Brevi note sulla coltivazione.
La Nandina è un'essenza molto resistente in grado di adattarsi alle condizioni più disparate.
Sopporta bene il freddo italiano e le gelate, i primi danni seri, alla parte aerea si manifestano quando le temperature scendono sotto i
-10°C.La pianta resiste comunque anche fino a punte di-20°C.
Può sopportare praticamente qualunque esposizione,dal sole pieno all'ombra totale, anche se gradisce una lieve ombreggiatura nelle ore
più calde almeno durante i mesi estivi.
Anche per quanto riguarda il substrato non ha particolari esigenze,e pur preferendo un terreno ricco e fertile si adatta a terreni sabbiosi e aridi.
Fa anche parte, di diritto, delle piante del giardino 'etico' proposto da scradan (o come cavolo si scrive
)perchè resiste bene a periodi di siccità.
Può essere coltivata tranquillamente sia in vaso che in piena terra, e a seconda delle varietà può essere sufficiente un vaso dal diametro di 45-50 cm
La nandina è una pianta a bassa manutenzione che non necessita di potature, se non per ripulirla ed eliminare i rami danneggiati dal freddo, inoltre non ramifica facilmente ma tende a pollonare con gran facilità dalla base, creando un cespo compatto compatto.Ciononostante non è invadente e può facilmente essere tenuta sotto controllo.
La nandina non ha particolari esigenze di concimazione,essendo una pianta molto generosa, però trae beneficio da una pacciamatura invernale con stallatico,che nei mesi primaverili ed estivi può essere integrata con concimazioni a base di potassio e fosforo,per aiutarla nella fioritura e nella maturazione delle bacche.Bisogna fare attenzione a non eccedere con le concimazioni azotate che possono far ingigantire le foglie con un effetto marcatamente antiestetico.
E per concludere è una pianta che non si ammala mai.Può capitare talvolta che venga attacata dagli afidi e dalla cocciniglia cotonosa, ma le infestazioni raramente portano seri danni alla pianta,e solo in casi di attacchi mooolto massicci, è il caso di intervenire con veleni vari.