il debito pubblico considerato da solo non dice una mazza sulla reale solidità di un paese. Però sento parlare solo di quello (manina che si gratta la testa)
http://www.ilsole24ore.com/art/fina...teressi-ecco-perche-110933.shtml?uuid=ADsK2kZ
p.s : perchè i paramentri di Maastricht fissano al 60% il limite massimo del debito/pil degli stati membri? perchè non 50 o 70? da dove viene fuori quel 60?
Vero, il debito pubblico da solo non dice molto, ma questo non vuol dire che non dica niente. In assenza di crescita, un debito elevato è un problema perchè rende più difficile reperire nuovi fondi per nuovi investimenti che potrebbero creare crescita. Il caso Grecia ne è un esempio.
Perchè il 60%? Bella domanda. Ai tempi piaceva così. Credo che sia venuto fuori da un qualche modello ad hoc (su cui non intendo commentare). Di sicuro, ora non ha assolutamente più senso. La Germania, per dirne una, sono 15 anni che è fuori da questo parametro.
he l'europa chiuda quà e si torni alla lira, i problemi sono iniziati proprio con l'euro.............via via via!!
I problemi sono iniziati con l'euro, ma non a causa dell'euro. Anzi, senza l'euro sarebbero molto peggiori.
L'Inghilterra è uscita dall'unione europea non ha mai avuto l'euro come moneta dunque la Francia vuole uscire come l'Inghilterra o vuole ritornare al franco?
L'Inghilterra non è ancora uscita e non ha neanche iniziato la procedura di uscita (e penso che non uscirà). Se la Francia decidesse di uscire dall'Unione Europea, ovviamente dovrà uscire anche dall'euro. La possibilità di continuare a usare l'euro come valuta sarebbe tecnicamente possibile, come fanno Kosovo e Montenegro o con parità fissa come diversi paesi africani. Ma mentre per questi paesi è un toccasana, per la Francia sarebbe una follia.
la francia se ne vuole andare dall'europa e anche dalla moneta unica perché hanno assaggiato l'isopportabile intransigenza e austerità dell'unione europea che fa capo alla germania che ti costringe a aumentare le spese e le tasse ai cittadini soffocando ogni cosa e sinceramente non se ne può più di un'europa guidata di fatto da quella culona della merkel e gestita a questo modo, scusate il termine.
Veramente, quando c'era da essere intransigenti e austeri, la Francia di Sarkozy era in prima linea. Con Hollande si è un po' ammorbidita, ma senza esagerare. La Germania non è l'unica a perseguire questo tipo di politica in Europa. Tuttavia, c'è un errore grossolano in quello che hai scritto: la Germania e "i falchi" di sicuro non costringono ad aumentare le spese: è proprio il contrario.
ci facciamo prendere in giro dai greci che hanno falsificato i loro bilanci sperperando soldi pubblici regalando pensioni a tutti per decenni, le stan facendo pagare a noi(visto che il loro debito è stato tagliato già 2 volte ma non vogliono fare le riforme), e vogliamo fare come loro???
Piccola precisazione: il debito della Grecia non è mai stato tagliato (per ora) e questa è una delle ragioni principali per cui la Grecia continua a trovarsi in difficoltà. Vedi il commento fatto sopra in risposta a Olmo.
Noi non dovevamo neanche entrarci in europa, non avevamo i requisiti, ricordo a tutti per entrare in europa abbiamo pagato una scandalosa tassa forzosa sui conti correnti per falsificare ciò che occorreva falsificare per entrarci, perché di fatto è stato fatto proprio così, grazie alla banda Prodi/D'amato/Ciampi che andrebbero messi in galera tutti e tre, domattina.
Vero, non avevamo i requisiti. Falso, non abbiamo falsificato nulla.
Se fossimo stati onesti e responsabili e la classe politica lo fosse stata, non saremmo mai entrati e sarebbe stata la cosa giusta da fare.
Gia non avere la riduzione del potere di acquisto dovuto allo scandaloso cambio lira euro sarebbe stata una buona cosa, perché ricordo che il giorno dopo l'entrata in vigore dell'euro sostanzialmente quello che costava 2000 lire costava 2 euro..............tutto raddoppiato tranne gli stipendi ovviamente.......e quel cambio ce l'hanno sostanzialmente imposto anche se per mio conto la banda di delinquenti di cui sopra c'ha messo lo zampino
Se non fossimo entrati nell'Euro, con i tassi di interesse di allora, la svalutazione monetaria, il debito non coperto, saremmo andati in default come l'Argentina in meno di due anni.
Lo "scandaloso" cambio tra lira ed euro non è una cosa decisa "da qualcuno", ma è semplicemente il tasso di cambio vigente al giorno della conversione. Ora, visto che hai parlato della "scandalosa tassa forzosa" (esistono tasse non forzose?), quella è servita proprio per ridurre il tasso di cambio, che altrimenti sarebbe stato ancora più svantaggioso.
Per capirci: il potere di acquisto non è diminuito per via di un "tasso di cambio" o di un cambio valutario. La moneta è un'unità di misura, ma usare unità di misura diverse non cambia la grandezza di ciò che misurano. La distanza tra Roma e Milano la possiamo misurare in miglia o in kilometri, ma resterà sempre la stessa. Allo stesso modo, la ricchezza italiana al momento della conversione era la stessa in lire o in euro.
Che ci sia stata una perdita del potere di acquisto è fuori discussione, ma attribuirla all'euro è come dire che oggi per andare da Roma a Milano si spende di più perchè la distanza viene misurata in miglia invece che in kilometri.
Al contrario, senza l'euro, la lira avrebbe continuato a svalutarsi creando una diminuzione reale del potere di acquisto. Il debito sarebbe costato molto di più perchè il rischio per i creditori sarebbe stato molto più alto, per cui il tasso di interesse sarebbe cresciuto in misura corrispondente. I motivi per cui la lira si sarebbe svalutata al contrario dell'euro sono tanti. La crisi argentina (e per assurdo anche quella islandese, che è una cosa molto diversa) ne sono un esempio.
Detto tra le righe, se Italia e paesi in difficoltà possono ancora permettersi di respirare e lavorare per una ripresa dell'economia, bisogna ringraziare un certo Mario Draghi che sta facendo un lavoro colossale.