere su cosa sarebbe giusto o sbagliato fare.

La cosa migliore da fare sarebbe lasciare in pace i suoi genitori.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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